GRANDE SUCCESSO DELLE NOSTRE CONFERENZE, MA IL COMUNE NON DÀ IL PATROCINIO
Nella mattina di lunedì 7/2/05 i nostri soci Giulio Segato, consigliere comunale, Silvio Manzati, coordinatore del circolo, e Cristina Stevanoni, docente all'università di Verona, presso la sala stampa di Palazzo Barbieri, hanno presentato alla stampa il ciclo di
conferenze su "Concezioni non religiose della vita e del mondo nel pensiero europeo". Alla sera i due telegiornali locali, di Telearena e Telenuovo, hanno riservato servizi all'avvenimento, più ampio quello di Telearena, più ridotto, ma soddisfacente, quello di
Telenuovo.
Nell'ambito di questo ciclo di conferenze, per la prima volta a Verona, grazie al circolo UAAR, si è celebrato il Darwin Day, una giornata dedicata alla ricerca ed alla divulgazione scientifica. Sabato 12 febbraio la pur capiente sala della Società Letteraria si è rivelata piccola. Molti i nostri soci presenti, molti quelli della Società Letteraria e molti gli esponenti del mondo universitario veronese. Dopo poche parole del coordinatore Silvio Manzati, la professoressa Marta Palmieri, docente di Biochimica presso l'università di Verona, ha ricordato il significato del Darwin Day ed ha presentato il tema e l'oratrice. La relazione della professoressa Monica Mottes, docente di Biologia applicata presso l'università di Verona, ha trattato la vita, la ricerca ed il pensiero di Charles Darwin, le reazioni scientifiche e politico-religiose alla sua teoria, gli sviluppi dell'evoluzionismo e le successive conferme scientifiche, la posizione (recente) della chiesa cattolica. Un lunghissimo applauso ha sottolineato l'apprezzamento del pubblico.
È seguito un dibattito con una decina di interventi. La manifestazione ha visto anche una esposizione di libri attinenti il
tema.
Sala stracolma anche sabato 26 febbraio, con molte persone in piedi, per la seconda conferenza del ciclo "Concezioni non religiose della vita e del mondo nel pensiero europeo". Erano presenti molti studenti sia universitari che liceali. C'è stato un parziale cambiamento di pubblico rispetto al primo incontro, dovuto sia all'argomento sia alla contemporanea manifestazione indetta dal circolo Pink, sia a motivi di salute. La relazione del prof. Paolo Salandini su
"Nietzsche: nichilismo e morte di Dio" è stata molto apprezzata.
In data 23/11/04 avevamo chiesto alla Provincia di Verona e all'assessorato alla cultura del
Comune di Verona il patrocinio per il nostro ciclo di conferenze ed un aiuto per reperire una sala idonea. Non essendo arrivata una sollecita risposta, ci siamo mossi autonomamente per trovare la sala ed abbiamo ottenuto generosa ospitalità dalla Società Letteraria. Il Comune concede il patrocinio previa deliberazione della Giunta comunale. Il prof. Maurizio Pedrazza
Gorlero, vice sindaco e assessore alla cultura, riconoscendo il valore culturale e scientifico della nostra iniziativa, nel mese di gennaio ha firmato perché la nostra richiesta passasse in Giunta. Dagli uffici del Comune abbiamo appreso che la nostra domanda di patrocinio era stata messa
all'odg della Giunta del 26/1/05. Il cattolico sindaco Zanotto, però, non l'avrebbe sottoposta a deliberazione manifestando al volontà di approfondire la questione con il prof. Pedrazza
Gorlero, assente per ragioni di salute. Non sappiamo se il sindaco abbia terminato il suo approfondimento, ma i casi sono due: o la sua appartenenza confessionale oppure la sua cultura non gli hanno permesso di valutare immediatamente e positivamente i titoli delle conferenze e le qualificazioni dei relatori.
