UN'ALTRA RAFFICA DI FINANZIAMENTI ALLA CHIESA CATTOLICA
A Colognola ai Colli ci sono quattro scuole materne parrocchiali in diverse frazioni ed una sola scuola materna statale che non è sufficiente ad accogliere tutte le domande dei genitori. Il Comune ha deciso di dare, ogni anno, un contributo alle scuole materne parrocchiali che copra il 60 per cento delle spese per il personale, determinato in due docenti a tempo pieno per sezione. Per la scuola materna statale L'Aquilone l'amministrazione comunale ha stabilito di avviare uno studio di fattibilità per l'ampliamento dell'edificio. In una direzione soldi pronta-cassa, nell'altra parole. Accoglienza immediata nelle scuole materne parrocchiali, all'Aquilone bambini in lista d'attesa.
La Giunta regionale del Veneto ha stanziato di recente 2 milioni di euro per contributi da assegnare per modifiche strutturali o per servizi innovativi di asili nido, rispettivamente di euro 7.746,85 per posto bambino in opere murarie e di euro 1.032,91 per posto bambino per materiale e manutenzione straordinaria. Le domande accolte sono state 17 di cui 4 per la provincia di Verona. Di queste quattro, tre sono sicuramente di enti cattolici: Scuola dell'infanzia e nido integrato San Michele Arcangelo (103.940 euro), Nido scuola materna San Gaetano (113.119 euro), La Corte dei Bambini, Piccola Cooperativa Onlus (137.144).
La Comunità dei giovani è una organizzazione fondata alcuni decenni fa dal prete salesiano Renzo Pighi. Nel passato si era occupata di tossicodipendenti. Quest'anno sembra che abbia acquisito un'altra specializzazione. Nella prima metà di questo mese la giunta comunale di Verona ha stanziato 180.600 euro a favore della Comunità dei giovani per un progetto volto all'integrazione delle comunità di nomadi. Alcuni mesi fa c'era stato un altro consistente contributo per lo stesso motivo. Non si capisce perché il comune di Verona non provveda direttamente con le proprie strutture, che non hanno minore competenza della Comunità dei giovani.
Quest'anno due casaleonesi sono diventati preti. Il comune di Casaleone ha dato 600 euro alla parrocchia per lo spettacolo “Forza venite gente”, allestito nel maggio scorso per festeggiare i due preti novelli, e 200 euro alla schola cantorum San Biagio per il viaggio organizzato fino a Verona per assistere all'ordinazione. Non avevamo avuto notizia finora che un comune finanziasse le feste di laurea o di diploma.
A Salizzole c'è la scuola materna parrocchiale San Giuseppe, coordinata da tre suore dell'istituto delle Piccole Figlie di San Giuseppe. La regione ha stanziato a suo favore un contributo di 20.000 euro per un ampliamento già avvenuto e, probabilmente, già pagato. La richiesta di contributo era stata avanzata nel 2000. Della serie: suore, preti, frati, chiedete agli enti pubblici e vi sarà dato.
Il comune di Roverchiara ha dato un contributo di ben 62.000 euro alla scuola cattolica d'infanzia Sacra Famiglia per le “iniziative promosse”, una sovvenzione al circolo cattolico Noi, una donazione di 1.000 euro alle due parrocchie esistenti sul territorio per interventi sugli edifici religiosi.
A Palù, un paese di mille abitanti (loro dicono anime), c'è l'ex chiesa parrocchiale che è in stato di totale abbandono. Non serve più. Il tetto è quasi completamente crollato. La parrocchia né ripara, né vende, né regala. Il Comune, che ammette di essere in ristrettezze economiche, stanzia 60 mila euro per riparare il tetto. Naturalmente, la chiesa riparata rimarrà di proprietà della parrocchia.
Il comune di Lazise ha stipulato una convenzione triennale con le tre scuole materne private (cattoliche). Per ciascun anno (2004, 2005, 2006) il comune erogherà 210.000 euro, coprendo il 70% delle spese per il personale ed il 90% delle spese di riscaldamento.
Finanziare le chiese spetta al pubblico o al privato? Non c'è problema, esse
prendono da tutti e due.
