Le battaglie del nostro circolo
Una vittoria ottenuta dal
circolo di Verona: in data 19/9/07 avevamo distribuito ai consiglieri
provinciali una lettera aperta per richiamare la loro attenzione sulla delibera
della Giunta provinciale n. 162 del 23/8/07 nella parte in cui si decideva di
erogare un contributo straordinario di 10.000 euro all'Associazione turistico
culturale "Scoprendo l'Italia" di San Severino Marche (Macerata). La Giunta
provinciale motivava il contributo nel seguente modo: "Visita del corpo
diplomatico accreditato presso la santa sede in occasione dell'ingresso del
nuovo vescovo di Verona." In realtà si era trattato di un normale viaggio
turistico, per assistere a due opere liriche in Arena. Però, gli organizzatori
avevano colto l'occasione per far incontrare i diplomatici con il neo vescovo.
Nella nostra lettera si chiedeva ai consiglieri di trovare il modo di bloccare
l'esecuzione della delibera. Qualora l'esecuzione fosse già avvenuta, si
chiedeva ai consiglieri di attivarsi perché i membri della Giunta rimborsassero
l'Ente di tasca propria. A nostro avviso il contributo era illegittimo.
L'istanza dell'associazione era addirittura inammissibile. Anzi, l'associazione
non aveva chiesto un contributo, bensì che la Provincia provvedesse direttamente
al pagamento del conto dell'albergo. Il consigliere Paolo Andreoli trasformava
la nostra lettera in una interrogazione. Agli amministratori veniva fatto capire
che il passo seguente sarebbe stato presso la Procura della repubblica o presso
la Corte dei conti. Abbiamo ottenuto piena vittoria.
È stata pubblicata la delibera n. 224 del 08/11/07 con la quale la Giunta Provinciale
revoca la deliberazione n. 162 del 23 agosto 07 "nella parte in cui concede il
contributo di euro 10.000,00 all'associazione "Scoprendo l'Italia".
È un fatto senza precedenti nella storia della Provincia di Verona.
Non sappiamo attraverso quali collegamenti personali, politici o religiosi la
Giunta provinciale avesse deciso il regalo all'associazione Scoprendo l'Italia,
ma dalla delibera di revoca veniamo a conoscenza che i non atei della provincia
l'avevano fatto per “interesse pubblico”. L'ipocrisia cristianista non ha
permesso di dire che la delibera originaria era illegittima. Si scrive:
“considerato che il Presidente della Provincia ne ritiene opportuna la revoca;
constato che quanto evidenziato sopra determina una nuova valutazione
dell'interesse pubblico originario considerato al momento dell'assegnazione del
contributo.” Se non ci fosse stato il circolo Uaar, l'opportunità e l'interesse
pubblico sarebbero rimasti sulla strada dell'illegittimità.
Una piccola battaglia vinta, ma la guerra contro i privilegi
della chiesa cattolica nella nostra provincia è grande, e sarà lunga: continua
intanto un'altra lotta.
Giovedì 8 novembre, alle ore 11,45, presso il comune di
Verona, c'è stata una nuova conferenza stampa sugli sviluppi dell'affare
Concerto di Natale. I giornalisti si sono incontrati con il consigliere comunale Graziano Perini e Silvio Manzati per il circolo UAAR. Alla stampa
è stata presentata la lettera che abbiamo mandato il 9/11/07 ai
membri del Consiglio generale e del Collegio sindacale della Fondazione Cariverona sul finanziamento di 300 mila euro alla società commerciale che
organizza il concerto, in violazione dello statuto della Fondazione, e la
petizione popolare che ha preso l'avvio il giorno successivo. Venerdì 9 novembre, verso le ore 21,30, a radio popolare c'è stata
un'intervista in diretta a Silvio Manzati su tutta la vicenda del Concerto di
Natale, comprese le bugie e le contraddizioni delle varie autorità.
Ai nostri tavoli in Piazza Bra
sabato, domenica e lunedì (10, 11 e 12 novembre) dalle ore 14 alle 18, è
iniziata la raccolta firme per una petizione diretta al Sindaco di Verona perché
sia revocata la delibera con la quale la Giunta ha concesso gratuitamente ad una
società commerciale il piano nobile del Palazzo della Gran Guardia per una cena
di gala, il Teatro Filarmonico per un concerto (con biglietti d'ingresso da 100
e 200 euro) e l'accompagnamento musicale dell'orchestra sinfonica della
Fondazione Arena. Il paravento dell'operazione commerciale sarebbe lo “spirito
che contraddistingue questa grande festa cristiana” e che nell'occasione
sarebbero “raccolti fondi per la Fondazione Don Bosco nel Mondo”.
