ANCORA FINANZIAMENTI PUBBLICI ALLA CHIESA CATTOLICA

COMUNI

L'assessorato alle politiche del lavoro, del commercio e del turismo del comune di Verona ha finanziato l'organizzazione cattolica Centro Turistico Giovanile (CTG). Durante l'estate un carrettino da gelataio del CTG ha sostato alternativamente in piazza Bra ed in piazza Erbe. A questo lavoro si sono avvicendati 17 adepti del CTG, diplomati e laureati in cerca di occupazione. Il CTG chiede, adesso, di estendere il servizio per tutto l'anno.

Il circolo Noi (ossia l'oratorio parrocchiale) di Montorio ha proposto la costruzione di una Via Crucis lungo la strada che conduce al castello. L'appoggio del parroco è scontato. Meraviglia, invece, che il presidente della circoscrizione, Enrico Corsi, abbia fatto propria la proposta e l'abbia presentata in consiglio di circoscrizione. Corsi prevede un contributo della circoscrizione di 2.500 euro. Hanno dichiarato la loro opposizione Giuseppe Bongiovanni (Margherita) e Anna Righetti (DS).

Si sono resi necessari lavori per la copertura del campanile di Negrar. Il parroco ne ha parlato con il sindaco. L'Arena ci informa che “l'Amministrazione comunale ha assicurato lo stanziamento della somma necessaria per fronteggiare le spese che si presentano rilevanti.”

La Giunta di Mozzecane ha deliberato recentemente di dare 500 euro agli scout cattolici, 1.300 alla parrocchia di san Pietro e Paolo, 600 a quella di san Zeno. I preti chiedono e l'amministrazione dà. Non sta scritto: chiedete e vi sarà dato?

Il comune di Legnago ha stanziato 2.000 euro per il Progetto prostituzione. I soldi andranno alle associazioni di “volontari” che gestiranno il progetto: comunità papa Giovanni XXIII, Centro aiuto vita, Agata, Maestra Teresa.

REGIONE

La Comunità dei giovani, fondata dal salesiano don Renzo Pighi, ha gestito per conto del comune di Verona “interventi urgenti per le situazioni di povertà estrema”. Dall'Arena apprendiamo che l'anno scorso il comune ha versato 160 mila euro, dei quali 123 mila finanziati dalla regione. Le spese per il personale della Comunità sono state pari a 104 mila euro, più dell'85% del contributo regionale. Ci si chiede se l'estrema povertà è del personale della Comunità dei giovani o di altri soggetti.

Da tempo c'era un progetto per la sistemazione del campanile di Badia Calavena. Il progetto era di 98 milioni di lire. La Regione aveva concesso un finanziamento di 33 milioni, il resto doveva metterlo la parrocchia. Le risorse della parrocchia sono tutte impegnate, ha detto il parroco. All'ultimo consiglio comunale il sindaco ha espresso la sua preoccupazione: “Bisogna trovare 15 mila euro entro la fine dell'anno per sistemare il campanile, altrimenti va perso il finanziamento regionale.”

Curiosando nel Bolletino Ufficiale della Regione del 14/9/2004 (n.91) abbiamo scoperto che la Giunta regionale, nell'ambito dell'intervento a favore dei comuni minori, ha deciso i seguenti finanziamenti a favore della chiesa cattolica veronese:
1) parrocchia di Roverè: 10.389,39 euro per “restauro, sostituzione infissi e tinteggiatura delle facciate della canonica”;
2) parrocchia SS Benigno e Caro di Malcesine: 3.155,20 euro per “progetto per ristrutturazione facciata e copertura chiesa”, cioè per pagare la parcella del professionista;
3) parrocchia di Malcesine: 15.286,47 euro per “progetto per lavori di adeguamento impiantistico e di rifacimento copertura e scala interna della torre campanaria chiesa grande”, sempre per la parcella;
4) parrocchia S. Valentino di Badia Calavena: 12.838,06 euro per “intonaco esterno, intonachino esterno”;
5) parrocchia di Sprea (Badia Calavena): 18.803,06 euro per “copertura, intonaci, serramenti”;
6) padre Bruno Stefanelli, frazione SS Trinità di Badia Calavena: 8.184,65 euro per ”tinteggiatura esterna, sostituzione oscuri esterni e canali di gronda con pluviali su fabbricato ad uso canonica”;
7) parrocchia di Roverè Veronese: 17.498,79 euro per “restauro e tinteggiatura delle facciate della chiesa parrocchiale”;
8) parrocchia di Bonavicina: 30.090,63 euro per “restauro del campanile della chiesa parrocchiale.”

STATO

La chiesa cattolica ha indicato San Michele Arcangelo quale patrono della polizia. Il questore dott. Luigi Meralle ha scelto di festeggiare il fantastico Arcangelo mercoledì 29 settembre presso la chiesa di san Tomaso. Ci fosse andato da solo e fuori orario di servizio, non ci sarebbe nulla da obiettare. Invece, sono stati precettati tre pullman di allievi agenti provenienti da Peschiera e due gipponi di agenti. Tutti in divisa, tutti in servizio, tutti ad ascoltare la messa. Il questore dovrebbe sapere che la polizia è di Stato e che lo Stato ha il principio della laicità. Da molto tempo la religione cattolica non è più religione di Stato.

BANCHE E FONDAZIONI BANCARIE

L'Arena del 19 ottobre riportava alcune dichiarazioni di Alberto Bauli, vicepresidente del Banco Popolare di Verona e Novara: “Per il consolidamento della piccola chiesa di Sant'Anna (Sirmione), i cui lavori termineranno entro la fine dell'anno, sono già stati impegnati 200 mila euro e altri ne saranno concessi. Oltre cinque milioni di euro sono stati già stanziati per i restauri della chiesa di San Zeno e altri tre per Sant'Anastasia, entrambe a Verona.” I buoni cattolici non devono lamentarsi se i servizi bancari sono troppo onerosi.

