UN MONASTERO PER NON CREDENTI
Il cosiddetto fenomeno degli "atei devoti" in
questi anni è in continua espansione. Anche qui a Verona se ne registra almeno
un caso: il famoso criminologo Vittorino Andreoli, che da qualche tempo scrive
articoli sulla stampa cattolica.
Sull'Arena del 18 marzo siamo stati attratti da un titolo: "Il monastero dei non credenti". Il testo diceva che presso l'Istituto Don Calabria erano stati organizzati tre incontri per i non credenti ai quali sarebbe seguita una esperienza residenziale monastica nell'Abbazia di Manguzzano (a Lovato). Siamo andati a curiosare ed abbiamo saputo com'era sorta l'iniziativa. Il veronese
prof. Vittorino Andreoli aveva scritto un articolo sull'Avvenire in cui aveva affermato, tra l'altro, che lui, non credente, avrebbe avuto piacere organizzare un monastero dei non credenti. Qualcuno del Don Calabria ha letto, si è messo in contatto ed ha provveduto. Al primo incontro le idee sono apparse poco chiare: una cinquantina i presenti, dei quali soltanto sette i non credenti, compresi Andreoli e i due curiosi
dell'UAAR.