Ancora soldi pubblici alla chiesa cattolica, intrecci con la politica, e le sue conseguenze nella vita sociale
La chiesa cattolica e le sue strutture economiche: parrocchie
con tutte le annesse attività ricreative e sportive, gli asili nido, scuole,
ospedali, case di riposo, editoria, e molte altre, ricevono finanziamenti dallo
stato e dagli enti locali, o ottengono massicce esenzioni dalle tasse, a
discapito degli stessi servizi gestiti dal pubblico e dai privati non cattolici.
In questo modo le attività della chiesa cattolica sono migliori ed hanno costi
inferiori di esercizio rispetto alla concorrenza. Se per esempio qualcuno vuole
fare un corso di dattilografia, o di sartoria, può rivolgersi ad un istituto o
associazione cattolica con aule fornite dal comune, o esenti dal pagamento della
tassa sui rifiuti. Una analoga scuola privata le tasse le deve pagare e anche
l'affitto, il che vuol dire dover mettere rette più alte, ed i cittadini
naturalmente non tendono a voler pagare di più. Essi preferiranno quindi
frequentare gli enti cattolici, e di questo fatto, gli stessi enti si fanno
forza per chiedere ancora più agevolazioni. L'effetto pratico è che, in tutte
le zone, in molti settori, l'economia viene progressivamente "clericalizzata".
La fede è un dono del dio dei cristiani e va a spasso per il monte Baldo. Grazie ad un finanziamento della provincia, la Comunità montana del Baldo ha pubblicato una guida dal titolo “Itinerari della fede sul Monte Baldo”. Visto che si tratta di soldi dei contribuenti, si è ecceduto nella tiratura: 25 mila copie. La Comunità montana sta distribuendo gratuitamente il volumetto nelle parrocchie del Triveneto.
La Giunta provinciale, con la delibera n.176 del 28/9/06, ha deciso lo stanziamento di un contributo all'Ente Pastorale del turismo per il Lago per la realizzazione e l'aggiornamento di una specifico sito internet che propone il tema "spiritualità e turismo", relativamente al territorio del lago di Garda. Leggendo la motivazione si ha idea delle perniciose conseguenze della dispersione scolastica: “L'iniziativa ha rilevanza straordinaria in quanto è finalizzata alla promozione di uno specifico segmento di turismo, quello religioso, nell'ambito della zona veronese del Garda. Si propone, infatti, di informare gli ospiti in merito alla conoscenza di chiese, santuari, percorsi, ma anche di valorizzare la promozione del territorio in genere.” Anche l'analfabetismo di ritorno ha una rilevanza straordinaria soprattutto se informa in merito alla conoscenza. L'Ente Pastorale ha dichiarato un disavanzo di 600 euro e la Giunta ha stabilito un contributo di 540. Da notare che il pastorale ente non rientra tra quelli iscritti all'albo provinciale e non può esserlo perché ha sede in via Lazio 14 a Colombare di Sirmione. Del resto la transumanza non conosce confini di provincia e si va a pascolare dove si può. A spese dei contribuenti veronesi.
Alle volte sono tortuose e complesse le vie del signore dei cristiani e dei finanziamenti che le percorrono. Abbiamo scoperto la delibera n.183
del 5/10/06 della giunta provinciale. Con essa vengono assegnati a diversi comuni contributi richiesti da questi ultimi perché richiesti ad essi dalle parrocchie. I parroci applicano il detto evangelico “chiedete e vi sarà dato”. E chiedono contributi alla regione, al comune, alla provincia, allo stato, alle banche, alle fondazioni bancarie e via elencando. La divina provvidenza assume le sembianze degli enti pubblici.
Dalla citata delibera abbiamo appreso che il comune di Cologna Veneta, dietro richiesta dei preti, si è interessato del progetto di ristrutturazione dei fabbricati prospicienti il cortile del Duomo. Importo lavori :130.225 euro; contributo richiesto 94.386; contributo assegnato 3.000.
Il comune di Cologna Veneta ha affrontato anche il problema del restauro dell'organo della chiesa parrocchiale di San Sebastiano: 30.000 euro il preventivo; 18.000 il contributo richiesto; 4.500 quello assegnato.
