Il 24 aprile 02 ci è pervenuta la seguente lettera. Al posto dei tre asterischi c'era un nome proprio, che corrisponde all'indirizzo e-mail della mittente. La lettera non era firmata con nome e cognome.
sono ***, studentessa universitaria: in questi giorni ho letto per caso un vostro volantino, quello che si riferiva al discorso del vescovo...e così ho scoperto la vostra associazione.
La prima cosa che mi viene da dirvi è ...FINALMENTE!FINALMENTE QUALCUNO CHE ACCOGLIE LE PROVOCAZIONI E SOPRATTUTTO CHE ASCOLTA IL VESCOVO!
mi è piaciuto molto infatti sapere che c'è qualcuno attento agli avvenimenti della nostra città... E dire che io, che sono cattolica praticante, ho letto il discorso pasquale del Vescovo proprio tramite voi.
Per quanto riguarda il vostro rammarico nei confronti delle parole pronunciate dal "signor carraro", non so che dire...certo non giustifico il vescovo...che ha veramente esagerato, anche a mio avviso.
Vorrei proporvi una cosa: io mi impegno a visitare meglio il vostro sito e a conoscervi meglio (oggi infatti devo studiare e ho solo dato una sbirciatina veloce), voi però fatemi capire se il vostro intento è di andare per forza contro i cattolici o se volete solo fare delle critiche...
Per me è molto utile che ci sia un sito come il vostro (ripeto, l'ho visto di sfuggita, quindi scusatemi se vi faccio osservazioni infondate)CHE DIA LA POSSIBILITà di CONFRONTARSI e di valutare opinioni diverse, però solo se c'è un fine COSTRUTTIVO...perchè credo che di guerre e odio ce ne siano già abbastanza nel mondo!! o no?
Gentile studentessa ***, l'odio è un sentimento che non ci appartiene né come singoli né come associazione. Il vocabolo "odio" non lo troverà in nessuna pagina del nostro sito, tranne che nella sua lettera. Per quanto riguarda le guerre, ci permetta di dissentire da lei. Non è che ce ne siano abbastanza. Ce ne sono troppe. Una sola guerra sarebbe di troppo. Che sia di religione o non di religione. I conflitti sono da prevenire o da risolvere con il riconoscimento dei diritti umani e con razionali compromessi. Checchè ne dicano certi giornalisti, non esistono armi intelligenti.
Veniamo al vescovo cattolico. Se non si fosse interessato di noi, noi non ci saremmo interessati di lui. Non rientra nella nostra normalità ascoltare o leggere le parole del vescovo. Si rassicuri, non è nostro intento andare contro i cattolici, né contro i portatori di altre concezioni della vita e del mondo. A noi interessa che lo Stato e le altre pubbliche istituzioni non assumano come proprie questa o quella
confessione religiosa, questa o quella ideologia. Noi siamo per la laicità dello Stato, premessa per la pari dignità e per l'uguaglianza dei cittadini. Grazie per le sue visite al nostro sito e per la sua lettera.