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Il libro oltre a contenere un riferimento alla persecuzione dei testimoni di Geova documenta anche la posizione della chiesa Cattolica nei confronti di questa persecuzione e del Nazismo in generale.



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Citazioni
"I Nazisti e la chiesa"
Guenter Levy


Guenter Lewy, I nazisti e la Chiesa, trad. di Irene Giorgi Alberti, Il Saggiatore, Milano, 1965.

'“Non c'e', dunque, troppo da meravigliarsi se i cattolici fossero portati a scusare le misure terroristiche, allora soprattutto dirette contro i loro nemici marxisti, comunisti e liberali. Quando la setta dei Testimoni di Geova fu soppressa in Baviera (il 13 aprile [1933]), la Chiesa accettò persino il compito assegnatole dal Ministero dell’Educazione e del Culto di denunciare qualsiasi membro della setta che continuasse a praticare la religione proibita. Lo stato totalitario nascente non toccava i particolari interessi di gruppo del cattolicesimo; sotto queste circostanze non era difficile era per la Chiesa concludere la pace con esso”. Op. Cit. pag. 70

Una lettera pastorale pubblicata dai vescovi cattolici tedeschi nel settembre 1939, allo scoppio della seconda guerra mondiale, è illuminante. Essa dice in parte:
"In quest'ora decisiva incoraggiamo ed esortiamo i nostri soldati cattolici, in obbedienza al Führer, a compiere il loro dovere e ad essere pronti a sacrificare tutto di se stessi. Esortiamo i fedeli a unirsi in una ardente preghiera affinché la Provvidenza divina conduca questa guerra ad una fine benedetta e assicuri la pace alla patria e al popolo." Op. Cit. pag. 327

“Se il cattolicesimo tedesco avesse fin dall’inizio adottato una politica di resistenza decisa al regime nazista, è possibile che il corso della storia del mondo ne sarebbe risultato cambiato. Anche se non si fosse riusciti in una tale lotta a sconfiggere definitivamente Hitler e a prevenire tutti i suoi numerosi delitti, il prestigio morale della Chiesa ne sarebbe uscito infinitamente accresciuto. In termini umani, una simile politica di resistenza sarebbe indubbiamente costata molto; ma i sacrifici sarebbero stati fatti in nome della più grande fra tutte le cause. Se il fronte interno non fosse stato sicuro, forse Hitler non avrebbe osato dichiarare la guerra e letteralmente milioni di vite umane avrebbero potuto essere salvate." — Op. cit., pp. 458

"
Migliaia di antinazisti tedeschi furono torturati a morte nei campi di concentramento di Hitler; l’intellighenzia polacca fu sterminata; centinaia di migliaia di russi morirono perché considerati e trattati come sotto-uomini slavi; sei milioni di esseri umani furono assassinati perché non erano ariani. Mentre avveniva tutto questo, l’alto clero cattolico in Germania appoggiava il regime che commetteva questi delitti. A Roma il papa, capo spirituale e supremo maestro morale della Chiesa cattolica romana, taceva." — Op. cit., pp. 458, 483-4

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