Ancora soldi alla chiesa cattolica dalla provincia
Ci sono molti che ritengono le province degli enti inutili
e gli amministratori di quella di Verona fanno di tutto per dimostrarlo.
Il Movimento (cattolico) per la vita non è d'accordo con la
legge 194. Il Movimento combatte contro l'aborto fatto legalmente negli ospedali
pubblici e la Provincia gli da man forte. Contro l'aborto clandestino fatto da
mammane, medici obiettori e strutture sanitarie private non intraprende alcuna
azione. Con determinazione n. 3172 del 16/5/08 della dirigente provinciale Maria
Grazia Ricci è stata liquidato un contributo di 1.000 euro “al movimento
per la vita – zona San Bonifacio per l'aiuto contro l'aborto”. Il contributo
“ordinario” era stato assegnato con delibera di Giunta n. 95 del 24/5/07. Il
Movimento, con grande sollecitudine, aveva presentato il rendiconto delle spese
sostenute in data 13/12/07. E noi paghiamo.
A Lugagnano di Sona, in via Kennedy 6/a, c'è l'Associazione
Centro Studi Formazione e Ricerca 0/6 Planet. Non l'abbiamo trovata nell'elenco
telefonico, bensì nella determinazione n. 3171 del 16/5/08 della dirigente
provinciale Maria Grazia Ricci. La determinazione liquida alla Associazione
(cattolica?) la sommetta di 15.500 euro come primo stralcio “del progetto
riguardante il portale family”. C'era già stata una anticipazione di 4.500 euro
all'avvio del progetto e ci sarà un secondo stralcio di 10.000 euro dopo la
realizzazione “consistente nella promozione sul territorio del progetto e del
marchio famiglia”. Il tutto sulla base della deliberazione di Giunta n. 39 del
22/3/07 che aveva assegnato un contributo straordinario di 30.000 euro per la
realizzazione del “Progetto famiglia”. L'assessora cattolica Tezza aveva chiesto
preventivi a diversi professionisti del settore oppure aveva seguito canali
privati?
È difficile dire che cosa abbia di particolare lo sport
cattolico, ma la chiesa cattolica organizza il suo sport mediante il Csi (centro
sportivo italiano). Lo sport cattolico è una delle varie reti che la chiesa
cattolica butta tra i giovani sperando di attrarli nei suoi riti. Qualche
incontro del Csi si chiude con una messa, le squadre che partecipano ai tornei
di calcio del Csi devono abbonarsi a Verona Fedele, perché il settimanale
diocesano contiene un inserto del Csi. Se la chiesa cattolica pagasse di tasca
propria, non avremmo nulla da dire. Invece, si fa pagare dagli enti pubblici,
con i soldi anche di noi atei ed agnostici. Esempi. La Provincia di Verona, con
determina 4108 dell'1/7/08 ha liquidato al Centro sportivo italiano, comitato
provinciale di Verona, un contributo di 1.000 euro per la realizzazione
dell'iniziativa denominata "il mio amico stadio" edizione 2007. Com'è noto,
l'amicizia per lo stadio ha un costo e lo si riversa sulla Provincia. Sempre la
Provincia di Verona con determina 4063 del 27/6/08 ha liquidato al Centro
sportivo italiano un contributo di 2.650,42 euro per la realizzazione delle
iniziative realizzate nell'ambito del progetto denominato "estate sport 2007".
In precedenza, con la determina n. 803 del 4/2/08 il
funzionario delegato aveva liquidato allo stesso ente il contributo di euro
2.937,84, per la realizzazione della manifestazione “La Grande Sfida 12 –
Guardami negli Occhi”. Per questa iniziativa Pier Giorgio Schena, vice
presidente vicario del Centro Sportivo Italiano, Comitato Provinciale di Verona,
con nota acquisita al protocollo generale in data 4 ottobre 2007, al numero
92423, ha presentato il rendiconto consuntivo delle spese sostenute dal quale
risultava un disavanzo complessivo di euro 29.675,20, somma non coperta da altre
contribuzioni. Per la Grande Sfida 9 la Provincia aveva dato al Csi un
contributo di euro 6.000,00 a fronte di un disavanzo complessivo di euro
30.240,48.