Il 22/2/05 Giulio Segato scriveva a Sindaco e Vice Sindaco:
“Nell'allegare copia della lettera del prof. Silvio Manzati (Presidente UAAR) e visto l'enorme afflusso di persone e docenti universitari il 12 c.m. nella stracolma sala della Società Letteraria per la prima conferenza del ciclo “Concezioni non religiose della vita e del mondo nel pensiero europeo”, vi pregherei di farmi conoscere i motivi della mancata concessione di Patrocinio della nostra città. La mancata risposta (come per altre precedenti mie lettere) sarà da me considerata come diniego immotivato di richiesto patrocinio.”
Finora né sindaco né vice sindaco hanno risposto alla lettera del consigliere Giulio Segato.
Il comune di Verona patrocina manifestazioni e conferenze cattoliche a volontà, senza nessun problema.
Dove sono andate a finire le tanto sbandierate
virtù di tolleranza, non-discriminazione, delle radici cattoliche?
A quanto pare però, non siamo i soli ad aver qualcosa da
ridire sul comportamento di certi amministratori. Dicevamo che in
concomitanza della nostra conferenza del 26 febbraio, c'è stato un corteo,
organizzato dal circolo Pink, un circolo omosessuale, che si è concluso proprio
davanti alla sede del comune di Verona, a Palazzo Barbieri, nella attigua piazza
Bra. Quali erano i motivi di tale manifestazione? Riportiamo qui sotto
alcuni capitoli significativi del loro comunicato.
MANIFESTAZIONE NAZIONALE GAY LESBICA TRANSESSUALE VERONA 26 FEBBRAIO 05
Andando contro alle direttive comunitarie, il Consiglio comunale di Verona ha approvato il 14 luglio 1995 tre Mozioni (336- 361- 393 rispettivamente presentate dai Popolari, dal Patto Segni e da Forza Italia) nelle quali la "Risoluzione per le pari opportunità delle persone omosessuali" è stata respinta come "immorale".
In particolare nella mozione 336 proposta dall'allora Partito Popolare, si legge: "..l'omosessualità contraddice la stessa legge naturale e l'applicazione della succitata risoluzione avrebbe effetti fortemente negativi sulla formazione psicologica ed umana dei giovani…".
La data del 14 luglio 1995 è quindi entrata di prepotenza nella storia del movimento gay, lesbico, transessuale creando un pericoloso attentato alla affermazione della democrazia nel Paese.
L'intreccio tra nuove destre, populismo leghista, integralismo cattolico ha trovato infatti facile cittadinanza e permesso una ondata di xenofobia e razzismo che ha investito le stesse istituzioni.
La reazione della Società civile e di buona parte dei partiti cosiddetti di centrosinistra, volta a contrastare questo grave fenomeno involutivo, è stata assai modesta, incapace di cogliere la gravità e la portata di quanto accaduto. Soprattutto si sono dimostrati incapaci di spendersi per diritti considerati
"marginali".
Quanto successo nel 1995 a Verona oggi lo stiamo vivendo, amplificato, su scala nazionale.
Nessun dorma!
La comunità gay lesbica transessuale, i movimenti, i sindacati, la società civile sono chiamati a Verona per esigere dalle Istituzioni locali e nazionali il pieno riconoscimento dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere contro ogni discriminazione, secondo quanto espresso dalle direttive comunitarie, per far propria la Cultura del rispetto della persona umana.
Le mozioni approvate dal Consiglio comunale di Verona nn. 336, 361, 393 del 1995 sono ancora in vigore. Infatti dopo due anni e mezzo di amministrazione di centrosinistra non sono state ancora abrogate.
LANCIAMO UNA PROPOSTA
Troviamoci a Verona il 26 febbraio 2005 per una grande manifestazione nazionale sui diritti di cittadinanza, a partire da quella dei gay, delle lesbiche e dei/delle transessuali, assumendo le specificità e le differenti identità a paradigma del vivere civile per affermare la ricchezza della differenza.
