Ancora soldi alla chiesa cattolica dalla regione, comuni, circoscrizioni
Molti cattolici sono privi di orologi e necessitano del suono della campane per
sapere che ora è.
Esse rimbombano, nella maggior parte dei casi, tutti i giorni dalle 7,00
del mattino (naturalmente non a basso volume, altrimenti la gente non si sveglia
e magari dimentica di andare a messa o ad altre funzioni religiose) fino alle 21,00.
Per molti non cattolici le campane producono un rumore molesto, e per giunta essi sono
anche costretti contribuire finanziariamente al loro funzionamento.
A Castelnuovo del Garda esiste una “Squadra Campanari S. Maria
Nascente” che ha organizzato il 48° raduno nazionale suonatori di campane. Il
presidente della squadra, Luigi Prando, ha chiesto al Comune un contributo per
l'evento. La Giunta, con delibera n. 77 del 20/5/08, ha stanziato 5 mila euro.
Dalla motivazione abbiamo capito che così si è creata una “interazione
sussidiaria” che rientra nei “progetti e programmi coerenti con le finalità
istituzionali dell'Ente”. L'amministrazione comunale ha preso atto che ci
troviamo di fronte a “elementi di salvaguardia della sicurezza pubblica ed a
elementi di innovazione producibili dell'attività dell'associazione di
riferimento”. Quante cose sconosciute ci sono dietro al suono/rumore delle
campane! Anche lo spreco di denaro pubblico.
La giunta regionale ha stanziato nei giorni scorsi oltre quattro milioni di
euro per la “riqualificazione” delle chiese cattoliche. La provincia di Verona
registra il più alto finanziamento: un milione e 71 mila euro per 29 chiese da
rimettere a nuovo. Particolarmente soddisfatto l'assessore regionale ai lavori
pubblici, Massimo Giorgetti (AN), che si è assunto il merito del regalo: “Ogni
finanziamento risponde a precise esigenze. Si tratta di interventi importanti
destinati al consolidamento stesso degli edifici o di parte di essi come
coperture, pavimentazioni interne, esterne, campanili.
Tutto per il miglioramento anche di strutture destinate alla socializzazione
come gli oratori, le sale parrocchiali. In sintesi la chiesa è e deve tornare ad
essere uno spazio destinato all’associazionismo e quindi alla gente” (Arena
20/5/08). Gli edifici di culto cattolico e per le organizzazioni cattoliche sono
sovradimensionati rispetto alla frequentazione dei fedeli, da decenni in calo.
Un corretto amministratore pubblico, quando semplici preti o graduati monsignori
battono cassa, dovrebbe rispondere: “Vendete parte del patrimonio per
riqualificare ciò che effettivamente vi serve”. Invece, tasse a noi e soldi a
loro. Insaziabili, non si accontentano dell'otto per mille.
Sempre la Regione ha concesso alla parrocchia S. Pellegrino (vescovo e martire) di
Pellegrina (Isola della Scala) un contributo di 22.120,50 per il restauro
dell'oratorio. Alla parrocchia di San Giorgio (martire e, quindi, diverso da
quello del mitico drago) di Tarmassia (sempre di Isola della Scala) la Regione
ha regalato 28.448,75 euro per il risanamento del campanile, ai quali si
aggiungeranno 15 mila euro come contributo del Comune.
La giunta comunale di Caldiero ha di recente stanziato 950 euro a favore del
gruppo parrocchiale “Amici degli anziani”. È chiaro che lo stanziamento è a
favore della parrocchia e non degli anziani. Già che c'era la giunta ha regalato
150 euro al Centro aiuto vita “Giulia” perché ha avuto un incontro con il
vescovo.
San Pietro ha portato bene anche alla parrocchia di Arbizzano, pure nel comune
di Negrar ed egualmente dedicata al leggendario primo vescovo di Roma. Tra il
2005 ed il 2006, la casa canonica (cioè l'abitazione del parroco) è stata
completamente restaurata, compreso il rifacimento del sistema di riscaldamento e
dei bagni. Adesso, il parroco non sta da papa, ma vive sicuramente in condizioni
più agiate. L'intervento è costato circa 600 mila euro. Costato a chi?