Il comune di San Bonifacio si è interessato dei lavori di restauro dell'Abbazia di Villanova: 160.000 euro le spese preventivate; 73.000 il contributo richiesto; 9.000 quello assegnato.
Il comune di Affi è stato sollecitato dal parroco per il restauro dell'affresco di "Giovanni Battista" del Caroto del XVI secolo posto nella sacrestia della parrocchiale: 8.000 euro la spesa preventivata; 7.000 il contributo richiesto; 5.000 quello assegnato.
Il comune di Cerea è stato richiesto dal parroco per la sistemazione interna del campanile romanico della chiesa parrocchiale di San Zeno in Santa Maria Assunta: 5.700 euro il preventivo; 5.700 il contributo richiesto; 2.000 quello accordato.
Il comune di Sant'Anna d'Alfaedo si è trovato di fronte all'acquisto di una nuova campana per la parrocchiale del capoluogo. Sollecitato dal parroco, ha cercato di far pagare tutto alla Provincia: 14.319 euro la spesa; 14.319 il contributo richiesto; 3.000 quello deliberato.
Il comune di Tregnago è stato interpellato per la manutenzione straordinaria delle coperture del complesso della chiesa parrocchiale della frazione di Centro. E' impressionante come i conti del parroco vadano fino al centesimo. Spesa preventivata 91.916,04 euro; 91.016,04 il contributo richiesto; 7.000 quello deciso.
Il comune di Illasi è stato interessato per l' intervento di restauro e risanamento conservativo della chiesetta medioevale di Cellore ed il recupero degli affreschi di F. Morone: 186.000 euro la spesa; 150.300 il contributo richiesto; 10.000 quello concesso.
Il comune di Sommacampagna ha posto la sua attenzione al risanamento e restauro conservativo di una scultura lignea di S. Antonio Abate presso la parrocchia di Sommacampagna: 4.500 euro l'importo dei lavori; 4.500 il contributo richiesto; 3.000 quello assegnato.
Secondo Ermanno Angonese, direttore generale dell'Ulss 20, la cappella del nuovo polo ospedaliero di San Bonifacio è un “servizio per la cura dell'anima” (Arena
19/12/06). Partecipava all'inaugurazione anche il vescovo di Vicenza, Cesare Nosiglia, che, per la gioia degli astanti e la guarigione dei degenti, ha annunciato che nelle prossime settimane sarà appeso un crocifisso in tutte le stanze di
degenza “quale simbolo della nostra civiltà cristiana e degno di amore e di forza, a conforto degli ammalati con l'immagine di Cristo, che ha dato la vita per amore.”
A Santo Stefano di Zimella sorgerà un asilo nido (per bimbi dai 12 ai 36 mesi) gestito dalla parrocchia, nel quadro di un reclutamento infantile sempre più accentuato. La Regione ha già deciso un finanziamento di 87.000 euro.
La chiesa parrocchiale di Boschi S. Anna è chiusa da un paio di anni per pericolosità. Si è costituito un comitato per raccogliere i fondi necessari per il restauro: 500 mila euro. Tra offerte, donazioni e contributi comunali si è arrivati a 35 mila euro. Si capisce che che il restauro della chiesa non è tra i bisogni prioritari dei fedeli. Adesso, la Regione ha fatto fare un balzo in avanti alla raccolta fondi con un contributo di 141 mila euro. Assessore patrono, come al solito, il veronese Massimo Giorgetti.
Il Comune di Garda ha deciso il finanziamento della scuola materna cattolica per il triennio
07/09. Il contributo sarà di 145 mila euro all'anno. Per quest'anno è stato di 129 mila euro e nel 2003 di 98 mila euro. In quattro anni l'aumento è stato del 48%.
La giunta comunale di Povegliano ha deciso una pioggia di contributi a varie associazioni: 400 euro al gruppo Unitalsi, che organizza pellegrinaggi religiosi con ammalati in cerca di miracoli, soprattutto in località in cui bambini analfabeti avrebbero visto la Madonna; 400 euro alla San Vincenzo, le cui dame potranno fare la carità con i soldi pubblici; 1.300 euro all'oratorio parrocchiano Noi “Il Gabbiano”.
