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Nuovo libro sui Bibelforscher

«I BIBELFORSCHER E IL NAZISMO — Obiettori di coscienza per motivi religiosi: Chi erano? Perché furono perseguitati? — Testimonianze dalla Slovenia». (Editrice Italica, Pescara, 2002, pp. 208, euro 10).

[Editrice Italica, Via Tiburtina, 324, 65100 Pescara. Tel.: 085/4312220; Fax: 085/54470; E-mail: demasas@tin.it.

Per ordinare il libro scrivere a: andreaursula@tiscalinet.it oppure a Andrea.Filippini@poste.it.

 Intervista con l’autore, Andrea Filippini.



Perché, sig. Filippini, ha deciso di occuparsi delle vicende dei Bibelforscher?

      E perché no? Poche persone conoscono questo gruppo religioso e l’alto prezzo che furono disposti a pagare per mantenersi coerenti con il loro credo. Durante il periodo fascista e nazista questi sinceri studenti della Bibbia, pur di vivere all’altezza dell’insegnamento cristiano che propugna la nonviolenza, l’amore per il prossimo, compresi i nemici, la neutralità rispetto alla politica e al potere temporale, furono pronti a sopportare l’internamento nei famigerati campi di concentramento e ad affrontare impavidi perfino la morte.

 Quali sono alcuni peculiarità del suo libro?

      Oltre a informazioni generiche sulle ragioni della loro obiezione di coscienza, il mio saggio contiene informazioni inedite sulle vicissitudini occorse ai Bibelforscher sloveni e la riproduzione di alcuni documenti dell’epoca. Un’altra caratteristica del libro è il testo bilingue: italiano e sloveno. Il libro, infatti, viene distribuito anche nella vicina Slovenia.

 Cosa accadde in Slovenia durante l’occupazione nazista e fascista?

      Le autorità occupatrici imposero alla popolazione autoctona l’arruolamento nella Wermanschaft, un corpo paramilitare istituito ad hoc per contrastare l’operato delle brigate partigiane, e l’accettazione di tessere di organizzazioni politiche, quali la Lega patriottica della Štajerska e la Lega popolare della Carinzia. I Bibelforscher sloveni, come d’altronde i testimoni di Geova di tutto il mondo, ripudiavano l’uso delle armi e non sostenevano in alcun modo il nazismo e le sue organizzazioni politiche. A seguito di queste prese di posizioni, la Gestapo arrestò molti dei Bibelforscher presenti in Slovenia. Violenza, tortura, prigionia e deportazione furono le ovvie conseguenze patite da questi umili obiettori di coscienza. In taluni casi i nazisti arrivarono alla fucilazione.

 Quale obiettivo si propone con il suo libro? 

      Nel mio piccolo, desidero far conoscere a quante più persone possibile le esperienze umane di queste vittime/martiri del regime hitleriano. È doveroso ricordare la loro storia e trarne lezioni importanti. Se qualche regime volesse farci compiere azioni contrarie alla nostra coscienza, saremmo in grado di resistere? Riflettere sulla grandezza e sulla forza d’animo dei Bibelforscher sloveni può infondere a tutti il coraggio e la determinazione necessari per riuscire ad agire sempre conformemente ai dettami della propria coscienza.

 
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