A cento metri di distanza, nella centralissima via Cavour, abbiamo visto due cartelli della Fondazione Cassa di Risparmio. Il primo è appeso presso la chiesa dei SS Apostoli e riguarda il restauro del campanile. Spesa prevista 260.000 euro, contributo della Fondazione 100.000 euro. Il secondo si trova sul muro esterno di S. Lorenzo martire: restauro superfici lapidee e fittili, spesa di 157.468,53. Tutto con il contributo della Fondazione.
Finiamo con una interessante delibera della giunta comunale di Verona.
Oltre all'8 per mille dell'IRPEF nazionale, oltre all'8% dei proventi
derivanti dagli oneri di urbanizzazione secondaria di comuni e regione, esiste
un'altro canale di finanziamenti alla chiesa cattolica: lo 0,8%
della somma dei primi tre titoli delle entrate correnti di comuni e province (queste percentuali ricorrenti
sono forse frutto del caso, ma sta di fatto che a fare la parte del leone nel
ricevere questi soldi è ancora una volta la chiesa cattolica, lo 0,8% equivale all'8 per mille).
Leggendo la delibera, qui sotto riportata dal sito del comune di Verona, tra le altre cose, si evince
infatti che i comuni e le province, possono destinare un importo non superiore allo
0,8% della somma dei primi tre titoli delle entrate correnti dei propri bilanci di previsione, per
la cooperazione allo sviluppo ed interventi di "solidarietà internazionale".
Inoltre, che il comune contribuisce tramite questi programmi al mantenimento dell'identità culturale di paesi in via di
sviluppo*, e
che tutti possono fare domanda per ricevere i contributi, purché
siano "soggetti eligibili" ai finanziamenti del comune... E salvo poi essere scavalcati
dai missionari di turno...
Oggetto n° 1
Ufficio VIGE
Oggetto 3
Comune di Verona
* Estratto dal verbale delle deliberazioni di Giunta N. Progr. 213
SEDUTA del giorno 8 Luglio 2004
ASSESSORI PRESENTI
PRESIEDE
Pedrazza Gorlero Prof. Maurizio - VICESINDACO
LA GIUNTA COMUNALE
Premesso che: - l'art. 272 del Decreto Legislativo n. 267/2000 prevede che "I Comuni e le province possono destinare un importo non superiore allo 0,80 per cento della somma dei primi tre titoli delle entrate correnti dei propri bilanci di previsione per sostenere programmi di cooperazione allo sviluppo ed interventi di solidarieta' internazionale"; - l'art. 3, comma 1, dello Statuto comunale, approvato con deliberazione consiliare n. 194 del 10.10.1991 e successive modificazioni, stabilisce che "Il comune di Verona .... Nell'ambito delle proprie competenze sostiene e promuove forme di cooperazione con comunita' e paesi esteri. Il comune favorisce iniziative di ricerca di educazione e di cooperazione e sostiene analoghi interventi da parte di istituzioni culturali e scolastiche, associazioni, gruppi di volontariato e di cooperazione internazionale;" - il comma 2 del medesimo articolo statutario recita: "Il comune partecipa alle iniziative in campo internazionale e sviluppa rapporti con le comunita' locali di altre nazioni per scopi di conoscenza, di democrazia, di affermazione dei diritti dell'uomo, di pace e di cooperazione in armonia con la politica estera italiana e in conformita' con la legislazione nazionale ed europea e con la carta delle Nazioni Unite e collabora con associazioni ed enti che perseguono gli stessi scopi …"; - la Legge Regionale n. 55 del 16 dicembre 1999 "Interventi regionali per la promozione dei diritti umani, la cultura di pace, la cooperazione allo sviluppo e la solidarieta' " all'articolo 1, comma 2 sancisce: "... la Regione promuove :... la cooperazione allo sviluppo, mediante iniziative culturali e di informazione, di ricerca, di educazione, di cooperazione decentrata e di aiuto umanitario. In particolare, nei Paesi internazionalmente riconosciuti in via di sviluppo, contribuisce al mantenimento dell'identita' culturale, al soddisfacimento dei bisogni primari ...., l'avanzamento del livello di istruzione ...."; - tra gli impegni assunti da questa Amministrazione nel proprio programma di governo 2002-2007 rientra un progetto per