“Contributi sono arrivati da Comune, Provincia, aziende del luogo e da tanti
parrocchiani generosi”, ha spiegato il parroco don Gaetano Di Biase, “ma i conti
sono ancora in rosso per circa 170 mila euro” (Arena 26/5/08). Cioè, erano. La
Regione ha deciso di erogare un contributo di 51 mila euro, attingendo al
capitolo di bilancio destinato all'edilizia per il culto. Sappiamo, così, che
l'impianto di riscaldamento ed il bagno dell'abitazione del parroco riguardano
l'edilizia per il culto. Per molti preti il veronese Massimo Giorgetti,
assessore regionale ai lavori pubblici è il nuovo uomo della provvidenza (di San
Pietro).
Ronconi è una frazione di Sant’Anna d’Alfaedo, sperduta nell'alta Lessinia. Non
ricordiamo la sua chiesa. Evidentemente, la sua bellezza non ci ha mai colpito.
Passando di là, non abbiamo mai notato pullman di turisti intenti ad ammirarla.
Eppure fa parte di “uno straordinario patrimonio artistico, culturale e
architettonico del Veneto, che ha le caratteristiche previste dal Codice
nazionale dei beni culturali e del paesaggio, e che necessita di opere di
conservazione, valorizzazione, nonché di pubblica fruizione dei beni immobili
oggetto di tutela” secondo l'assessore regionale Giorgetti (Arena 26/5/08), il
quale ha stanziato due milioni 260 mila euro per 25 progetti di recupero e
conservazione di immobili di pregio non statali. Tra di essi rientra anche la
chiesa di Ronconi. Alla parrocchia arriveranno 100 mila euro dalla Regione per
il rifacimento della copertura e consolidamento statico della chiesa.
A Nogarole Rocca c'è soltanto una scuola materna, la monsignor Augusto De Mori.
Come si può arguire dal nome, si tratta di una scuola cattolica dove i bimbetti
vengono prematuramente addottrinati con le preghierine cattoliche. Tre anni fa
il Comune ha fatto un accordo con i privati che hanno lottizzato l’area
produttiva "Dossetto quattro". Al posto degli oneri di urbanizzazione si è fatto
costruire un edificio da destinare a scuola materna ed a asilo nido integrato.
Invece d'istituire una scuola per l'infanzia per tutti, senza discriminazioni
clericali, il Comune darà l'edificio in comodato, cioè in uso gratuito, alla
“monsignor Augusto De Mori”. Ma c'è di più ed il sindaco Luca Trentini se ne fa
un vanto: “Ora la giunta comunale ha anche deliberato di assumere a carico della
comunità la spesa per l’acquisto degli arredi per cui dal prossimo anno
scolastico, considerato che i lavori termineranno in tempo utile, la struttura
diventerà completamente attiva” (Arena 27/5/08).
La “determinazione dirigenziale n. 2639” in data 16/5/08 della terza
circoscrizione di Verona, a firma di Alessandro Marani. Tanto per ribadire la
laicità delle istituzioni, la determina ha per oggetto “Assegnazione contributi
a favore di Circoli e Parrocchie per la realizzazione di centri di animazione
estiva per ragazzi – anno 2008 -. Impegno di spesa Euro 9.630,00”. Sia chiaro,
nessuno ci guadagna niente. “Le Parrocchie e i Circoli richiedenti hanno
dichiarato che l'attività sarà svolta direttamente a mezzo propri aderenti o
soci senza fini di lucro”, quindi, gratuitamente. La gratuità mal si concilia
con le esose richieste di parrocchie e circoli (oratori) per un totale di 25.750
euro. Ad esempio, la parrocchia San Domenico Savio aveva chiesto 7.200 euro ed
il circolo Le Ali 4.200 euro. Tuttavia, noi non pensiamo male perché i
richiedenti hanno come fine sociale quello di “favorire la formazione ed
educazione umana e cristiana dei ragazzi”. Domanda e domanda, qualche cosa ti
sarà dato, secondo le c.d. sacre scritture. Il Consiglio di circoscrizione nella
seduta del 21/2/08 aveva stabilito: 350 euro per ciascuno dei nove centri e 5
euro per ciascun iscritto (sui dati del 2007). Ne è derivata una spesa di 9.630
euro che a qualcuno, nell'alto dei cieli, odorerà come profumo d'incenso. Ma i
genitori, poi, pagheranno qualche cosa a parrocchie ed oratori per la gratuità
delle prestazioni? Informatevi, telefonate a destra ed a manca e fateci sapere.
