Liberi di non credere, e di non contribuire ai privilegi delle religioni
Dalle notizie che abbiamo, sono stati più di dieci i veronesi che, sabato 19 settembre, sono andati a Roma per la manifestazione "Liberi di non credere": il primo meeting degli atei/agnostici. Alcuni di essi sono andati anche a Porta Pia il giorno seguente.
All'incontro si è parlato di molti argomenti: di bioetica, di politica, e di
molto altro. Tra questi temi, uno dei principali è stato i contributi economici che
la chiesa cattolica in Italia riceve dai contribuenti, quindi anche da noi atei
e agnostici, e l'influenza che ciò comporta in tutti i settori della
società, in particolar modo nell'educazione.
In questa pagina ne illustreremo una piccola parte che riguardano la nostra
provincia. Descriveremo anche alcune azioni che il circolo UAAR di Verona, nel
suo piccolo, porta avanti per cercare di contrastare questo fenomeno.
Ci siamo occupati ancora delle suore della Compagnia di Maria-Istituto Fortunata
Gresner (cioè il ramo femminile del Don Provolo) per il certificato di battesimo
richiesto per l'iscrizione alla scuola d'infanzia di Verona. Le suore hanno dal
1973 un centro di formazione professionale a Colognola ai Colli. Le iscrizioni e
l’avviamento al C.F.P. sono quasi sempre frutto dei legami che intercorrono fra
il centro, le strutture scolastiche e i servizi sociali delle Ulss. Le Ulss
pagano le rette del convitto. Insomma, il convitto vive di soldi pubblici e non
di carità cristiana. Di recente la giunta regionale ha deciso un contributo una
tantum di 109.000 euro a favore delle suore di cotanta compagnia per la
struttura di Colognola ai Colli. Al momento del pagamento della somma i membri
della giunta regionale non dovranno esibire il certificato di battesimo.
Lodevole la decisione della giunta
comunale di Bovolone di chiedere una nuova sezione della scuola statale
dell'infanzia per il prossimo anno scolastico. Nel Veneto tali richieste sono
oltre 40 e vengono respinte perché non c'è il personale, cioè non ci sono i
soldi per pagarlo. Però, ci sono soldi pubblici da dare alle scuole private
cattoliche, come documentiamo spesso su questo sito.
Pubblichiamo qui sotto una lettera inviata in questi giorni (via email) a
Carmela Palumbo, direttrice dell'ufficio scolastico regionale per il Veneto:
Gentile Dottoressa,
Ho preso visione della Sua circolare in data 16/7/2009 avente per oggetto: A.s. 2009/10
– Adeguamento organico di diritto alla situazione di fatto personale docente
educativo e A.T.A. - Indicazioni operative.
Le esprimo tutto il mio stupore e rammarico per quanto previsto per la scuola
dell'infanzia. Lei nega la possibilità "in alcun modo di accogliere le numerose
richieste (oltre 40) di istituzione di nuove sezioni". A mio avviso non si
tratta di uno stato di necessità bensì di una scelta politica ed ideologica. Se
sindaci e dirigenti scolastici hanno presentato richieste di nuove sezioni nelle
scuole dell'infanzia è perché vi sono domande di genitori che rimangono
insoddisfatte. La scelta della scuola statale dell'infanzia è una scelta che
riguarda il diritto-dovere dei genitori di educare i figli (art.30 cost.). I
genitori, la cui domanda viene rifiutata, sono spesso costretti a rivolgersi ad
una scuola cattolica associata FISM, con violazione della loro libertà di
religione (art. 19 cost.).
Come Le è noto, sono sempre più numerosi i genitori che fanno scelte di vita
disapprovate dalla chiesa cattolica (convivenze di fatto, matrimoni civili,
divorzi) e, quindi, osservano regole morali diverse da quelle indicate ed
insegnate dalla chiesa cattolica e dalle sue scuole. Tali genitori non possono
affidare l'educazione dei figli a chi disapprova le loro scelte di vita. Questi
genitori e quelli che seguono confessioni religiose diverse da quella cattolica
hanno un diritto costituzionalmente garantito, a mio avviso, di iscrivere i
propri figli ad una scuola d'infanzia statale.
