RELAZIONE DI SILVIO MANZATI SULL'ASSEMBLEA STUDENTESCA DEL 18/3/02

Questa mattina ho partecipato, invitato come coordinatore del circolo Uaar di Verona, all'assemblea degli studenti del liceo artistico "Nani".
In autunno, agli studenti eletti nel consiglio d'istituto di tutte le scuole medie superiori, il nostro circolo aveva inviato una lettera di congratulazioni, facendo presente che tra i nostri iscritti vi erano persone "in grado di partecipare con competenza ed efficacia alle vostre assemblee su temi di attualità, di costume, di etica, di cultura, di storia qualora gradiate ascoltare anche un punto di vista non religioso accanto ed in confronto con quello religioso. Riteniamo, infatti, che la pluralità dei punti di vista e l'assenza di dogmatismo nell'affrontare i problemi sia il modo migliore per formarci le idee, i criteri di giudizio ed i principi ai quali ispirare la nostra condotta. La convivenza pacifica e collaborativa di persone con differente credo religioso e diverse concezioni filosofiche è un dato di civiltà, il risultato della conquista dello Stato laico, dello Stato di diritto e dell'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge." Nella nostra lettera proponevamo a titolo d'esempio, una ventina di titoli. Su uno di essi, "il fanatismo religioso", ha avuto luogo l'assemblea di questa mattina.
Oltre a me, era presente come relatore il leader dei sedicenti tradizionalisti cattolici di Verona.Gli studenti avevano anche interpellato qualche prete, ma per un motivo o per l'altro hanno tutti rifiutato. Non perché c'era un esponente dell'Uaar, bensì per la presenza del tradizionalista.
Il confronto è stato facile, soprattutto quando, partendo da un intervento di una ragazza sul destino di Safiya, si sono toccati temi come il maschilismo delle tre religioni monoteiste, il diritto delle donne sul proprio corpo, i rapporti prematrimoniali o extramatrimoniali, l'interruzione volontaria della gravidanza, il divorzio. Il preside ha detto che è stata l'assemblea meglio riuscita. In due ore ben 27 interventi. Alcuni studenti non hanno esitato a dichiararsi atei, altri, pur professandosi credenti, hanno vivacemente contestato il tradizionalista cattolico.
È da dire che nel panorama scolastico veronese il liceo Nani è un po' anomalo. Ben il 50% degli studenti non si avvale dell'IRC. Molti professori e studenti hanno partecipato ad almeno una delle nostre iniziative dell'ultimo anno.

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