OBIETTIVI DELLA MANIFESTAZIONE
-chiediamo all'attuale Consiglio Comunale l'abrogazione delle mozioni del 14 luglio 1995 e l'approvazione di una mozione che accolga la Risoluzione A3 dell'8 febbraio 1994 e successive direttive approvate dal Parlamento Europeo in materia di pari opportunità sulla base dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere;
-chiediamo, come già avviene in altre parti d'Italia (comune di Venezia, Regione Toscana, ecc.) l'inserimento di una norma antidiscriminatoria a tutela dell'identità di genere e dell'orientamento sessuale nello Statuto del Comune di Verona;
-chiediamo ai governi locali, che hanno aderito al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali, come il Comune di Verona, e che hanno sottoscritto la Carta Europea dei Diritti Umani nella città, di farsi promotori affinché questa norma antidiscriminatoria sia messa, nero su bianco, in ogni Statuto Comunale, Provinciale e Regionale, in modo da recuperare il loro ruolo storico di spazio politico e sociale nel quale ogni abitante possa avere lo stesso diritto di cittadinanza, pur conservando la propria diversità, compresa quella dell'orientamento sessuale ed identità di
genere.
Basta con le politiche reazionarie e razziste!
Ciclo tematico di conferenze:
Concezioni non religiose della vita e del mondo nel pensiero europeo
Negli ultimi due anni ci sono state discussioni riguardanti il preambolo della costituzione europea. Qualcuno avrebbe voluto che vi fossero ricordate le sole radici cristiane, quasi che le radici, o origini, dell'Europa partissero dall'anno 3500. L'osservazione e la comprensione della realtà, la formazione del linguaggio, la produzione di concetti e di strumenti materiali, le concezioni della vita e del mondo, le forme di convivenza, le produzioni artistiche che costituiscono le radici prime dell'Europa, risalgono alla preistoria ed alla storia dell'umanità antecedenti il cristianesimo. Per un lungo periodo in Europa vi è stata la volontà di imporre una forma unica di pensiero, totalizzante e repressiva. La libertà di pensiero, di stampa, di religione, di ricerca scientifica ed altre libertà che caratterizzano l'Europa moderna hanno avuto percorsi faticosi prima di affermarsi. L'Europa moderna è debitrice verso coloro che hanno cercato di indagare la realtà senza pregiudizi, elaborando concezioni della vita e del mondo considerate eretiche.
Di sabato pomeriggio, ore 16,30, gentilmente ospitati dalla Società Letteraria di Verona, nella sala Montanari, in piazzetta Scalette Rubiani 1 (piazza Bra). Ingresso libero.
12 febbraio – La concezione darwiniana della vita. Professoressa Monica Mottes, ordinario di Biologia Applicata presso la facoltà di medicina dell'Università di Verona. Presenta la professoressa Marta Palmieri, dell'Università di Verona.
26 febbraio – Nietzsche: nichilismo e morte di Dio. Prof. Paolo Salandini, docente di filosofia presso il liceo Agli Angeli di Verona. Presenta il prof. Paolo Marconi.
12 marzo – Dio e Natura nell'epoca dei Lumi. Prof. Gian Paolo Romagnani, ordinario di Storia moderna presso l'Università di Verona. Presenta il prof. Maurizio Zangarini.
19 marzo – Freud: la ragione psicoanalitica come visione laica del mondo. Dott. Gino Zucchini, psicanalista di Bologna. Presenta la dottoressa Maddalena Roccato.
2 aprile – Pensare a partire da sé: il laicismo nella vita e nella filosofia delle donne. Professoressa Elisabetta Zamarchi, docente di filosofia al liceo Maffei di Verona. Presenta la professoressa Sandra Tomelleri.
16 aprile – Feuerbach e Marx: la critica della religione tra idealismo e materialismo. Professoressa Maria Turchetto, docente di storia del pensiero economico all'Università "Ca' Foscari" di Venezia. Presenta la professoressa Cristina Stevanoni dell'Università di Verona..
30 aprile – La fine della cosmologia tolemaico-aristotelica, difesa per secoli dalla chiesa cattolica. Professoressa Mariangela Icarelli, docente di filosofia presso il liceo Medi di Villafranca. Presenta il prof. Ezio Cristani.
Agli studenti del corso di laurea in Scienza della Formazione dell'Università di Verona che dimostreranno di aver frequentato almeno 5 conferenze sono riconosciuti due crediti tipo F.
Aggiornamento:
Con il patrocinio della Provincia
di Verona
(in data 7/4/05).