Verona Fedele parla del concerto di Natale. Dice che “lo spettacolo sarà
l'occasione anche per fare della beneficenza” ed aggiunge come: “Per dare un
contributo all'iniziativa basterà inviare un sms al numero 48585, che si andrà a
sommare al ricavato della vendita dei biglietti.” L'informazione è falsa. Il
ricavato della vendita dei biglietti andrà ad esclusivo vantaggio della società
organizzatrice, la quale, ci è stato fatto notare, organizza un solo concerto
all'anno e con quello campa abbondantemente. Intanto, è apparsa la prima
pubblicità sulla stampa. Per chi vuole informarsi o prenotarsi è indicato un
numero telefonico di Roma. Qualcuno ha voluto informarsi: 200 euro per la prima
galleria e 100 euro per la seconda. E per la platea? Attualmente non sono in
vendita. Si cerca di piazzarli agli sponsor, magari a 1000 euro ciascuno.
La signora Stefania Scorpio nella sua lettera alla Fondazione Cariverona in data
29/8/07, per ottenere il finanziamento di 300 mila euro, scriveva che il
Concerto di Natale “ha ottenuto un crescente successo di pubblico raggiungendo i
4.200.000 spettatori.” Effettivamente nel 2003, su Canale 5, il concerto
registrò 4.248.000 spettatori con uno share del 23,53%, ma l'anno scorso (2006),
su Rai 2, ha dimezzato questi dati: spettatori 2.014.000 con uno share
dell'11,26%. Fondazione Cariverona e Comune di Verona sono stati ingannati ed
avrebbero un motivo valido per revocare i provvedimenti a favore della Prime
Time Promotions, Salesiani e Opus Dei permettendo.
La Prime Time Promotions cerca di correre ai ripari di fronte alla nostra
campagna sull'affare Concerto di Natale. Non può smentire le nostre affermazioni
corrispondenti a fatti, come non lo possono né il Comune di Verona né la
Fondazione Cariverona. Sul Corriere di Verona di domenica 11/11/07 è apparso un
articolo a tutta pagina non firmato, ma che avrebbe meritato la firma della
signora Stefania Scorpio proprietaria della società organizzatrice e che poteva
essere messo nelle inserzioni a pagamento. L'articolo contiene due false
affermazioni nel tentativo di suscitare interesse per il modesto evento. La
prima è già nel titolo: “Concerto di Natale, parte da Verona il ritorno in Rai
di Mara Venier.” La verità è che la Prime Time ha assunto la signora Venier per
la conduzione dello spettacolo, i cui diritti televisivi saranno venduti alla
Rai. La seconda falsità è concentrata nella frase “artisti nazionali ed
internazionali che hanno accettato l'invito della Chiesa di Roma.” La Prime Time
è diventata la Chiesa di Roma. È vero che qualcuno mormora che la
amministrazione della società sia ammanigliata con l'Opus Dei, ma egualmente il
processo di identificazione sembra esagerato.
Sull'Arena del 13/11/07 è apparsa per la seconda volta la pubblicità del Concerto
di Natale. La signora Scorpio, proprietaria della Prime Time, si era impegnata
con Comune e Fondazione Cariverona ad uscite pubblicitarie su L'Arena, Il
Giornale di Vicenza e Brescia Oggi (cioè nel bacino dei possibili clienti) con
il logo della Fondazione Cariverona e con la formula “Comune di Verona e
Fondazione Cariverona presentano”. Ora, però, la Fondazione Cariverona non
appare nella pubblicità. Nel bilancio preventivo non appare neppure il suo
finanziamento di 300 mila euro, che viene attribuito al Comune di Verona. Alla
comunicazione ed alla pubblicità dell'evento la Prime Time avrebbe destinato ben
222 mila euro, una somma enorme e incredibile, a sentire gli esperti del
settore. Con una spesa del genere la Prime Time potrebbe pretendere una più
elevata professionalità, visto che appare la scritta “Orchestra Dell'Arena di
Verona”, con quella prima “d” inspiegabilmente maiuscola.