la "cooperazione decentrata allo sviluppo e solidarieta' internazionale" e a tal fine, come previsto dalla legge n. 68/1993 e dal citato art. 272 del D.Lgs. 267/2000, e' stata destinata una quota delle entrate correnti del bilancio di previsione 2004 a sostegno di programmi di cooperazione decentrata, educazione allo sviluppo e di interventi di solidarieta' internazionale; Preso atto che con deliberazione della Giunta comunale n. 189 del 23 giugno 2004, dichiarata immediatamente eseguibile, sono state approvate le modalita' di valutazione delle richieste di contributo relativa ad iniziative rivolte alla cooperazione decentrata, solidarieta' internazionale ed educazione allo sviluppo; Ricordato che con il medesimo provvedimento, al punto 1) del dispositivo, e' stato stabilito che Il comune di Verona puo' intervenire sia con iniziative dirette, progettate ed implementate anche avvalendosi della collaborazione di soggetti terzi del proprio territorio, che attraverso iniziative indirette, cioe' tramite il sostegno alle iniziative promosse dai soggetti eligibili ai finanziamenti del comune; Vista la richiesta presentata dal signor Tito Tacchella, rappresentante dell'Associazione senza scopo di lucro Congo Skill, concernente la disponibilita' del Comune di Verona a contribuire alla realizzazione di un progetto di alfabetizzazione informatica rivolto a dipendenti dell'Amministrazione comunale di Kinshasa, in Congo, progetto predisposto in collaborazione con l'Ufficio del Governatore della citta' congolese; Rilevato che il suddetto progetto prevede: - l'effettuazione di corsi di formazione professionale, tramite la concessione di n. 50 borse di studio a dipendenti dell'Amministrazione comunale di Kinshasa del costo unitario di Euro 130,00.= per un importo complessivo di Euro 6.500,00.=; - la fornitura da parte del Comune di Verona di personal computers dismessi ma ancora funzionanti; Considerato che il Collegio delle Missioni Africane di Verona, con nota pervenuta in data 8 luglio 2004 ha chiesto all'Amministrazione Comunale la concessione di un contributo per la realizzazione del suddetto progetto, da effettuarsi tramite docenti dell'Associazione senza scopo di lucro Congo Skill in collaborazione con la commissione per la cooperazione della citta' di Kinshasa e sotto la supervisione in loco del comboniano Padre Eliseo Tacchella; Rilevato altresi' che il Collegio delle Missioni Africane di Verona, da molti anni effettua interventi di solidarieta' e cooperazione internazionale in vari Paesi del mondo e vanta una specifica esperienza nel settore; Ritenuto, come previsto dalla citata deliberazione di Giunta n. 189/2004, di realizzare il progetto di cooperazione internazionale presentato dal signor Tito Tacchella, rappresentante dell'Associazione senza scopo di lucro Congo Skill, come segue: - iniziativa diretta del Comune di Verona per quanto riguarda la fornitura di n. 20 personal computers, non pi¨ utilizzati dall'Amministrazione ma ancora funzionanti, che verranno predisposti dal C.d.R. Informatica; - attraverso la concessione di un contributo di Euro 6.500,00.= per quanto riguarda l'erogazione delle borse di studio, al Collegio delle Missioni Africane di Verona che vi provvedera' in collaborazione con l'Associazione senza scopo di lucro Congo Skill; Visti: - l'articolo 272 del D.Lgs. n. 267/2000; - l'articolo 3, commi 1 e 2 dello Statuto comunale; - il programma di governo dell'amministrazione comunale, approvato con deliberazione consiliare n. 80/2002; - la Legge Regionale n. 55/1999 "Interventi regionali per la promozione dei diritti umani, la cultura di pace, la cooperazione allo sviluppo e la solidarieta'"; - la deliberazione di Giunta comunale n. 189 in data 23.6.2004, dichiarata immediatamente eseguibile; - la nota del C.d.R. Informatica concernente l'elenco dei computers dismessi, agli atti del presente provvedimento; - la deliberazione del Consiglio comunale n. 12 del 31.5.2004, dichiarata immediatamente eseguibile, con cui e' stato approvato il