Verso la fine del mese di maggio è apparso all'albo pretorio del Comune di
Verona uno strano atto amministrativo. Da esso si capisce che la parrocchia di
S. Stefano ha proposto alla prima circoscrizione di organizzare una gita a
Bergamo per le persone anziane (autosufficienti) della parrocchia stessa con
visita alla Madonna di Caravaggio e al castello di Malpaga, cioè un
pellegrinaggio o gita parrocchiale. Il Consiglio di circoscrizione, con
decisione del 19/3/08, ha approvato uno stanziamento di 300 euro per la gita. La
determinazione dirigenziale n. 2419 dell'8/5/08, a firma di Franco Cacciatori,
fa passare il regalo di 300 euro alla parrocchia come il corrispettivo di un
contratto con il quale la circoscrizione ha affidato “alla Parrocchia di S.
Stefano l'intera organizzazione e gestione della gita a Bergamo del maggio 2008”.
Il “principale scopo di pubblico interesse” della gita sarebbe stato quello di
“promuovere, nelle persone anziane autosufficienti, il senso di appartenenza al
territorio di riferimento”. Cioè, di Santo Stefano a Verona andando a Bergamo!
Franco Cacciatori è laureato in architettura e gli si può perdonare qualche
confusione giuridica. Secondo lui, il regalo alla parrocchia è “spesa volta ad
assicurare il normale funzionamento del servizio” e “l'oggetto del contratto
riguarda il predetto servizio”. La legge stabilisce che quando un soggetto vuole
organizzare un viaggio per il pubblico deve avvalersi di un'agenzia di viaggio e
turismo. La parrocchia di Santo Stefano, che dovrebbe avere finalità religiose,
è diventata un operatore turistico che organizza e gestisce gite per conto della
circoscrizione.
A Cologna Veneta la parrocchia di Santa Maria nascente aveva chiesto al Comune
quasi 68 mila euro per la manutenzione straordinaria delle aule del patronato e
del centro giovanile dove si tengono le lezioni di catechismo. La parrocchia di
Santa Giustina si era “limitata” a domandare 5.400 euro per l'installazione
dell'impianto di allarme al centro giovanile. In mezzo a questi estremi si
collocavano le domande delle altre tre parrocchie site nel territorio comunale.
Il Comune ha risposto che la somma disponibile è di 4.000 euro, pari all'8 per
cento delle somme pervenute in entrata dagli oneri di urbanizzazione secondaria
del 2007. L'assegnazione è stata di circa 800 euro per parrocchia. Il sindaco
Seghetto ha affermato che ci si è attenuti al minimo previsto dalla legge a
causa dei minori contributi dello Stato. C'è sempre qualcuno più papista del
papa. Il consigliere d'opposizione Gianfranco Frazza, non sappiamo di quale
formazione politica, si è lamentato: “Una somma del genere è meno che
un'elemosina. Negli anni passati sono state destinate cifre di 15mila euro a
questo capitolo di bilancio” (Arena 8/6/08). Abbiamo capito che il Frazza o non
fa mai l'elemosina o è ridotto sul lastrico.
Il Comune di Villabartolomea ha fatto la prima erogazione di contributi di
quest'anno. Al circolo Noi San Bartolomeo, cioè all'oratorio che opera gratis et
amore dei, sono andati 800 euro “per l'organizzazione della rassegna teatrale e
del concorso canoro”. La parrocchia del capoluogo aveva bisogno di nuovi banchi
per la chiesa ed il Comune ha contribuito con 700 euro per l'acquisto. Una somma
più contenuta è andata al circolo Noi di Spinimbecco. Con poco o con tanto le
sanguisughe sono sempre all'opera.
