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Prima Assemblea dei Testimoni di Geova in Italia.
Pinerolo 23-26 Aprile 1925

Segue il testo di invito alla prima Assemblea dei Testimoni di Geova in Italia tenuta a Pinerolo, una cittadina a 38 chilometri da Torino, il capoluogo del Piemonte, nella alpi valdesi, dal 23 al 26 Aprile 1925. L'assemblea fu tenuta nel Hotel Corona Grossa.

 

Cartina di Pinerolo, luogo dove fu tenuta la prima assemblea dei testimoni di Geova in Italia.


TORRE DI GUARDIA
SOCIETA' BIBBIE E TRATTATI

Via Silvio Pellico, 11 - PINEROLO

Sede Principale
Watch Tower Bible Tract Society
Brooklyn N.Y. USA

33 Filiali

Istituita per lo studio e la diffusione della verità Biblica

Pinerolo,    13 Aprile 1925

                                Diletti del signore,

    Per prima volta, il nostro amoroso Padre Celeste, vuol concedere al suo popolo di lingua italiana, il grande privilegio di trovarsi in solenne adunanza (convenzione generale), in occasione della visita che ci farà il fratello Macmillan, mandato espressamente a noi dall'ufficio Presidenziale di Brooklyn.

    La convenzione è stabilita per i giorni 23, 24, 25 e 26 Aprile in Pinerolo. Si provvede che sarà un dolce convito di vivande grasse che il Padre ci prepara per maggior benedizione ed incoraggiamento di questi Suoi figliuoli che Lo amano con tutto il cuore ed ognuno, fratello o sorella che sia, deve sentirsi invitato a prenderne parte, non soltanto dai fratelli, ma dal Padre stesso e nessuno di quelli che hanno appena un poco di possibilità, non dovrebbe trascurare di fare uno sforzo per intervenire, ricordandosi che oltre all'essere benedetti da Dio, potranno anche essere di grande benedizione per i fratelli.

    Considerando dunque la presenza del Signore, la fine imminente di ogni cosa ed il glorioso regno che sta stabilendosi, quanto conviene essere in santa.... convenzione ed opera di pietà! aspettando ed affrettandosi all'avvenimento del giorno di Dio! (1 Pietro 3:11). Vi preghiamo dunque cari FRATELLI di non trascurare un sì grande privilegio.

    Perché nessuno dei poveri del Signore abbia a restarne digiuno per mancanza di mezzi, si è stabilito di accordare il 50 per cento delle spese di viaggio a tutti quello? che ne faranno richiesta. Questi cari potranno provvedere per venire e per ritornare provvederà il Signore.

    Fidando in voi, cari FRATELLI , che non vorrete mancare al darci questa consolazione, vi salutiamo con molto amore nel Signore, nella gioiosa speranza di poterci presto abbracciare.

TORRE DI GUARDIA
SOCIETA' BIBBIE E TRATTATI
via Silvio Pellico N.11 - Pinerolo


Segue un estratto dall'Annuario dei Testimoni di Geova del 1983 inerente questa 'assemblea di Pinerolo. Pagina 123

"Mentre l'opera, anche se con molte difficoltà, si stava sviluppando, dal 23 al 26 aprile 1925 fu tenuto a Pinerolo il primo congresso. A questa assemblea fu presente il fratello Macmillan della sede centrale della Società, che stava effettuando un giro di visite. Si tenne in una sala dell'albergo Corona Grossa.

Poiché era impensabile che il governo fascista autorizzasse quel congresso, i fratelli fecero figurare l'assemblea come una festa nuziale. Durante l'assemblea il fratello Remigio Cuminetti sposò una delle colportrici venute dalla Svizzera, la sorella Albina Protti
I presenti a questo storico congresso furono settanta e dieci di questi furono battezzati.

"Furono giorni di benedizione, di esultanza e di allegrezza", scrisse la sorella Brun che era presente al congresso, e  aggiunse: "Il padrone dell'albergo fece venire i suoi ospiti, i clienti, nella nostra sala, dicendo: 'Venite, venite gente, abbiamo la chiesa primitiva nella nostra casa!' . . . Tutto era ben organizzato. In un momento sgombravamo la sala e mettevamo le sedie e più tardi si toglievano per mettere tutto in ordine. Eravamo tutti volenterosi e gioiosi. Fu una grande testimonianza".

Remigio Cuminetti e sua moglie Albina Protti in una foto del 1938.
Remigio Cuminetti e sua moglie Albina Protti in una foto del 1938

Ma durante quel primo congresso ci fu anche un curioso inconveniente: "Sebbene diversi per abitudini, eravamo in piena armonia. Ma in una cosa non andavamo d'accordo, cioè nel cantare i cantici. I fratelli dell'Italia del nord seguivano un ritmo svelto, mentre quelli del sud cantavano lentamente, con un ardore tale che era quasi un peccato distoglierli. E così il fratello che presiedeva dovette far cantare prima quelli dell'Italia meridionale e dopo quelli del nord." Op. Citata.  

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