Polemiche sul Darwin Day di quest'anno
Il Darwin Day si è tenuto sabato 16 febbraio 06, ore 17,00, in
collaborazione tra circolo UAAR e Società Letteraria di Verona, che ci ha
ospitato.
Il Darwin Day è una tradizione dei paesi anglosassoni ed è una giornata dedicata
alla ricerca scientifica. Da alcuni anni l'evento è stato importato in Italia
dall'UAAR. Per il nostro circolo è il quarto anno. Quest'anno abbiamo invitato
il prof. Danilo Mainardi, ordinario di ecologia comportamentale all'università
Ca' Foscari di Venezia e molto noto sia per la sua attività scientifica sia per
per l'attività di divulgazione. Purtroppo, il prof. Mainardi ha avuto improvvisi problemi di salute.
Come oratore abbiamo avuto il dott. Giuseppe Fusco, e il tema era “La teoria darwiniana
dell'evoluzione alla prova della biologia moderna”. Il dott. Fusco è ricercatore
in Zoologia presso il dipartimento di Biologia dell'università di Padova, dove
insegna Biologia evoluzionistica.
La conferenza ha avuto un grande successo. Prima delle 17,00 non
c'erano più posti a sedere disponibili. Parecchie persone arrivate puntuali
hanno dovuto rassegnarsi ad ascoltare in piedi. Molti i soci presenti, che
vedono nel DD anche un'occasione per ritrovarsi. Abbiamo notato un nutrito
gruppo di docenti dell' università, soci e non soci. Ha portato il saluto della
Società Letteraria il vice presidente prof. Ernesto Guidorizzi. Ha introdotto il
coordinatore Silvio Manzati ed ha presentato l'oratore e l'argomento la
professoressa Sandra Tomelleri. Il prof. Giuseppe Fusco ha parlato di un argomento non facile per
chi non è addetto ai lavori, ma che l'oratore è riuscito a far capire (speriamo)
a tutti per la chiarezza dell'esposizione, gli esempi portati e le figure
proiettate. Lunghissimo applauso alla fine dell'esposizione e pubblico fermo ai
propri posti per la lunga fila di domande e le esaustive risposte. Quando
abbiamo dovuto chiudere per la fine della disponibilità della sala, a differenza
di quanto spesso si verifica, la sala era ancora piena.
Sabato 23/2/08, nella pagina 12 dell'Arena abbiamo visto un articolo su tutte sette
le colonne dal titolo: “Darwin day” indigna il centrodestra. L'occhiello diceva:
L'origine delle specie. Polemica per la presentazione, in Letteraria, del
convegno sul padre dell'evoluzionismo: Dedicato ai 67 docenti “antipapa” della
Sapienza. Ed il sottotitolo: L'Uaar aveva parlato di “Verona oscurantista”. E la
Cdl: “No, lo è chi vieta al Papa di parlare”. Ciò che ha fatto indignare i
consiglieri di AN, Forza Italia, Lega, Lista Tosi e Udc è stata una frase di un
nostro comunicato stampa diffuso alla vigilia del Darwin Day (che non era stato
ripreso da alcun organo di informazione): “Pur essendo i Darwin Day dedicati
alla diffusione del pensiero scientifico in generale, il circolo UAAR di Verona
ha privilegiato finora il tema dell'evoluzione biologica anche perché ci
troviamo in una città dove la teoria evoluzionista è fortemente contrastata, non
tanto negli ambienti universitari quanto piuttosto in ambienti non scientifici
dove ci si attarda nella posizione creazionista e nella sua variazione del
disegno intelligente, che non hanno alcun fondamento scientifico.”
È una constatazione che riguarda una casa editrice, qualche convegno, alcuni libri, un
preside di una importante scuola cattolica, alcuni insegnanti di religione, che
abbiamo documentato. Una constatazione che si riferisce alla
destra cattolica, che fa parte del blocco di potere che domina Verona. I
consiglieri di maggioranza “hanno letto nell'accusa generica di oscurantismo
alla città un attacco preciso all'amministrazione comunale”. La verità è che noi
né abbiamo accusato di oscurantismo la città né abbiamo attaccato
l'amministrazione comunale. In proposito abbiamo tenuto una conferenza stampa il
26/2/08 e l'Arena ne ha riferito brevemente il giorno successivo.
I consiglieri di maggioranza hanno il dente avvelenato nei confronti dell'UAAR e
della Società Letteraria. Probabilmente non hanno ancora digerito la nostra
critica al Concerto di Natale e la lettera che abbiamo inviato a loro
singolarmente. Nessuno ha trovato il modo o il tempo di rispondere. Ciro Maschio
(AN) dichiara: “ciascuno a Verona è libero di dire ciò che vuole e di
organizzare convegni a spese proprie dove preferisce, ma non lo faccia in una
istituzione che riceve finanziamenti dall'amministrazione comunale e soprattutto
non senza garantire il pluralismo.” Che cosa c'entri il pluralismo con una
lezione di biologia abbiamo difficoltà a capire. Comprendiamo, invece, il
messaggio alla Letteraria: basta ospitare l'UAAR o tagliamo i finanziamenti. Il
cardinale Ruini, invece, può essere ospitato gratuitamente alla Gran Guardia.
Alberto Zelger (Forza Italia) ci attribuisce sentimenti che non ci appartengono:
“L'Uaar ha mostrato lo stesso disprezzo e intolleranza dei docenti di Roma nei
confronti del pontefice.” A parte il fatto che quei sentimenti non li ravvisiamo
neppure nei docenti di Roma. Non abbiamo parlato di alcun fabbricatore di ponti.
Una vera intimazione è quella di Andrea Miglioranzi (Lista Tosi/Fiamma
Tricolore): la Letteraria dovrebbe dissociarsi dal comportamento dell'UAAR, cioè
di organizzare incontri di carattere scientifico. Lucia Cametti (AN), che è
anche presidente della commissione cultura, attacca la Letteraria dicendosi
“stupita che una istituzione che da 200 anni è immagine di pluralismo e
correttezza sia stata teatro di un tale discutibile convegno”, cioè di una
conferenza da parte del prof. Giuseppe Fusco, docente di biologia evoluzionista
all'università di Padova. Ultimo, ma proprio ultimo, il consigliere Lorenzo
Fontana (Lega) noto alle cronache soltanto perché organizza in Comune le
conferenze stampa degli integralisti e tradizionalisti cattolici. Fontana,
informato da chissà quali riviste scientifiche “sottolinea come la mancanza di
contraddittorio, su un argomento che fa discutere l'ambiente scientifico, sia
espressione di una presa di posizione ideologica”. Meno male che non era
presente alla conferenza, altrimenti, con queste sue conoscenze, avrebbe capito
pochino.