FINANZIAMENTI DEGLI ENTI LOCALI ALLE CHIESE
Il quotidiano locale L'Arena del 19/2/04 dava notizia, con grande risalto, che la giunta comunale di Verona ha stanziato 240.000 euro, per quest'anno, da
destinare a interventi a chiese e altri edifici religiosi.
Si legge che si tratta della quota dell'8x1000 dei proventi presunti derivanti dagli
oneri di urbanizzazione secondaria. Sulla base di numerose richieste
indirizzate al comune per svolgere lavori, l'amministrazione ha quindi
approvato un piano di interventi per l'adeguamento dell'impianto elettrico, ai servizi parrocchiali, all'ampliamento dell'oratorio, all'impianto antintrusione, a 12 chiese: del cuore immacolato di Maria, san
Paolo, san Francesco, san Massimo, ecc. C'è anche una donazione al già ricco (immobiliarmente) seminario vescovile. L'importo è così ripartito: l'84% alla chiesa cattolica ed il 16% per le altre confessioni; infatti riceveranno 31.935 euro anche i
testimoni di geova, per la costruzione di un nuovo edificio di culto, e 6.661 euro la
chiesa apostolica.
Inoltre, a parte questi finanziamenti, la giunta ha approvato un intervento
di recupero del santuario della madonna di Lourdes: un'enorme complesso situato sulle Torricelle,
gestito dai padri stimmatini; in questo caso l'importo del finanziamento non è ancora precisato.
Sempre lo stesso giornale, lo stesso giorno ma alcune pagine più avanti, in un trafiletto, comunicava che il comune di Oppeano (VR), su delibera del commissario Arnaldo Anselmi, stanzia l'8% degli oneri di
urbanizzazione secondaria da destinare alle opere parrocchiali (3 chiese cattoliche), che quest'anno ammonta a 10.000 euro.
A questo punto sorgono due domande: perché i comuni stanziano queste cifre alle chiese? E la quota dei proventi derivanti degli oneri di
urbanizzazione secondaria da destinare è dell'8x1000 o dell'8%?
Intanto, spieghiamo cosa sono i proventi derivanti dagli oneri di urbanizzazione secondaria. Ogni
intervento edilizio di cittadini o gruppi societari, ad esempio la costruzione
di una casa, è soggetta al pagamento di una tassa di concessione, al comune in
cui tale intervento si svolge. All'interno di questa tassa, vi è una parte che
verrà utilizzata per interventi d’urbanizzazione primaria: fognature, acquedotti
ecc... Ed un'altra per realizzare opere d’urbanizzazione secondaria: parchi
pubblici, arredo urbano, asili, biblioteche ecc... Gli oratori parrocchiali, e annessi
edifici di culto cattolico, vengono quindi equiparati ad un servizio pubblico
per i residenti.
Numerose regioni italiane, Piemonte, Lombardia, Abruzzo, Puglia, Lazio, Veneto ed altre, hanno emanato leggi
che obbligano i comuni ad impiegare percentuali di queste somme a tali enti, questa è una legge del Veneto che trascriviamo fedelmente dal sito della regione stessa:
Legge regionale 20 agosto 1987, n. 44 (BUR n. 47/1987)
Art. 1 - (Programma degli interventi). |
Forse è proprio a causa di leggi come questa che il territorio del Veneto è così fortemente clericalizzato: in tutte le città, grandi e piccole, chiese, spesso dallo stile architettonico iper-futurista, spuntano come funghi. Le leggi regionali sono avallate da una nazionale recentemente approvata, la cosiddetta "Legge
Buttiglione" (l'on. Rocco Buttiglione ne è stato infatti il primo
proponente), che qui riportiamo:
Oltre ai finanziamenti stanziati sulla base della legge sugli oratori parrocchiali, la giunta regionale del Veneto ha stabilito anche altre voci di spesa a favore della chiesa cattolica:
LEGGE FINANZIARIA REGIONALE PER L'ESERCIZIO 2003 |
Oltre alla quota dell'8x1000 del gettito IRPEF nazionale, oltre alla quota dell'8% dei proventi derivanti degli oneri di
urbanizzazione secondaria di tutti gli enti locali, sono erogati anche altri finanziamenti a vario titolo: il comune di Villafranca (VR), per esempio, tra le altre iniziative di solidarietà internazionale (a quanto pare non c'è nessun problema a far fare della beneficenza obbligatoria ai contribuenti), ha elargito a favore della curia 1500 euro per l'apertura di una scuola media per sordomuti a Betlemme. In questo caso però, alcuni consiglieri hanno protestato: perché nessun contributo a favore della
"Fondazione pro Africa" del cardinale Ersilio Tonini, cittadino onorario del comune?
Niente paura. Il sindaco Faccincani si è dichiarato pronto a sostenere anche questo progetto, ma ad una condizione: "Chiediamo solo che ci venga illustrata l'iniziativa..."
Dulcis in fundo, analogamente, il vicino comune di Povegliano (VR), per non essere da meno, ha recentemente istituito una tassa sulla bolletta
dell'acqua, pari a 1 centesimo di euro al metrocubo, per finanziare il progetto fondato e gestito da un missionario noto per le sue numerose apparizioni televisive.
Volenti o nolenti quindi, d'ora in poi gli abitanti di tale comune, per ogni bicchiere d'acqua bevuto, dovranno pagare un tributo ad un prete cattolico.
Andrea Cori