Il Comune di Villabartolomea ha deciso la distribuzione di 3.100 euro ad associazioni e gruppi vari. Il boccone grosso è andato all'oratorio circolo Noi San Bartolomeo (700 euro). Agli oratori circoli Noi delle frazioni (Spinimbecco e Carpi) sono andati 300 euro ciascuno.
La giunta comunale di Zevio con delibera n.235 del 9/11/06 ha approvato una convenzione con la parrocchia. La giunta "in considerazione dell'assenza di strutture pubbliche sufficienti a soddisfare le esigenze dei giovani ai fini di garantire la continuità dell'attività sportiva nel capoluogo e nelle frazioni" ha deciso di corrispondere un contributo di € 5.580 per un anno "alla parrocchia di Santa Maria, parte a titolo di rimborso spese di manutenzione ordinarie e straordinarie e parte per le attività sociali e sportive che la stessa parrocchia svolge.” L'attività sportiva della parrocchia è strumentale per reclutare ed indottrinare i giovani ed il Comune paga.
Ci occupiamo volentieri di Zevio perché la sindaca, oltre ad essere assessora provinciale, è anche presidente della consulta cattolica di Forza Italia. L'ultimo numero del giornalino del comune di Zevio (Zevio notizie) riporta le “più importanti” delibere della giunta comunale. Premettiamo ancora che l'associazione NOI è l'oratorio parrocchiale. Ecco due delibere fatte apposta per gli amici della parrocchietta: con la n.
124/06 la giunta comunale di Zevio ha concesso un contributo di € 8.570 all'associazione NOI
S. S. Trinità Volon per l'organizzazione e la gestione del teatro e cinema 2006; con la delibera 125 la giunta ha regalato un contributo di € 20.000 sempre all'associazione NOI
S. S. Trinità Volon per l'organizzazione e la gestione della sagra S. Toscana. La dottrina sociale della chiesa viene realizzata grazie ai soldi di tutti i cittadini.
Già che ci siamo continuiamo con Zevio. Con la delibera 156/06 la giunta comunale ha deciso l'acquisto, al costo di € 500, di n.50 libretti "Santa Toscana di Verona " dalla Biblioteca Capitolare di Verona, “da utilizzare come omaggio in occasioni di rappresentanza per feste, eventi e manifestazioni al fine di far conoscere un illustre esponente della realtà locale.” Non si sa chi sia l'autore di questo libretto, che come libretto sembra caretto. Si viene a sapere, invece, che la Biblioteca Capitolare svolge anche attività commerciale ed il Comune di Zevio non avrà mancato di farsi rilasciare regolare fattura ivata. Inoltre, la Biblioteca Capitolare non svolge esclusiva attività commerciale e perciò è anche esente da Ici. L'illustre esponente della realtà locale, come si esprime la delibera, sarebbe Santa Toscana che non è di Verona, secondo il titolo del libretto, ma di Zevio. Toscana è una sconosciuta rispetto ai due pittori nativi di Zevio (Altichiero e Stefano), dei quali rimangono ancora le belle opere. Di Toscana, invece, rimane una fantasiosa biografia, scritta da un monaco benedettino nel 1474, ben 140 dopo la morte della biografata. Toscana era nata, si dice, tra il 1280 ed il 1290.
San Giovanni Battista di Correzzo è un'ex chiesa benedettina del '600 di nessun interesse artistico.
È malmessa e sta crollando. Il parroco, don Raffaello Serafini, già nel 2002 propose di regalare l'edificio al Comune. No, grazie, rispose il Sindaco. Non era un affare. Il restauro era troppo oneroso. Il nuovo Sindaco, Stefano Negrini, adesso accetta la donazione. Occorrono circa due milioni di euro per il restauro: 1,4 milioni di euro sembrano venire dallo Stato, 247 mila dalla Regione, 315 mila euro da un mutuo del Comune.
Intervento di manutenzione straordinaria per il tetto della chiesa di San Michele Arcangelo ad Angiari. La giunta comunale ha stanziato un contributo di 20.000 euro. Altri contributi erano già stati dati dalla Regione.