La parrocchia del duomo di Villafranca, all'inizio del 2007, aveva debiti per
404 mila euro. “Nell’arco di dodici mesi, grazie non solo alle offerte raccolte
in chiesa, ma anche ai contributi di enti e istituzioni, il deficit si è
dimezzato abbassandosi a 200 mila euro” (Arena 5/6/08). I fedeli hanno risposto
all'appello del parroco con circa 5 mila euro mensili, 60 mila in un anno. Ecco
gli enti: 34 mila euro dal Comune, 72 mila euro dalla Fondazione Cariverona, il
resto, qualche giorno fa, la Regione. “È stato lo stesso don Gabriele ad
annunciare dal pulpito che il finanziamento era stato erogato”. Discorsi sacri
dal pulpito, anche quelli del dio Palanca.
Dalla speculazione edilizia del seminario di San Massimo la Curia pensa di
ricavare la somma di 60 milioni di euro. La parrocchia di San Massimo, invece di
rivolgersi alla Curia per avere qualche briciola, batte cassa alla
circoscrizione ed ottiene contributi. Presso la parrocchia c'è “il gruppo di
Volontariato Socio-Sanitario Il Samaritano” che in data 15/1/08 ha presentato
alla terza circoscrizione la richiesta di un contributo di 700 euro “per la
realizzazione di attività di assistenza sanitaria volta a favore degli anziani e
delle fasce più deboli nell'anno 2007”. Con deliberazione n. 14 del 10/4/08, il
Consiglio di circoscrizione ha accolto la domanda concedendo un contributo di
560 euro. Già che c'era, il Consiglio di circoscrizione, con la stessa delibera,
ha concesso un contributo di 300 euro “a favore della Parrocchia di San Massimo
– Gruppo Caritativo San Vincenzo de' Paoli” per l'acquisto di generi alimentari
per le fasce più deboli della popolazione del territorio, durante l'anno 2007”.
Per questa causale la domanda della parrocchia (del 26/3/08) era stata di 1.000
euro. Un tempo le dame di San Vincenzo ci mettevano del proprio o raccoglievano
fondi tra i fedeli. Secondo il dirigente Alessandro Marani, che ha l'onere di
motivare i regali pubblici, l'erogazione avviene “per la realizzazione di
attività di particolare rilevanza sociale” ed in attuazione del “principio di
sussidiarietà”. La parrocchia di San Massimo, che si occupa istituzionalmente di
anime, sarebbe sussidiaria del distretto socio-sanitario e del comune.
L'Arena di lunedì 16/6/08 riportava una fotografia che ritraeva la fotocopia di un
assegno sostenuto dall’assessore regionale ai lavori pubblici, Massimo Giorgetti
e da altre persone. Un assegno pesante, molto pesante per i contribuenti non
cattolici. Si trattava di un assegno di 73 mila euro staccato dalla Regione a
favore della parrocchia di San Giuseppe all’Adige, al Basson. Dice il quotidiano
che i “ fedeli si erano indebitati per permettere la messa a norma del vecchio
oratorio”. I fedeli rimarranno con i debiti e la parrocchia salderà i propri. Ha
detto il parroco, don Giovanni Castioni: “Con questo assegno pagheremo i debiti
che avevamo fatto per togliere ogni pericolo dall’oratorio e far sì che i
ragazzini potessero giocare tranquilli”. Significa che per un lasso di tempo
l'oratorio aveva rappresentato un pericolo per i ragazzini. Ci sono brutti
pericoli che i ragazzini corrono frequentando l'oratorio.
Le parrocchie di Castelnuovo del Garda organizzano manifestazioni (forse un
pranzo, forse una gita) a favore degli anziani nell'intento di preservare o
rafforzare o conquistare nella fede le loro anime. La giunta comunale ritiene
che “tali iniziative risultano in linea con le finalità e gli obiettivi
perseguiti dall'Amministrazione Comunale”. Così, trovandosi probabilmente con
soldi in esubero, la Giunta ha preso la delibera n. 79 del 27/5/08 con la quale
ha concesso i seguenti contributi: 1.438,36 euro al circolo Noi (oratorio) della
parrocchia Santa Maria Nascente del capoluogo; 1.260,90 euro al “gruppo amici
anziano e ammalato” della parrocchia dei SS Filippo e Giacomo di Cavalcaselle;
1.102,12 euro al gruppo anziani della parrocchia di Sant'Andrea Apostolo di
Sandrà. Dalla delibera risulta almeno un elemento di illegittimità: il gruppo
Noi di Castelnuovo aveva dichiarato un disavanzo di 725,71 euro e la Giunta gli
ha regalato quasi il doppio. Per essere più chiari, gli anziani beneficiari del
servizio avevano già pagato di tasca propria.
