FASANEIDE
Don Fasani, direttore di Verona Fedele, scrive nel suo ultimo editoriale (in polemica con la dichiarazione di Bossi) che i cittadini hanno la possibilitā di "destinare una parte del gettito Irpef alla chiesa cattolica come alla ricerca scientifica". Don Fasani,
evidentemente, non č informato che attualmente tra le opzioni contenute nel modulo per la dichiarazione dei redditi non c'č anche quella a favore della ricerca scientifica.
Per dare tale opportunitā ai contribuenti esiste un progetto di legge dell'on. Pisapia che propone di inserire Telethon tra i soggetti che concorrono alla ripartizione dell'8 per mille del gettito IRPEF. Il circolo UAAR di Verona ha raccolto parecchie firme a
sostegno di tale progetto. Per leggere il testo della petizione per tale proposta di legge
clicca qui.
Nella rubrica lettere al direttore, ad un lettore che gli faceva notare l'errore, don Fasani rispondeva che: "La destinazione scientifica non č precisata sul modulo da firmare, ma risulta tra le intenzioni di destinazione di coloro che firmano a favore dello Stato."
Don Bruno Fasani appare frequentemente in televisione, dalle trasmissioni casalinghe di Telepace e Telearena a quelle nazionali di Unomattina, Costanzo Show, Porta a porta, ecc. Il suo parere viene richiesto spesso anche dalla carta stampata. Don Fasani č anche a capo del settore comunicazione della
diocesi di Verona. Forse il troppo attivismo non gli lascia il tempo di informarsi e di riflettere adeguatamente. In materia, ma su di un'altro argomento: il processo al tribunale di Verona ad Adel Smith per vilipendio della religione, riportiamo una lettera inviata dal nostro coordinatore al Corriere del Veneto e non pubblicata.
Egregio direttore, a proposito dell'udienza a Verona nel procedimento contro Adel Smith, don Bruno Fasani ha dichiarato al Corriere del Veneto: "Mi domando che senso ha che i giudici caschino nei suoi tranelli". Prima di parlare di "senso" don Fasani farebbe bene a
controllare se i giudici sono caduti o sono rimasti in piedi nell'interpretazione delle norme giuridiche. Quelli che il reverendo chiama tranelli sono eccezioni preliminari che rientrano nei diritti della difesa. Se il giudice Zenatelli, che in fatto di diritto e di procedure ha una preparazione specifica e certamente superiore a quella di don Fasani, ha accolto quelle eccezioni, significa che non si poteva andare al
merito della questione. La legge Cirami ed il procedimento per accertare l'illegittimitā costituzionale delle leggi non sono tranelli di Adel Smith. Nel merito, don Fasani pensa che sia ugualmente perseguibile chi offende la religione cattolica sia chi offende le altre. Il problema non č la perseguibilitā ma la pena prevista. Č punito con la reclusione fino a due anni chi offende la religione cattolica mediante
vilipendio di chi la professa (art. 403 c. p.), mentre se viene offesa una diversa religione la pena č diminuita (art. 406 c. p.). O don Fasani non conosceva la differenza o gli va bene che ci sia. Io preferisco che a decidere sia la Corte costituzionale.
Distinti saluti.