Martedì 13/11/07 è apparsa la pubblicità del Concerto di Natale anche sul Corriere
di Verona, il che spiegherebbe l'articolo di due giorni prima di pubblicità
occulta. La pubblicità ha due novità: tra gli sponsor appare anche la Fondazione
Arena di Verona, che ha già un buco di 15 milioni di euro e non sembra avere
risorse economiche da regalare alla società commerciale Prime Time, e salta
fuori per la prima volta il patrocinio della Regione del Veneto. Indagheremo se
il patrocinio è gratuito o a pagamento. Comunque, è già grave che la Regione dia
il patrocinio ad una operazione commerciale di modesta levatura culturale. Nella
nuova pubblicità, in bella evidenza, c'è “a sostegno della Fondazione Don Bosco
nel mondo. I ragazzi del Darfur hanno bisogno di case e di scuole, fai anche tu
una donazione” e viene indicato il numero di un c.c.p. Si lascia capire che il
concerto sia a favore del Darfur e non della Prime Time Promotions. Siamo di
fronte ad una pubblicità ingannevole. Abbiamo interessato un'associazione di
consumatori perché valuti la possibilità di un ricorso al Garante.
Ancora in data 6 novembre avevamo scritto una lettera al direttore di Verona
Fedele per precisare che il ricavato della vendita dei biglietti del concerto di
Natale non andrà in beneficenza, come invece aveva fatto capire il settimanale
della diocesi. Il giornale non ha pubblicato la lettera e, comunque, non ha
informato i propri lettori della falsa comunicazione fatta. Un'altra lettera
abbiamo inviato, in data 12 novembre, al direttore del Corriere di Verona sempre
su false informazioni fornite dal giornale ai propri lettori a proposito del
Concetto di Natale. Niente pubblicazione e nessuna rettifica. Anzi, l'inserto
veronese del Corrierone, il 17/11/07, ha nuovamente annunciato l'evento con il
titolo “Concerto di Natale, parata di star internazionali”. Con quasi un mese di
anticipo, come non fa mai. Se si tratta di pubblicità a pagamento, legge ed
etica professionale vorrebbero che fosse ben distinta dall'informazione. Una
lettera dal titolo “Uno spettacolo troppo caro” è stata pubblicata da Il Verona
il 16/11/07.
Siamo venuti in possesso della fotocopia di un documento “confidenziale” della
Prime Time: il budget del Concerto di Natale. La previsione dei ricavi sarebbe:
300 mila euro per sponsorizzazioni; 130 mila euro per diritti d'antenna
trasmissioni televisive Rai ed Estero; 150 mila euro per vendita biglietti
concerto; 150 mila vendita biglietti Cena di Gala; 300 mila euro contributo
Comune di Verona. Totale: 1.030.000 euro. I costi preventivati sono superiori:
1.090.932 euro, con una perdita di 60.932 euro. Siamo di fronte ad una società a
responsabilità molto limitata, se essa affronta un affare prevedendo una perdita
così elevata. La Prime Time ha presentato il budget al Comune di Verona e la
Giunta se l'è bevuto. L'entrata per i biglietti è prevista largamente per
difetto, visto che un biglietto d'entrata per la platea costa anche mille euro.
Gli agenti del fisco farebbero bene a controllare chi entra in platea e
confrontare con le dichiarazioni dei redditi. Per la produzione della cena di
gala è previsto un costo di 136.700 euro a fronte di soli 15.000 euro di
entrata. Si pensa già all'evasione fiscale? Per imposte, tasse e Siae è prevista
un'uscita di appena 23 mila euro.
Nella notte tra venerdì 9 e sabato 10 novembre, all'uscita dal circolo Arci
Malacarne, una quindicina di delinquenti hanno atteso ed assalito anche con
catene di metallo lo studente Luca Perini, figlio di Graziano Perini, consigliere comunale. In queste settimane Graziano Perini sta
collaborando intensamente con il circolo UAAR sulla scandalosa questione del
Concerto di Natale. Esprimiamo la nostra solidarietà a Luca e Graziano Perini,
pretendiamo che sia fatta piena luce sull'episodio criminale, condanniamo il
metodo della violenza fisica nel confronto sociale e politico.