Forse i nostri lettori ricordano che qualche mese fa la Provincia ha regalato
20.000 euro alla Fondazione Rui (Opus Dei) per la sistemazione dell'aula magna
(magna magna). In data 24/6/08 i consiglieri provinciali Paolo Andreoli e
Giorgio Scarato si sono divertiti a presentare una mozione con la quale “Il
Consiglio Provinciale, a conoscenza della necessità annosa dell'Istituto Tecnico
Galileo Ferraris di Verona di dotarsi di una scala esterna antincendio;
considerato che tale struttura è indispensabile per garantire la sicurezza di
studenti e addetti alla scuola in caso di incendio o di evacuazione rapida
dell'edificio per cause imprevedibili e improvvise; essendo il costo presumibile
di detta scala intorno agli ottantamila euro CHIEDE al Presidente della Giunta e
al Competente Assessore di rivolgere istanza alla Fondazione Rui di Verona per
ottenere un contributo di almeno diecimila euro per la realizzazione urgente
della scala antincendio e di sicurezza presso l'Istituto G. Ferraris di Verona”.
Il Centro Turistico Giovanile (CTG) è un braccio della Curia,
come può vedersi nel sito della diocesi. Serve per reclutare e tenere legate
alla chiesa cattolica persone più o meno giovani. Il CTG trova modo di farsi
dare ogni tanto soldi dalla provincia. Con una delibera della Giunta in data
3/7/08, riguardante iniziative a tutela dei beni monumentali e ambientali del
territorio, è stato dato al CTG un contributo di 4.000 euro per “iniziativa
diretta a far conoscere ed aprire al pubblico le chiesette minori nel territorio
veronese”. Le chiese cattoliche sono aperte e chiuse da preti, suore,
sacrestani, perpetue ed altre persone interessate a far entrare fedeli, come i
negozianti sono interessati ad aprire le loro botteghe per far entrare i
clienti. È inammissibile che la provincia vada a retribuire, attraverso il CTG,
coloro che aprono le “chiesette minori”, cioè edifici che sono di scarso o nullo
richiamo turistico. Se sono di richiamo per la fede, paghino i fedeli che sono
richiamati.
La giunta provinciale con la delibera n. 106 del 3/7/08 paga
ad alcuni comuni dei conti che l'ente più piccolo sostiene a favore delle
parrocchie. Così, la Provincia ha dato un contributo di 3.000 euro al comune di
San Pietro in Cariano per "restauro del quadro raffigurante Santa Chiara che
protegge la Valpolicella, ubicato nella chiesetta di Santa Chiara." La
protezione comprende le grandinate e la speculazione edilizia. Al comune di
Sommacampagna sono stati dati 3.000 euro per "restauro e ripristino delle
formelle sul lamierino raffiguranti i misteri del Rosario, collocate a corona
dell'altare della Madonna nella chiesa parrocchiale S. Pietro in Vincoli di
Custoza." Il comune di Grezzana riceverà 5.000 euro per "Intervento di restauro
dei marmi e delle opere lignee della facciata principale dell'oratorio di San
Francesco da Paola in contrada Bianchi a Lugo di Valpantena."
Sempre la giunta provinciale, con la delibera n. 106 del 3/7/08, ha
erogato contributi a parrocchie, associazioni e fondazioni cattoliche per vari
restauri, senza un piano di interventi che preveda priorità per i lavori più
urgenti ed importanti da effettuare. Siamo di fronte all'ennesimo provvedimento
di contributi “a pioggia” dati in base al potere clientelare dello sponsor
politico o ecclesiastico che li ha sollecitati. Apprendiamo dalla delibera che a
San Bonifacio c'è l'associazione San Francesco che ha avuto 2500 euro per
"restauro del soffitto in listelli intonacati della chiesetta di San Francesco
in località Perarolo." Noi non sottovalutiamo i listelli intonacati di Perarolo,
ma l'associazione San Francesco poteva battere cassa tra i propri iscritti e
simpatizzanti e rivolgendosi alla sua divina provvidenza. Veniamo a sapere che a
Verona, in Lungadige Riva Battello 12, ha sede la Fondazione oratorio di San
Bartolomeo. Si è rivolta alla Provincia ed ha ottenuto 3.500 euro per “lavori di
recupero e restauro dell'antico oratorio di San Bartolomeo sito in comune di
Nogara". Alla parrocchia di Sant'Osvaldo di Cerro sono stati dati 1.600 euro per
"restauro conservativo con integrazione pittorica della scultura lignea Madonna
dello Spasimo del sec. XVIII". Speriamo, almeno, che abbia finito di spasimare.