Ci sono molti comuni del veronese che non hanno il sito internet, alcuni ce
l'hanno ma non pubblicano niente, rari sono quelli che fanno conoscere le
delibere, nessuno che rende note le determine dei dirigenti. Palazzi di vetro
non ce ne sono. Il comune di Bovolone, meritoriamente, ha pubblicato l'elenco
dei beneficiari di provvidenze economiche erogate nell'esercizio 2007. Parecchi
sono gli enti e le associazioni cattoliche che hanno ricevuto contributi: scuola
materna Foirante, 15.715,26 euro; AGE Volando (associazione dei genitori
cattolici), 5.500 euro; associazione Noi (oratorio) per “attività estive e
follie notturne per giovani e ragazzi” e per soggiorni a Giazza 12.700 euro;
parrocchia di Villafontana per attività estive grest, 1.800 euro; AGESCI (scouts
cattolici) per attività con ragazzi, 5.000 euro, e per lavori di
ristrutturazione corpo vecchio casa Sangam, 19.500 euro, per un totale di 24.500
euro; circolo NOI (sport) per attività sportiva calcio e pattinaggio, 3.000
euro; Associazione Piccola Fraternità “Per Accoglienza disagio sociale
Contributo per la realizzazione di alcuni servizi socio-assistenziali”,10.000
euro; Centro Sportivo Italiano (Via A. Fedeli 37 – Verona) per organizzazione
“La Grande Sfida 12”, 1.200 euro. La chiesa cattolica afferma che la sua
funzione è quella di predicare il vangelo e salvare le anime. Tutte le attività
che svolge sono strumentali a questi fini. Le attività hanno un costo. Meglio
scaricarlo sul Comune che non si occupa del vangelo e non conosce le anime. La
spesa pubblica totale è stata di 74.415,26 euro, sempre che non ci siano
sfuggiti enti ed associazioni sotto criptonomi.
Pellegrina è una frazione di Isola della Scala. Nel sito c'è una chiesa dedicata
a san Pellegrino, oggi adibita a centro ricreativo parrocchiale. C'è anche una
associazione intitolata a san Pellegrino e san Rocco, che sarebbero i patroni
della frazione. L'associazione ha annunciato un risotto nella chiesa per
raccogliere i fondi necessari per ristrutturarla. Servono quasi 200 mila euro.
Leggendo il titolo dell'Arena (15/6/08), ci siamo detti: positivo che una volta
tanto i cattolici si procurino da soli i soldi che intendono impiegare, senza
fare le sanguisughe del pubblico erario. Ancora una volta ci siamo ritrovati
troppo buoni. Nell'articolo abbiamo saputo che “la Regione ha elargito nel
dicembre scorso un contributo di 97 mila euro”. Vi pareva?
Un nostro lettore ci segnala due delibere della giunta comunale di Sommacampagna
riguardanti i cori parrocchiali, cioè quelli che cantano durante le funzioni
religiose. La Corale S. Andrea di Sommacampagna aveva organizzato un concerto di
canto corale presso il locale teatro per domenica 11/11/07 ed aveva chiesto un
contributo straordinario al Comune per coprire i costi previsti di circa 550
euro. La giunta comunale, con delibera n. 203 del 25/10/07, considerato “che la
serata ha uno scopo benefico perché durante il suo svolgimento verranno raccolte
delle libere offerte che verranno devolute ad iniziative di beneficenza”, ha
concesso un contributo straordinario di 400 euro. Nella frazione Caselle c'è un
altro coro parrocchiale: la Corale Parrocchiale “Don Pietro Gottardi”, che in
data 7/02/2007 aveva chiesto “la concessione di un contributo finanziario per le
manifestazioni indette quest'anno per celebrare la propria attività trentennale,
tra le quali vengono previsti una gita in Repubblica Ceca dei componenti della
corale, la registrazione di un CD musicale natalizio, il recupero della consolle
di un vecchio organo e la realizzazione di un concerto del 30° anniversario di
fondazione previsto per il giorno sabato 1° dicembre 2007”. La Parrocchiale
aveva evidenziato un disavanzo di 24.900. La giunta con delibera n. 132 del
21/06/2007 ha concesso un contributo di 500 euro.