Il rifiuto di istituire nuove sezioni nelle scuole statali dell'infanzia è
ancora più scandaloso se si considera che sono molti i milioni di euro che
annualmente Regione Veneto e Comuni forniscono alle scuole d'infanzia
cattoliche.
Le chiedo, pertanto, di far presente al Ministero la protesta dei cittadini non
cattolici per la grave scelta politica effettuata, con conseguente attentato ai
diritti costituzionali dei genitori.
Verona, 3 agosto 2009
Silvio Manzati
Coordinatore del circolo UAAR di Verona
La direttrice scolastica regionale Carmela Palumbo ha scritto ai dirigenti
scolastici: "Dovrà comunque essere garantita la copertura delle ore relative
alle attività alternative alla religione cattolica prestando particolare
attenzione alle esigenze delle scuole con elevato numero di alunni stranieri i
quali, in linea di massima, non si avvalgono dell’insegnamento della religione
cattolica. Al fine di ottimizzare le risorse, i dirigenti scolastici faranno il
possibile per organizzare l’orario di religione delle varie classi in modo che
le predette attività alternative riguardino gruppi consistenti di alunni anche
di classi parallele, da mettere insieme durante tali attività alternative,
evitando quindi la costituzione di gruppi troppo esigui." Alcune osservazioni:
a) l'indicazione per le attività alternative riguarda soltanto la scuola
primaria, mentre dovrebbe essere estesa alle scuole di ogni grado; b) dovrebbero
essere messe insieme anche le classi in cui ci siano pochi avvalentesi (ma vi si
oppone ferocemente la Cei).
Tra gli argomenti esaminati nella riunione di circolo di lunedì scorso c'è stato anche
quello relativo alle attività alternative all'IRC. La situazione a Verona appare
veramente grave. Abbiamo deciso di offrire ad un istituto superiore la
disponibilità del circolo UAAR a tenere gratuitamente le attività alternative
all'IRC. Ci rivolgiamo a soci e simpatizzanti, docenti e professionisti, che
siano interessati a tale esperimento perché prendano contatto con noi onde concordare il possibile impegno. Sullo stesso argomento, il coordinatore
del circolo Silvio Manzati ha scritto la seguente lettera alla direttrice
scolastica regionale Carmela Palumbo:
Gentile Dottoressa,
nella Sua circolare
in data 16/7/2009 avente per oggetto l'anno scolastico 2009/10, a proposito
della scuola primaria, Ella scriveva ai dirigenti scolastici: "Dovrà comunque
essere garantita la copertura delle ore relative alle attività alternative alla
religione cattolica". Le segnalo che questa garanzia in provincia di Verona non
viene prestata. Ad esempio, alla scuola elementare "Guarino da Verona" di Borgo
Venezia i bambini che non si avvalgono dell'IRC vengono smistati in un'altra
classe e seguono la lezione che vi si svolge. L'anno scorso, invece, i bambini
non avvalentesi potevano fruire di un programma interessante. Siamo di fronte ad
un caso di regressione didattica. Le chiedo di prendere urgentemente i
provvedimenti necessari perché i diritti dei bambini e delle famiglie siano
ristabiliti. Nella stessa zona di Borgo Venezia anche alla scuola media
"Giuseppe Verdi" le attività alternative all'IRC quest'anno non sono garantite."
Silvio Manzati
Coordinatore del circolo UAAR di Verona
Il dirigente del comune di Verona dott. Pietro Grigolo ha emesso una determina
in data 20/7/09 con la quale ha deciso l'assunzione "in comodato gratuito per
uso pubblico dell'area antistante la chiesa parrocchiale SS. Pietro e Paolo
Apostoli sita nella frazione di Mizzole, per complessivi mq. 480 circa per una
durata di 9 anni rinnovabili, con l'assunzione dell'onere della manutenzione
ordinaria e straordinaria". Di solito il comodato è un contratto a favore del
comodatario. In questo caso è a vantaggio del comodante (parrocchia). L'area
serve come parcheggio per gli avventori della chiesa. Con una deliberazione
della giunta comunale di Verona in data 24/4/07 era stata approvata una
convenzione per la regolamentazione della sosta e del transito sull'area, ma il
parroco, cambiata l'amministrazione, ha pensato di tornare alla carica. In data
17/12/08 il prete ha scritto che la convenzione non era sufficiente per il
decoro della piazza: il Comune sarebbe dovuto intervenire anche nella
manutenzione ordinaria e straordinaria dell'area di proprietà della parrocchia.
