UNA MOSTRUOSITÀ TOPONOMASTICA. LA REAZIONE DEL CIRCOLO UAAR
Esiste una zona di Verona la cui toponomastica, dall'inizio del secolo
scorso, è dedicata all'epopea garibaldina (Nino Bixio, dei Mille, Anita
Garibaldi, Marsala, Caprera, Quarto, Rosolino Pilo, Giuseppe Sirtori,
Ippolito Nievo, Bezzecca, Goffredo Mameli ecc.) vedi piantina in fondo alla pagina.
1) "Numerosi richiedenti", trentadue ci sembra, hanno sollecitato il
comune
di Verona l'intitolazione di una via a tale Escrivà, lo spagnolo fondatore
dell'Opus Dei, che qualcuno in Spagna ha definito "la santa mafia".
Accanto
ad un centralinista, ad una cuoca, a pensionati, a studenti universitari, ad
un operaio di nazionalità albanese, ad impiegati, a casalinghe ecc., tra i
richiedenti troviamo Guidalberto di Canossa, presidente di Cariverona,
Vittorio Castagna presidente dell'Accademia di agricoltura, scienze e
lettere, Italo Corradi, presidente dell'Ordine dei commercialisti, Massimo
Galli-Righi, presidente del Consiglio provinciale, Elio Mosele, rettore
dell'università di Verona, Raffaele Vinco, direttore operativo alla Fondazione Arena. Non risulta tra i firmatari, invece, il potente
professionista che ha manovrato l'operazione.
2) La giunta comunale ha accontentato la lobby opusdeista ed ha deciso di
cambiare la parte di via Nievo che va dal rondò di Porta S.Giorgio
all'omonima breccia in via Escrivà de Balaguer, fondatore dell'Opus Dei.
Alla fine di via Escrivà si affaccia la residenza universitaria femminile
Clivia della Fondazione Rui, cioè dell'Opus Dei. Via Escrivà diventerebbe
l'accesso trionfale di una istituzione privata, rompendo la continuità
toponomastica garibaldina.
3) Quando la cosa è uscita dalle segrete stanze, il circolo Uaar ha steso
una petizione al prefetto di Verona, che secondo una legge del 1927 dovrebbe
dare l'autorizzazione alla nuova denominazione, udito il parere della
deputazione di storia patria.
4) In pochi giorni sono state raccolte più di trecento firme di
cittadini,
cioè il decuplo di quelle dei "numerosi richiedenti" soprattutto in
occasione della conferenza della professoressa Margherita Hack.
5) Il circolo Uaar di Verona ha scritto una lettera raccomandata alla
Deputazione di storia patria delle Venezie, con l'esposizione delle motivazioni
storico-culturali della nostra opposizione.
6) Analoga raccomandata è stata inviata alla Soprintendenza di Verona che
dovrebbe dare l'approvazione al mutamento di nome secondo un R.D.L. del
1923.
7) Giovedì 6 dicembre abbiamo tenuto una affollata conferenza stampa a
Palazzo Barbieri per la presentazione dell'iniziativa. Nella stessa sera tre
telegiornali locali ne davano notizia. Il giorno seguente appariva un
articolo sull'Arena e dopo alcuni giorni (l'11/12) un ampio servizio sul
Manifesto.
8) Venerdì 14 dicembre una delegazione del circolo ha avuto un lungo
colloquio con il Dott. Parente, capo di gabinetto del prefetto, e subito
dopo in breve colloquio con il prefetto Dott. Francesco Giovannucci, al quale
è stata consegnata la petizione popolare. Il prefetto ci informava che la
Deputazione di storia patria delle Venezie aveva già dato parere positivo al
mutamento del nome.
9) Ritenendo il parere della Deputazione dovuta a informazioni insufficienti
comunque espresso prima della nostra lettera, abbiamo scritto nuovamente
alla Deputazione, e per conoscenza al prefetto ed alla soprintendenza,
chiedendo una revisione del proprio parere. Abbiamo allegato alla lettera
una pianta dettagliata della zona, evidenziando la rottura toponomastica che
la mostruosità di via Escrivà comporterebbe.
Molti cittadini ci hanno espresso incoraggiamento e solidarietà e ci hanno
chiesto come possono unirsi alla petizione. Noi continuiamo a raccogliere
firme. Contattateci. Daremo informazioni in questo sito sugli ulteriori
sviluppi.