Il comune di Isola Rizza ha avuto un avanzo di 18.000 euro nell'esercizio
finanziario 2007. Il sindaco Giovanni De Santi ha proposto, e la giunta ha
approvato, di destinarne 15.000 a favore del circolo NOI Arcobaleno (cioè
l'oratorio), il Gruppo Alpini e l'Associazione Coltivatori Diretti (senza
specificare quanto all'una e quanto all'altra) “per la realizzazione delle
manifestazioni estive speciali per l’anno 2008”. Se la somma sarà ripartita in
parti uguali, al circolo parrocchiale andranno 5.000 euro.
Sul sito della seconda circoscrizione c'è questo titolo:
“Tutte le attività estive per bambini e ragazzi, presenti sul territorio della
Circoscrizione 2^”. E poi segue l'elenco, che comprende i grest parrocchiali e
le associazioni sportive cattoliche. Noi sappiamo che ci sono anche i centri
estivi comunali, ma il sito non li nomina. Quest'anno l'appalto è stato vinto da
una cooperativa di Varese, non sappiamo se con targa verde o bianca. La
cooperativa ha assunto i precari veronesi che l'anno scorso lavoravano per altri
enti. Il sito indirizza gli utenti verso i centri cattolici. Per sapere i motivi
per i quali il sito elenca soltanto i grest parrocchiali o dell'associazione NOI
(oratori) potete scrivere a circoscrizione2@comune.verona.it.
Siamo curiosi di conoscere le risposte che vi daranno. Il tema cristiano dei grest cristiani di
quest'anno è il seguente: “Il fuoco e la spada. Un popolo sconvolto da un
imperatore cattivo. Un ragazzo che non sa ancora di essere un Cavaliere. Un
drago, suo amico, che lo aiuterà nell'impresa...”.
Girando in internet abbiamo trovato una strana delibera della giunta comunale di
Oppeano (n. 137 del 3.06.2008), avente per oggetto “Contributo alla scuola
d’infanzia di Oppeano per consumi enel”. Da quanto si capisce, ad Oppeano c'è
una scuola materna privata (cattolica) presieduta dalla signora Menini Cecilia.
Dal dicembre 2005 sarebbe allacciata al contatore Enel della scuola d’infanzia
di Oppeano una famiglia bisognosa. Qualche anno dopo, probabilmente dopo aver
avuto assicurazioni, la scuola d'infanzia (in data 14/05/2008 ) ha chiesto al
Comune di partecipare ai costi. Con la delibera la giunta ha ritenuto opportuno
erogare un contributo di 2.000 euro alla scuola d'infanzia.
Il responsabile dei servizi sociali del comune di Sommacampagna ha saldato il
conto con le parrocchie di Caselle e del capoluogo che avevano organizzato i
Grest 2007 finalizzati all'educazione cattolica dei giovani. In base alla
relazione prodotta dal parroco don Gianni Pippa della parrocchia di Caselle, il
Comune ha sborsato 3.648 euro; alla parrocchia di Sommacampagna è andata la
somma 2.436 euro.
Abbiamo visto locandine e manifesti nei quali di annuncia che Circoscrizione 1^,
Comune di Verona e comitato benefico di Santa Toscana organizzano
“festeggiamenti in onore di Santa Toscana” nei giorni dal 3 al 7 luglio.
Giornata importante quella di domenica 6 luglio che vede il programma aprirsi
“ore 9.30 Santa Messa Solenne nella Chiesa di Santa Toscana” e chiudersi alle
20.30 con la serata danzante con l'orchestra Rosso Rubino. È un piacere sapere
che i soldi che paghiamo al Comune con l'addizionale Irpef servono a festeggiare
Santa Toscana.