Si è così arrivati al trucco del comodato, stranamente deciso (formalmente) da
un funzionario e non dalla giunta.
Nel comune di Verona si sta allargando la teologia del comodato. Una
parrocchia vuole liberarsi degli oneri per la manutenzione ordinaria e
straordinaria di una propria struttura? Non ne cede la proprietà, ma la dà in
comodato al Comune di Verona e continua ad usufruirne come prima. La determina
dirigenziale 182/09, a firma del dott. Pietro Grigolo (previo parere
favorevole della giunta comunale) ha deciso di "assumere in comodato gratuito
per uso pubblico l'impianto sportivo di proprietà della Parrocchia di S. Croce,
sito in via Pergolesi, 4, da assegnare alla 6^ Circoscrizione che lo gestirà
tramite la società sportiva A.S.D. Ares Calcio", cioè la stessa società che lo
gestiva prima per conto della parrocchia. L'ipocrisia è salva, le casse comunali
meno e la parrocchia gode.
Il comune di Legnago si lamenta d'avere pochi soldi, ma finanzia lautamente le
scuole cattoliche. Per l'anno scolastico appena iniziato si è impegnato a dare
complessivamente 496 mila euro (298 mila a marzo e 198 mila a luglio) a cinque
scuole cattoliche d'infanzia: De Massari, Don Mazzi, Gesù Bambino, San Martino e
Maria Bambina. Dal sito del comune apprendiamo che il punto più importante all'o.d.g.
del consiglio comunale del 15/9/09 era appunto "accordo tra il comune di Legnago e
le scuole dell'infanzia paritarie che insistono sul territorio comunale iscritte
alla Federazione italiana scuole materne (F.I.S.M.)".
La giunta comunale di Villafranca, con la delibera 109/09, ha deciso la
ripartizione del fondo per le associazioni di volontariato per il 2008. Agli
oratori parrocchiali sono stati distribuiti 19.200 euro (circolo Noi Madonna del
Popolo 3.000, circolo Noi San Gaspare Bertoni 1.900, circolo Noi Duomo 3.800,
circolo Noi l'Incontro 1.000, Circolo Noi Arcobaleno 1.000, circolo Noi il Sole
2.600, centro giovanile circolo Noi Dossobuono 4.500, circolo Noi San Gaetano
1.400). Non manca il sostegno alle opere caritative e missionarie cattoliche per
15.500 euro (Caritas Duomo 4.800, San Vincenzo Villafranca 1.200, San Vincenzo
Dossobuono 2.200, gruppo missionario S.S. Pietro e Paolo 350, gruppo missionario
amici di San Francesco 200, gruppo missionario Don Girelli 300, gruppo
missionario Alpo 250, gruppo giovanile per il Terzo Mondo 1.000, commissione
missionaria vicariale per la Festa dei Popoli 200, 5.000 al convento dei Padri
Cappuccini per la mensa). Non sono stati trascurati gli scouts cattolici con
6.900 euro (Masci Villafranca 200, Masci Drop Out 200, Agesci Villafranca 1
3.250, Agesci Villafranca 2 3.250). 1.050 euro sono stati destinati all'Azione
Cattolica (400 Villafranca, 250 Dossobuono, 400 Alpo). Il mondo del turismo
religioso ha avuto 2.700 euro attraverso l'Unitalsi (2.000 Villafranca, 300
Dossobuono, 400 Alpo). Hanno avuto qualche cosa anche la Sesta Opera (250 euro),
gli amici del Servo di Dio don G. Girelli (200 euro), la fondazione Aiutiamoli a
vivere di Dossobuono (2.500 euro) e di Rizza (450 euro), l'associazione famiglie
per l'accoglienza (200 euro), l'associazione famiglie in rete di Villafranca
(1.500 euro), genitori indieme (500 euro). Il Cepef (Centro pastorale educazione
familiare) ha ricevuto 3.300 euro. Il comune di Villafranca, quindi, pratica la
"sana laicità" teorizzata da Ratzinger.