Il restauro della facciata del Duomo di Villafranca è costato 250 mila euro. Costato a chi? La cronaca (Arena
2/12/06) ci racconta che dalla Regione sono in arrivo 120 mila euro e 34.163 dal Comune. Non basta. L'assessore regionale ai lavori pubblici Massimo Giorgetti ha dichiarato: “Tra quindici giorni verrà discussa in giunta la domanda di finanziamento presentata in luglio dell'anno scorso da don Dario che, se verrà accolta come è probabile, verrà inserita nel bilancio regionale 2007.” Quando i preti iniziano dei lavori e non hanno i soldi, si affidano alla divina provvidenza, che a Verona è costituita da Regione, Provincia, Comune, Stato, Fondazione Cariverona, Banca Popolare.
Balconi di Pescantina ha il circolo NOI, cioè l'oratorio parrocchiale, intitolato a San Pietro martire, un figuro che fu un intollerante persecutore di eretici. Il Comune ha affidato al circolo NOI il centro polifunzionale comunale di Balconi senza richiedere un affitto ed in più gli ha regalato 53.330 euro: 13.330 per il 2006; 20.000 per il 2007 e 20.000 per il 2008.
L'ex chiesa parrocchiale di Concamarise è da decenni chiusa al culto e in grave stato di abbandono e di degrado. Perché la Curia dovrebbe tenersi un rudere che non le serve? Lo vende al Comune, il quale ha previsto una spesa di 1,3 milioni di euro per il recupero. Nell'atto di compravendita il Comune ha assicurato alla parrocchia l'utilizzo gratuito per venti serate all'anno della sala che sarà ricavata.
“Al consultorio i corsi laici di matrimonio” (Arena
9/11/06). Nell'articolo si legge che i corsi si svolgono presso il consultorio “La Bussola” di Cerea e che si rivolgono a fidanzati, sposati e conviventi. Particolarmente esperta nei rapporti di coppia (ma non per esperienza personale)
è suor Maria Floria, una delle coordinatrici, che precisa: “Questo corso non si sostituisce al corso fidanzati che in genere viene organizzato dalle parrocchie.” Ecco perché il corso viene definito laico. Alle coppie viene chiesto un contributo spese di 20 euro. Siamo andati a vedere il sito internet del consultorio La Bussola ed abbiamo visto che è opera delle Piccole Suore della Sacra Famiglia. Non è detto se la mitica Sacra Famiglia abbia partecipato ad un corso per fidanzati delle Piccole Suore, ma apprendiamo che il consultorio delle suore organizza questi corsi due volte all'anno in collaborazione con i comuni della zona,
non sappiamo cosa si intenda per “collaborazione”. Tra gli argomenti proposti ai “conviventi” cioè alle coppie di fatto, cioè alle famiglie non fondate sul matrimonio, non risulta che le Piccole Suore abbiano introdotto anche i Pacs.
“I bambini delle scuole elementari hanno dato per primi il benvenuto a don Giorgio Cacciatori, nuovo parroco del paese” (Arena
12/11/06). L'accoglienza festosa sarebbe avvenuta sul sagrato della chiesa parrocchiale di Torri. La spontaneità dei bambini delle elementari è veramente commovente. Senza che nessuno abbia detto loro niente, senza che le maestre li abbiano organizzati, condotti anch'essi da una stella cometa, si sono ritrovati sul sagrato. Non sono stati usati.
Nel Veneto, ed in modo particolare a Verona, c'è la direzione di molti istituti religiosi. Preti, frati e suore, quando non sono più in grado di svolgere il loro mestiere, ritornano alla casa madre dai cinque continenti. Non è la loro congregazione che li mantiene bensì la Regione. La Regione Veneto ha sborsato per
quest'anno circa 3,5 milioni di euro a favore degli istituti religiosi che ospitano i propri membri non più autosufficienti. In febbraio sono stati dati 2 milioni 450 mila euro ed adesso (dicembre
06) si è saldato il conto con un altro milione.