La Pia Opera Ciccarelli è una consistente impresa economica: gestisce 5 istituti per anziani ed ha circa 600 dipendenti. Adesso, grazie alle scelte del comune di Verona diventerà ancora più grande. Per far capire la natura confessionale dell'impresa, è sufficiente riferire un cambiamento dello statuto avvenuto quest'anno. Tradizionalmente la presidenza della Pia Opera spettava al parroco di San Giovanni Lupatoto, il cambiamento dello statuto prevede che il presidente sia nominato dal vescovo di Verona. Tempo fa c'è stata una donazione di più di un milione di euro a favore del comune di Verona da destinare a persone malate e sole. Si è aggiunto un investimento di 4.500.000 euro da parte di Cariverona. Con questi soldi gli Iciss (Istituti civici di servizio sociale) hanno realizzato una struttura in piazzale Ludovico Scuro (ospedale di Borgo Roma) da destinare a residenza per anziani ed a centro diurno per malati di Alzheimer. Il tutto è stato preso in affitto dal comune di Verona che farà gestire il servizio dalla Pia Opera Ciccarelli.

Apprendiamo dalla stampa che la chiesetta San Micheletto in località Tavigliana di Grezzana è stata recentemente restaurata con il finanziamento della fondazione presieduta da Paolo Biasi. La chiesetta viene usata raramente. Abbiamo saputo da un cartello sulla chiesa di San Giovanni in Valle che l'edificio è in corso di restauro con un contributo di un milione di euro da parte della Fondazione Cariverona.

A Pescantina c'è la casa di riposo Immacolata di Lourdes. Ufficialmente è una fondazione. Per statuto il presidente è il parroco in carica, attualmente don Ilario Rinaldi. Di recente è stata fatta una nuova ala, con 500 milioni di lire dati dal Comune e 350 dalla fondazione Cariverona. Sono in programma altri lavoro con contributi di Comune, Provincia e Regione. Visto che la fondazione necessita di continui e consistenti finanziamenti pubblici ci sembrerebbe corretta una modifica dello statuto che preveda come presidente il sindaco in carica. I finanziamenti pubblici servono anche a mantenere un cappellano, che aiuta pure in parrocchia.

SCUOLE MATERNE

I vecchi asili parrocchiali vengono spesso gestiti da un comitato dei genitori sia per ovviare al calo di vocazioni femminili sia per altri motivi economici e organizzativi. Il comitato genitori della scuola materna di Soave ha trasformato di recente il cinema parrocchiale in centro polifunzionale con contributi del comune. La gestione dell'edificio è delle suore dorotee che collaborano nella scuola.

La Fism è la federazione scuole materne. Il suo scopo è la promozione, tutela e assistenza delle scuole materne non statali di ispirazione cristiana (in realtà, cattolica). In termini sindacali, è un'organizzazione di imprenditori. Nel Veneto le scuole materne confessionali sono oltre mille e quasi seimila sono i dipendenti tra docenti ed educatrici. La chiesa cattolica punta sul reclutamento infantile: non solo ha preteso l'insegnamento della religione cattolica anche nelle scuole materne statali, ma ha costituito e gestisce tutta una rete di queste scuole grazie a cospicui e continui finanziamenti da parte dei comuni e della regione. La Fism del Veneto, il 22/6, aveva firmato un contratto integrativo con i sindacati. La Fism nazionale ha bloccato il contratto, cancellandone 12 articoli su 17. Il personale docente lamenta bassi salari, che si aggirano sui 1.000 euro lordi al mese. I sindacati denunciano ricatti sugli orari. Quando c'erano le vocazioni, quando c'erano le suore, quando c'era il lavoro femminile pressoché gratuito, le cose erano diverse.

Eppure, l'adeguamento dei contributi pubblici c'è: il comune di Arcole ha deciso, con voto unanime del consiglio comunale, di aumentare del 15% i finanziamenti annui a tre scuole materne confessionali per adeguarli “all'aumentato costo della vita”. Come potete leggere, i nomi delle tre scuole sono adeguati alla sensibilità ed alla fantasia dei bambini: San Giuseppe, gestita da Opere religiose, Madonna di Fatima, gestita da un comitato parrocchiale, e Santa Maria Maddalena, di Volpino.

Ancora una volta l'Arena si è autocensurata. Per il quotidiano è una persona impegnata nel volontariato in un indeterminato paese nella parte orientale della provincia. Dal Corriere del Veneto dello stesso giorno (9/11) apprendiamo che il trentenne arrestato il sabato precedente per atti di libidine violenta nei confronti di quattro bambini tra i 10 ed i 13 anni è residente a Zevio, è un ex seminarista, e che la sua attività di volontariato è quella di catechista. Non è l'unico caso.
Ci sono indagini in corso per abusi sessuali nei confronti di sei bambini. Il tribunale del riesame di Venezia ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari per i tre indagati, due uomini e una donna. L'inchiesta è iniziata nel giugno 03. L'Arena ne ha dato più volte notizia, ma senza informare di quale scuola materna si trattasse e di che tipo. Questo ci aveva fatto sorgere il sospetto che il quotidiano operasse un'ennesima autocensura e che, quindi, il fattaccio riguardasse una scuola materna parrocchiale. È una fortuna avere la cronaca concorrente del Corriere del Veneto, con minore autocensura nei confronti del mondo cattolico. Così, siamo stati informati che la scuola materna in questione è quella parrocchiale di Ponton. Su Verona Fedele nemmeno un cenno di cronaca. Ad maiorem Dei gloriam.


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