bilancio di previsione 2004; - la deliberazione di Giunta comunale n. 174 del 9.6.2004 con la quale e' stato approvato il P.E.G. per l'esercizio finanziario 2004; Preso atto dei pareri formulati sulla proposta di deliberazione in oggetto ai sensi e per gli effetti dell'art. 49 del D. L.vo 18/08/2000, n. 267 (Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali) e precisamente: - che in data 08.07.2004 il Vice Direttore Generale, proponente il provvedimento, ha espresso il parere che di seguito integralmente si riporta: "ai sensi e per gli effetti dell'art. 49 del D. lgs. 18.8.2000, n. 267, si esprime parere favorevole in ordine alla regolarita' tecnico-amministrativa della proposta di deliberazione indicata in oggetto". IL VICE DIRETTORE GENERALE f.to d.ssa M. Daniela Maellare - che in data 08.07.2004 il Responsabile del Servizio Finanziario ha espresso il parere che di seguito integralmente si riporta: "ai sensi e per gli effetti dell'art. 49 del D. L.vo 18/08/2000, n. 267, si attesta la regolarita' contabile della proposta di deliberazione di cui all'oggetto". IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO f.to dott. Marco Borghesi Udito il relatore, Assessore Gian Gaetano Poli; A voti unanimi;
DELIBERA
Per le motivazioni indicate in narrativa che si intendono qui integralmente approvate: 1) di approvare il progetto di cooperazione decentrata allo sviluppo con l'Amministrazione comunale di Kinshasa, presentato dall'Associazione senza scopo di lucro Congo Skill e dal Collegio delle Missioni Africane di Verona come segue: - provvedendo alla fornitura di n. 20 personal computers, non piu'
utilizzati dall'Amministrazione ma ancora funzionanti, il cui valore
unitario presunto, come evidenziato nella nota del C.d.R. Informatica, in
atti, e' stimato da un minimo di Euro 50,00.= ad un massimo di Euro
200,00.=; 3) di incaricare il Vice Direttore Generale di provvedere a tutti i conseguenti atti necessari per dare esecuzione alla presente deliberazione; 4) di dichiarare, a voti unanimi, il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi del IV comma dell'art. 134 del D.Lgs. n. 267/2000.
I Centri di Responsabilita' Informatica; Economato ed Approvvigionamenti;
Bilancio e Programmazione sono invitati a collaborare per l'esecuzione del
presente provvedimento.
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
SEGRETERIA GENERALE La presente deliberazione è divenuta esecutiva ai sensi dell'art. 134, comma 3, del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267.
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* Cosa intendano i cattolici per identità culturale di paesi in via di sviluppo si può
facilmente capire leggendo la loro stampa e i numerosi altri mezzi di comunicazione a loro disposizione. A
titolo di esempio riportiamo alcuni brani di un'intervista a Padre Gogo Simon Jean, parroco di una delle
più grandi parrocchie della Costa d'Avorio, quella di Ayamé, tratta da "Il missionario", rivista mensile
dei padri stimmatini: “Potete immaginare quanto lavoro ci sia,
soprattutto perché ci stiamo impegnando molto nel far approfondire la fede ai nostri parrocchiani.
Constatiamo infatti che ci sono molti battezzati che fanno riferimento alle divinità ancestrali a la loro
pratica religiosa sta a cavallo tra l'adorazione di un Dio Unico e gli antichi riti. Far fare il passaggio
alla fede nell'unico Signore Gesù Cristo non sarà cosa facile, ma se non percorriamo questa strada il
cristianesimo non metterà radici salde nella regione del Sanwi...
Ci stiamo anche dando da fare per avere qualche reddito sul posto... Abbiamo iniziato la coltivazione di 2
ettari di terreno a manioca, mais e verdura.
...
A queste difficoltà si aggiungono alcune necessità materiali impellenti: vi sono comunità che non sono
dotate attualmente neppure di una cappella.
Vi sono bambini che frequentano il catechismo, figli di animisti, i cui genitori non hanno nessun
interesse a fornirli del necessario per l'istruzione cristiana... e così ce ne dobbiamo occupare noi.”