Alla parrocchia di San Zeno Maggiore sono andati 10.000 euro per "lavori di
deumidificazione all'esterno e consolidamento della parete affrescata
dell'altare delle lacrime, all'interno della basilica." Le lacrime sono ora
deumidificate. Alla parrocchia di San Giovanni Battista di Rivoli Veronese sono
arrivati 3.500 euro per "restauro e risanamento della chiesa di San Michele in
località Gaium di Rivoli Veronese", una chiesa chiusa da molti decenni e che non
serve a nessuno. È stata accontentata anche la parrocchia di Sant'Antonio Abate
di Veronella con 2.500 euro per "restauro di alcune statue lignee e dipinti
della chiesa." Infine la parrocchia di San Pietro in Vincoli di Affi ha ottenuto
4.500 euro per "restauro e messa in sicurezza delle statue poste sul timpano
della chiesa di San Pietro in Vincoli."
Se alcuni parrocchiani si organizzano in gruppo, mettono
insieme un po' di soldi o ne raccolgono da altri fedeli per aiutare altri
parrocchiani bisognosi, non abbiamo nulla da obbiettare. Le scelte che fanno per
guadagnarsi la via del paradiso cattolico sono fatti loro. Così un tempo
funzionavano le conferenze parrocchiali san Vincenzo de' Paoli. Sembra che
adesso, invece, i vincenziani preferiscano la via più spiccia della mungitura
della mucca Provincia. Con determina n. 4908 del 13/8/08 la dirigente
provinciale Francesca Altinier ha liquidato alla Conferenza san Vincenzo de'
Paoli - San Bernardino (con sede in via Provolo 28) la somma di 2.000 di euro
"per il sostegno ad iniziative di sostegno rivolte alle fasce deboli".
L'associazione aveva presentato un rendiconto delle spese sostenute pari a 3.258
euro, non coperte da altre contribuzioni. La Provincia, retta dal pio Mosele,
per il principio di uguaglianza, dovrebbe essere disposta a finanziare tutte le
conferenze parrocchiali del territorio provinciale. Non escludiamo che ciò
avvenga in futuro.
Con determina dirigenziale n. 4907 del 13/8/08 la Provincia ha liquidato un
contributo di 1.100 euro all'Oratorio Noi-le ali, con sede in via Brunelleschi 6
(zona stadio), "per la costruzione di una sala musicale per giovani". Ogni scusa
è buona per dare soldi agli oratori. È sempre la stessa musica.
La giunta provinciale di Verona, con la delibera 156 del
21/8/08, ha deciso un contributo di 1.500 euro a favore della “Associazione per
la difesa della famiglia e della Civiltà Cristiana 'Famiglia e Civiltà'”. Mentre
per tutti gli altri soggetti beneficiari di contributi la provincia usa indicare
il codice fiscale, per Famiglia e Civiltà lo omette. Forse, la cattoassociazione
è registrata soltanto nel Regno dei Cieli. Il contributo è una forma di
finanziamento di questo gruppuscolo di cattotradizionalisti anche se è
ufficialmente concesso "Per conferenze sulla famiglia e il matrimonio cristiano
e la via cattolica alla contraccezione”. A parte il fatto che non esiste un
matrimonio cristiano, cioè valido per tutte le confessioni cristiane, è chiaro
che è stato messo un articolo in più e precisamente “la”. Non c'è la via
cattolica alla contraccezione, perché la chiesa cattolica dice “via la
contraccezione” che sarebbe contro il disegno intelligente del loro dio. Il
contributo a Famiglia e Civiltà viene ridicolmente giustificato dal fatto che le
conferenze avrebbero contribuito a realizzare l'obiettivo fondamentale della
Provincia previsto dall'art. 5, comma 3, dello statuto provinciale e cioè “il
perseguimento, nel rispetto delle altrui competenze, di un sistema globale e
integrato di sicurezza sociale e di tutela attiva della persona e della
famiglia, anche avvalendosi delle organizzazioni sociali e del volontariato, al
fine di una migliore qualità della vita per tutti.” Famiglia e Civiltà, oltre a
diffondere qualche volantino diligentemente conservato da qualche collezionista
del comico, ha assunto una qualche notorietà quando il 29 settembre 05 (“San
Michele Arcangelo, Patrono della Santa Chiesa”) ha denunciato alla Sante Sede l'on.
