Ancora soldi della provincia alla chiesa cattolica

Abbiamo scorso velocemente le liste per le prossime elezioni provinciali e comunali ed abbiamo notato che ci sono nostri soci candidati, almeno una decina, sparsi su una varietà di liste (ci sembra cinque). Il fatto dimostra la trasversalità della nostra associazione e che molti nostri soci hanno una pluralità di appartenenze. Ciò avvalora la linea che abbiamo sempre tenuto di non farci inglobare in nessun schieramento. Ai nostri soci candidati auguriamo di essere eletti. Finora, poter contare su consiglieri comunali o provinciali è stato di grande utilità per il nostro circolo.

L'art. 5, comma 3, dello statuto provinciale include fra gli obiettivi fondamentali della Provincia di Verona il perseguimento di un sistema globale e integrato di sicurezza sociale e di tutela attiva della persona e della famiglia. Per perseguire questo obiettivo la giunta provinciale, con la delibera n. 47 del 3/4/09, ha deciso di assegnare un contributo di 1.100 euro al circolo Noi “Ponte Catena”, cioè ad un oratorio parrocchiale, “per la realizzazione di iniziative di tipo sociale e ricreativo”. La scadente (e non solo nel senso che sta per scadere) giunta Mosele sottolinea l'importanza degli oratori parrocchiali per la sicurezza sociale e per la tutela dei cittadini sia come singoli sia riuniti in una famiglia, fondata sul sacro vincolo del matrimonio. Sono, quindi, del tutto infondate le illazioni su motivi clientelari ed elettoralistici.

La Conferenza San Vincenzo De' Paoli è una organizzazione con la quale i cattolici fanno opera di “carità”. Con soldi e beni che ci mettono loro, verrebbe da pensare. Invece lo fanno con i soldi della Provincia, cioè di atei e non atei. La Conferenza di San Zeno (via Abazia 2, Verona) ha avuto dalla Provincia una contributo di 1.400 euro “per il sostegno di famiglie in stato di necessità”. Data la concezione cattolica della famiglia fondata sul matrimonio, se ne deduce che ne sono stati esclusi i cittadini singoli o uniti in altre forme di convivenza. Lo ha deciso la delibera della giunta 47/09.

Ci siamo occupati più volte dell'assessora provinciale Maria Luisa Tezza sia per le sue esternazioni, sia per le elargizioni a favore di gruppi ed associazioni cattoliche, specialmente in quel di Zevio, suo collegio elettorale. La sua campagna elettorale a suon di contributi provinciali era cominciata da tempo. Nel suo curriculum c'era la carica di presidente della consulta cattolica di Forza Italia e la candidatura con il partito dell'embrione di Ferrara alle scorse politiche. Le aspettative di Maria Luisa Tezza sono andate deluse. Non è stata neppure candidata. "A darle man forte" sarebbe vanamente accorsa la senatrice Bonfrisco (Corriere di Verona 15/5/09).

L'assessora provinciale Maria Luisa Tezza, alcuni mesi fa, ha avuto vaghezza di "presentare alcuni progetti ed attività sulle politiche famigliari che la Provincia di Verona intende attuare" nientepopodimeno che alla sottosegretaria alla salute Eugenia Rocella ed al sottosegretario alla famiglia Carlo Giovanardi. Sono note le importanti competenze della provincia in tema di famiglia ed in particolare quelle che si è assunte l'assessora Tezza. La nostra eroina non si è accontentata di telefonare o di scrivere ai due sottosegretari. Ha coraggiosamente fissato l'appuntamento con la prima per le ore 15 del 3/11/08 e con il secondo per le ore 11 del 4/11/08, naturalmente a Roma. I termini dei due importanti colloqui non sono stati oggetto, questa volta, di comunicati stampa della Provincia. Ci è stata segnalata, invece, la determina dirigenziale a firma di Michele Miguidi in data 28/10/08 con la quale sono stati liquidati alla Tezza 593,65 euro per la detta missione, così suddivisi: 225,65 per il biglietto di aereo, 168 per una notte all'hotel Cicerone, colazione compresa, 200 per taxi, vitto, varie.

Il "Comitato per le celebrazioni delle Pasque Veronesi" è una emanazione dei cattolici tradizionalisti per i quali (come per Ratzinger) le disgrazie del mondo contemporaneo hanno origine nell'Illuminismo e nella Rivoluzione Francese. Hanno nostalgia della civiltà di pane e cipolla, quando c'erano. Detto Comitato ha organizzato in quel di Sona una mostra, patrocinata dalla Provincia di Verona e dal Comune di Sona. Il Comune, spendaccione, ha concesso anche un contributo di 4.500 euro più 300 euro per il rinfresco di inaugurazione (dar da bere agli assetati e dar da mangiare agli affamati sono due opere di misericordia corporale). I consiglieri di minoranza hanno mosso critiche, adducendo che nel sito dei tradizionalisti vi sono attacchi agli ultimi papi. Replica il vicesindaco Gaspare Di Stefano, indignato che i consiglieri di minoranza "eredi in larga parte del vecchio Partito comunista (ufficialmente ateo) si permettono di dare patenti di cattolicità all'amministrazione comunale" (Arena 26/5/09). Di Stefano è l'unico storico ad affermare che il Partito comunista era "ufficialmente" ateo. Ora, che è morto, starà soffrendo terribilmente nell'inferno cattolico.

L'oratorio San Francesco da Paola, in località Bianche di Lugo di Valpantena, è un piccolo edificio che non appare di alcun pregio artistico, almeno dalle fotografie. Per scrupolo abbiamo dato un'occhiata alla guida del TCI, ma non vi appare. Per qualcuno deve avere un valore sentimentale, come tutto ciò che appartiene ai ricordi d'infanzia. Il manufatto era di privati, moltiplicati come i pani ed i pesci per eredità successive. Qualcuno ha radunato pazientemente gli eredi e l'oratorio è stato donato alla parrocchia di Sant'Apollinare Martire nel 2005 con atto del notaio Zeno Cicogna. Una volta della parrocchia, è partita la caccia ai soldi altrui per il restauro dell'edificio, che è stato reso possibile grazie ai contributi della Fondazione Cariverona, Regione Veneto, Provincia di Verona e donazioni di privati. L'oratorio recuperato è stato inaugurato nei giorni scorsi ed, adesso, rimarrà là inutilizzato come in precedenza secondo la teologia del denaro pubblico.

L'Associazione Noi Insieme di via Pancaldo (cioè l'oratorio parrocchiale) ha deciso, per diffondere le idee della chiesa cattolica, di organizzare una "iniziativa di sensibilizzazione su temi sociali". L'oratorio ha presentato la nota delle spese (mille euro) alla Provincia in data 2/4/09. Con la determinazione n. 2255 del 17/04/09 a firma della dr.ssa Monica Fondriest venivano liquidate a Noi 900 euro. La nostra attenzione è stata richiamata dal fatto che la Giunta Provinciale aveva assegnato il contributo di 900 euro all'associazione Noi Insieme con la deliberazione n. 45 del 27 marzo 08, cioè di oltre un anno prima. C'è qualche cosa che non convince nella successione delle date.

Con la deliberazione n. 77 del 7/5/09 la giunta provinciale ha deciso di regalare 1.000 euro al Centro Turistico Giovanile, una associazione cattolica dipendente dalla Curia, quale contributo alla pubblicazione "Il quartiere di San Zeno" sostenendo così "una iniziativa a rilevanza turistica. La pubblicazione deve avere un carattere interno alla associazione, visto che non è reperibile per chi abita proprio nel quartiere di San Zeno.

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