Nel comune di San Giovanni Lupatoto ci sono quattro scuole d'infanzia
cattoliche: Angeli Custodi a Palazzina, Gesù Bambino a Raldon, Maria Immacolata
a Pozzo e Monsignor Ciccarelli nel capoluogo. A nomi così accattivanti non può
mancare un sostanzioso contributo del Comune, in aggiunta ai contributi statali
e regionali. Nello scorso anno scolastico il comune ha erogato alle quattro
scuole cattoliche 756.923 euro, come da delibera 267/08, che aveva fissato il
70% delle spese del personale a carico del comune.
Il comune di San Giovanni Lupatoto è intenzionato a risparmiare, per il nuovo
anno scolastico, 93.000 euro di contributi alle scuole d'infanzia cattoliche
(Arena 20/8/09). Finora il comune ha pagato una percentuale delle spese per il
personale, ma vuole cambiare sistema: dare un tot per ogni alunno residente nel
suo territorio, mentre nelle materne ci sono bambini anche di altri comuni. L'assessora
Luisa Meroni ha dichiarato: "Ci troviamo con un contributo medio intorno ai
1.500 euro all'anno per bambino ma con la scuola Ciccarelli che faceva
registrare un contributo vicino ai 2.000 euro perché ha più personale inquadrato
ai livelli più alti". Il comune vorrebbe risparmiare circa 100.000 euro di
contributi proprio alla Ciccarelli. Secondo uno studio (in data 20/3/09) della FISM regionale il contributo medio annuo per alunno dei comuni del Veneto alle
scuole d'infanzia cattoliche sarebbe di 360 euro.
Presso la parrocchia Gesù Buon Pastore di San Giovanni Lupatoto si è tenuto dal
3 giugno al 12 luglio 09 una manifestazione denominata "Torneo Noi Buon
Pastore". Don Giuseppe Venturini, presidente del Circolo Noi Buon Pastore (cioè
dell'oratorio parrocchiale), aveva chiesto un contributo al Comune. La giunta
con la Delibera n. 158/09 ha deciso di concedere un contributo di 1.300 euro
"accertato tale manifestazione è aperta a tutti ed ha rilevanza cittadina".
Tutte le motivazioni sono buone per dare soldi alla chiesa cattolica.
Il "Coro Polifonico M. Marcello" di San Giovanni Lupatoto ha come attività più
rilevante il tradizionale concerto di Natale presso la Chiesa di San Giovanni
Battista. La parrocchia ed i fedeli di San Giobatta, però, non sostengono il
costo o prezzo del concerto. La giunta comunale con la delibera 189/09 ha
deciso di dare al coro un contributo di 6.000 euro. Anzi, approfittando della
crisi economica, la giunta ha deciso di aumentare il contributo, che lo scorso
anno era stato di 4.000 euro.
La giunta comunale di Castelnuovo del Garda, con la delibera n. 74 del 28.04.09,
aveva approvato il progetto definitivo-esecutivo per l’ampliamento-sistemazione
straordinaria della scuola materna di Cavalcaselle. I lavori sono stati
terminati nel mese di luglio e con una recente delibera la giunta ha dato atto
"che l’importo complessivo dei lavori, fin qui sostenuto dal Comune di
Castelnuovo del Garda ammonta a 131.300,01 Euro". Non sapevamo che a
Cavalcaselle ci fosse una scuola materna comunale ed abbiamo indagato. A
Cavalcaselle c'è soltanto una scuola materna cattolica, denominata Don Giuseppe
Manganotti che educa "secondo quanto richiamato dal magistero della Chiesa
Cattolica, in particolare dai documenti del Concilio Vaticano II e dai documenti
dell'Episcopato Italiano." Questo per quanto riguarda la meta educativa. "Agli
insegnanti sono richieste: 1) la condivisione dei valori cristiani; 2) la
competenza professionale." Tra comune e scuola Manganotti esiste una convenzione
(delibera consiglio comunale n. 45 dell’1.8.07), che stabilisce un contributo
annuale ordinario dal comune alla scuola. È stupefacente, per noi che siamo
laici non sani (secondo Ratzinger), che un comune appoggi e finanzi la
diffusione tra i pargoli delle favole e delle preghierine di un determinata
confessione religiosa , ed una scuola che discrimina l'assunzione dei dipendenti
in base al credo religioso.