La settimana scorsa il vescovo Carraro è andato al Cerris, che è una struttura pubblica per disabili. Non si sa da chi invitato e perché. Lo accompagnava il 'fedele' assessore regionale Stefano Valdigamberi. Essere fotografati con il vescovo è sempre un bel pezzo di propaganda presso gli elettori della Val d'Illasi. Per scongiurare funesti eventi, il Vescovo ha dato la benedizione, aspergendo acqua, alla nuova struttura odontoiatrica, finanziata dalla Fondazione Cariverona.
Disceso da una vallata della Lessinia, Stefano Valdegamberi è approdato a Venezia a fare l'assessore regionale alle politiche sociali. Sembra che per l'assessore il problema sociale maggiore e più impellente sia quello del presepio. Così ha decretato: “Si faccia il presepe – senza se e senza ma – in tutti gli asili nido, in tutte le scuole dell'infanzia, in tutte le scuole di ogni ordine e grado della nostra regione. Lo chiedo con forza ai responsabili degli istituti scolastici” (Corriere di Verona
16/12/06).
La settimana scorsa, imitando l'avv. Luigi Righetti, l'ing. Giuseppe Nicolò si è dimesso dal consiglio di amministrazione di Cattolica Assicurazioni “per motivi personali”. Nicolò era membro del comitato esecutivo e segretario del consiglio della società. Nicolò è un esponente di alto livello della finanza bianca a Verona e anello di congiunzione tra vari centri di potere. Alcuni dicono che è membro dell'Opus Dei, per altri, invece, è soltanto vicino all'Opus. Per molti anni Nicolò è stato presidente della maggiore azienda pubblica veronese, la AGSM. In questa veste, il nostro circolo gli aveva inviato una lettera di protesta nel 2004
(che potete trovare nell'archivio di questo sito) perché il vescovo cattolico di Verona aveva celebrato una messa presso la sede dell'azienda in orario di lavoro. Naturalmente, non ci fu alcuna risposta. L'ing. Nicolò risulta essere uno stretto collaboratore del vescovo. Lo abbiamo trovato nel consiglio degli affari economici del seminario e nel consiglio d'amministrazione dell'Istituto diocesano per il sostentamento del clero, che è la cassaforte immobiliare della Curia. Inoltre, l'ing. Nicolò è nel consiglio d'amministrazione e nel comitato esecutivo della
Banca popolare di Verona.
Girolamo Fracastoro è il commissario dell'Udc veronese. Circa il candidato del centrodestra alla carica di sindaco per le elezioni amministrative dell'anno prossimo, ha affermato: “La cosa fondamentale è che si individui la persona che sappia riscuotere il consenso il consenso di tanti mondi, Curia e associazioni comprese” (Corriere di Verona
21/11/06). UAAR esclusa.
In viale della Repubblica, a Verona, sembra che verrà costruito un parcheggio sotterraneo. Dice il parroco di San Francesco, don Claudio Castellani: “Saremo costretti a chiudere chiesa e parrocchia per un po' di tempo...”, “L'accesso alla chiesa sarà garantito”, afferma
subito dopo l'assessore Giangaetano Poli.
Lunedì 11/12/06, alla Gran Guardia c'è stato un convegno su “Democrazia, giustizia e legalità” organizzato dal Comune per la consegna del premio “Verona Municipio dei Popoli-Enzo Melegari” a Giancarlo Bragantini, vescovo veronese di Locri. In platea centinaia di studenti con qualche professore, sul palco il tavolo dei relatori, il sindaco Zanotto ed altri adulti. Alla fine, dalla platea, ha alzato la mano
una studentessa del liceo Maffei. Le viene dato il microfono e lei chiede al vescovo Bragantini: “Come può lei predicare i diritti universali dell'uomo quando la chiesa di cui fa parte è contro l'aborto, il divorzio, i matrimoni omosessuali e discrimina le donne, visto che non ci può essere un papa donna?” Segue un grande applauso dei ragazzi in platea. Imbarazzo al tavolo dei relatori, compreso il vescovo interpellato. Il vescovo dice che è difficile rispondere in pochi minuti. La platea mormora insoddisfatta e chiede al prelato di rispondere. Il dibattito è chiuso.