AL SINDACO
DI VERONA
I
sottoscritti cittadini, indipendentemente dalle loro credenze religiose,
ritengono
che anche le persone che hanno scelto o per le quali è stato scelto il funerale
laico abbiano diritto ad una cerimonia funebre prima che la loro salma sia
accompagnata al cimitero.
Al cimitero si dovrebbe andare dopo la celebrazione della cerimonia
funebre, che dovrebbe avvenire in città, tra i vivi.
Vi sono delle famiglie di defunti atei od agnostici che sono costrette a
scegliere per il loro caro la cerimonia funebre religiosa non essendovi in
Verona la possibilità di una cerimonia civile proprio per la mancanza di una
sala del commiato decorosa. Questo è comprovato anche dal raffronto tra
matrimoni civili e funerali laici. I matrimoni civili hanno superato nell’anno
2000 il 38% dei matrimoni civilmente validi celebrati nel Comune di Verona,
mentre i funerali laici costituiscono una frazione minima del totale. Non vi
sono statistiche ufficiali, ma il dato è sotto gli occhi di tutti.
Per i matrimoni civili l’Amministrazione comunale ha adibito locali
dignitosi, per i funerali laici c’è una latitanza completa.
Di fronte ad eventi così importanti, i cittadini devono essere posti
nella condizione di scegliere con pari dignità.
Il
Coordinatore del Circolo UAAR di Verona
(Prof. Silvio Manzati)