Romano Prodi per le sue posizioni in materia di aborto e riconoscimento delle
unioni di fatto e omosessuali.
Abbiamo l'impressione che la cattoforzista Tezza sia già in
campagna elettorale. L'assessora già (o ancora?) presidente della “consulta
cattolica di Forza Italia”, ex sindaca di Zevio, dove tiene la sua base
elettorale, ha fatto approvare dalla giunta provinciale (il 21 agosto, con quel
caldo) una serie di contributi che, a dir poco, sollevano perplessità. Il primo
contributo di 3.000 euro riguarda il comune di Zevio, ma sentite a quale scopo:
Premio “EMBRONIADI 2008. In corsa per la vita”. Realizzazione di un concorso di
arte e letteratura per bambini e adulti sul tema della vita nascente.
L'intellettualità cattozeviana proporrà per il 2009 un premio “SPERMATOZIADI”,
perché una gara tra spermatozoi è più comprensibile di una tra embrioni. Non ci
convince la separazione tra arte e letteratura, perché ci sembra che la
letteratura sia un sottoinsieme dell'arte. Non si capisce, poi, se il concorso è
per bambini e adulti oppure se si tratta di letteratura per bambini e adulti.
Visti la confusione e l'analfabetismo di ritorno, il concorso appare più di
sacrestia che comunale. All'associazione MIMA di Santa Maria di Zevio viene dato
un contributo di 2.000 euro per “seminari di fotografia per far conoscere e
scoprire gli attuali sviluppi nel campo dell'immagine e mettere in connessione
differenti espressioni artistiche provenienti da realtà geografiche diverse.”
Non è dato sapere a chi siano diretti questi seminari che non si limitano a far
conoscere ma financo scoprire, visto che a Zevio non se ne è saputo nulla. MIMA
è stata costituita circa un anno fa ed è la seconda volta che riceve un
contributo dalla Provincia. L'associazione ha sede in via Mirandola 27 presso la
Wald srl, una società che ha prodotto anche materiale di propaganda elettorale.
Staremmo tutti più tranquilli se venissimo a sapere che l'assessora Tezza non se
ne è mai servita. Al gruppo teatrale OCM di Santa Maria di Zevio è andato un
contributo di 2.000 euro per “serata teatrale con rappresentazione per bambini
nella serata finale del GrEst, aperta a tutti.” Il GrEst sta per gruppo estivo,
organizzato dall'oratorio, cioè dalla parrocchia. La prossima volta
finanzieranno anche la messa, che è pure aperta a tutti, ma che tutti sanno
(tranne gli ipocriti) che è frequentata soltanto da cattolici. All'associazione
Geodes di Zevio è andato un contributo di 2.700 euro per “spettacolo 'Qualche
anno fa' per risvegliare i ricordi negli anziani”. E poi c'è qualcuno che
sostiene che gli anziani vivono di ricordi. Secondo i cattozeviani, invece, i
ricordi si addormentano e bisogna risvegliarli. Imbecillità al potere ad maiorem
dei gloriam. All'associazione Freedom, sempre di Santa Maria di Zevio, è andato
un contributo di 300 euro per la “festa degli aquiloni in un'area verde a Zevio”.
Alle elezioni dell'anno prossimo qualcuno raccoglierà.
L'associazione di carità San Zeno onlus, con sede in lungadige Matteotti 8/a
(dove ci sono le suore), in data 27 agosto 08 ha presentato alla Provincia il
rendiconto consuntivo delle spese sostenute per la realizzazione della festa dei
popoli a Villa Buri l'11 maggio 08. Spesa complessiva 7.560,97 euro; entrate
3.120,50 euro; disavanzo 4.440,47. Con determina n. 5393 del 9/8/2008 la
Provincia ha liquidato alla associazione di carità un contributo di 2.000 euro.