Il podere la Rocca Vecchia (tra i comuni di Garda e di Bardolino) divenne
proprietà dei Salesiani il 3 giugno 1965, per donazione. C'è un rogito del 24
giungo 1886 col patto espresso che sul podere denominato “La Rocca Vecchia” né
il compratore, né i suoi successori, potessero costruire palazzi per uso di
villeggiatura e simili, ma soltanto fabbricarvi un caseggiato rustico per uso
dei coloni, del bestiame, e per la custodia e conservazione dei foraggi. Questo
vincolo paesaggistico, non si sa quanto legalmente, venne modificato nel 1965,
stabilendo che “l’Istituto Salesiano Don Bosco ente morale e i successori
possano costruire esclusivamente fabbricati... destinati ad opere di culto, di
beneficenza, di carattere educativo, assistenziale...”. Alla fine degli anni
Sessanta nella parte del podere verso Bardolino venne costruito l'immenso
Istituto Salesiano Tusini con deturpazione del paesaggio. Il direttore del
Tusini, don Romano Bettin, ha affermato che la parte del podere verso Garda “per
noi era un peso” (Arena 25/6/08). Per levarsi il peso i Salesiani non l'hanno
regalata. L'hanno venduta al Comune di Garda per 45 mila euro.
L'Unitalsi è una unione cattolica che organizza pellegrinaggi a Lourdes e ad
altri santuari internazionali, come rivelano le ultime tre lettere
dell'acronimo. L'Unitalsi ha un gruppo anche a Villafranca. L'abbiamo saputo da
una delibera della Giunta comunale con la quale è stato erogato un contributo al
gruppo di 250 euro.
C'è una legge regionale (n. 2 del 2001) che riguarda gli “Interventi regionali
a favore dei centri storici dei comuni minori”, cioè di paesi con meno di 3.500
abitanti. Nel primo piano di riparto per il 2008 l'assessore regionale Massimo Giorgetti (veronese, detto
“assessore della Provvidenza”) è riuscito ad inserire
finanziamenti per due chiese a San Zeno di Montagna: quella di Santa Eurosia a
Lumini con un contributo di 13 mila euro, a fronte di un costo complessivo dei
lavori di 50 mila euro di cui però solo 29 ammissibili a contributo mentre, a
quella del capoluogo, arriveranno 22 mila, a fronte di una spesa totale di 74
mila, di cui 51 mila ammissibili (Arena 15/7/08). Secondo il quotidiano
sarebbero state così salvate due chiese a San Zeno. Salvano di più gli euro
(pubblici) che le preghiere, pubbliche e private.
La determina dirigenziale n. 3636 del 30/6/08 della terza circoscrizione di
Verona a firma del dott. Alessandro Marani, che qualche nozione di diritto
amministrativo e di diritto civile
dovrebbe pur averla. La sostanza è questa: in data 23/5/08 la parrocchia di San
Massimo – comitato festa del patrono – ha chiesto alla terza circoscrizione un
contributo di 1.500 euro per organizzare l'annuale festa patronale il 31/8/08.
Con un triplo salto mortale giuridico il dott. Marani ha steso la suddetta
determina che ha per oggetto: “Affidamento diretto servizio organizzazione di
una giornata dedicata alla famiglia in data 31 agosto 2008 e denominata
'Domenica in Famiglia' alla Parrocchia di San Massimo-Comitato Festa del
Patrono, nell'ambito dell'annuale Festa del Patrono. Impegno di spesa di euro
1.500-IVA esente”. Il dirigente considera “l'opportunità di provvedere
all'organizzazione di iniziative socio-ricreative, tra le quali, quelle a
sostegno della famiglia, il cui ruolo di primo insostituibile ruolo di
ammortizzatore sociale rappresenta il pilastro su cui si fondano le comunità
locali, il sistema educativo, il benessere sociale ed economico ed il
contenimento delle forme di bisogno legate alle fasi stesse della vita”. Il fine
giurista continua: “si rende pertanto, necessario provvedere alla realizzazione
di una giornata in data 31 agosto 2008 dedicata al ruolo della famiglia e nella
quale siano coinvolti: bambini, genitori, nonni e parenti denominata 'Domenica
in Famiglia' in collaborazione con la Parrocchia di San Massimo-Comitato Festa
del Patrono, nell'ambito dell'annuale Festa del Patrono”. Avete ragione, anche i
genitori ed i nonni sono parenti. Data questa necessità della Terza
Circoscrizione, il dott. Marani considera che “conseguentemente, per garantire
il pieno raggiungimento dello scopo, è indispensabile individuare nell'ambito
del tessuto associazionistico della Circoscrizione, il soggetto al quale
affidare il servizio di organizzazione di una giornata dedicata alla famiglia in
diretta applicazione del principio di sussidiarietà fatto proprio dalla
Costituzione repubblicana e dallo Statuto comunale”. Sia chiaro che ciò è “per
valorizzare la partecipazione dei cittadini alla realizzazione di iniziative di
pubblico interesse.” La cosa più spiccia è considerare la richiesta di
finanziamento da parte della parrocchia di San Massimo come un'offerta
contrattuale per produrre un'iniziativa di pubblico interesse. Di conseguenza il
dott. Marani ritiene di procedere “all'assegnazione diretta in economia del
servizio in oggetto citato alla Parrocchia di San Massimo-Comitato Festa del
Patrono” con la corresponsione di euro 1.500. Il regalo diventa il prezzo di un
servizio. Sull'Arena del 28/8/08 è apparso, a pagamento, il programma della
sagra di San Massimo. La giornata del 31/8 è effettivamente intitolata 'Domenica
in Famiglia'. In realtà la famiglia non
c'entra niente: ore 9,30 pedalata; ore 10,15 Santa Messa solenne; ore 12,30
pranzo in famiglia e in compagnia; per finire alle 21 con un “ballo su ampia
pista da ballo”.
È in corso di consolidamento e ristrutturazione la canonica di Cerea, cioè la
casa del prete. Il costo totale è di 506 mila euro. La Regione ne ha già
stanziati 51 mila.
Di solito, circoscrizioni, comuni, provincia, si aggrappano a qualche motivo
specifico, in occasione di una iniziativa, per regalare soldi a parrocchie ed
oratori. La giunta comunale di San Giovanni Lupatoto ha trovato un modo più
spiccio (non sembra, però, più legale) per finanziare tutta l'attività dell'anno
del Circolo Noi (oratorio) di Raldon. Con delibera n. 204/08 ha concesso un
contributo di euro 2.500 per le spese di attività previste per tutto il 2008,
“considerato che le iniziative sono aperte alla popolazione di tutte le età
residente nel territorio comunale”.
La parrocchia di Santa Maria di Zevio ha un campo di calcio. Le spese per la sua
manutenzione ordinaria e straordinaria se le accolla il Comune. Non siamo stati
precisi. La giunta comunale ha regalato alla parrocchia 5.500 euro “a titolo di
rimborso spese” per manutenzioni ordinarie e straordinarie (Arena 31/8/08).
Rimborso spese? Perché mai un comune dovrebbe rimborsare le spese della chiesa
cattolica? Per l’utilizzo del campo di calcio da parte delle società sportive
della frazione. Si tratta di un rimborso forfettario, indipendentemente dalle
spese effettive.
Tra le frazioni del comune di Zevio ci sono anche Volon e Bosco, entrambe
fornite di parrocchia cattolica. Da una delibera del consiglio comunale di Zevio
(n. 85 del 12/8/08) abbiamo scoperto come le due parrocchie siano riuscite ad
accollare al comune alcune proprie spese (sempre che ci siano). Le due
parrocchie davanti alla chiesa e/o all'oratorio hanno dei piccoli appezzamenti
di terreno adibiti a verde o a parcheggio per coloro che frequentano la chiesa e
l'oratorio. Ciascuna parrocchia stipula un contratto con il quale cede al comune
l'uso gratuito degli appezzamenti perché siano adibiti all'uso che hanno già. Il
comune affida alla parrocchia la manutenzione degli appezzamenti stessi. Ogni
parrocchia riceve dal comune un compenso di 1.100 euro all'anno per curare il
proprio terreno.