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27/705
Un cittadino di Isolalta ha regalato al comune di Vigasio una statua della Madonna. L'ultimo consiglio comunale ha deciso, all'unanimità, di collocare la statua nel parco cittadino Hellera, dietro al palazzo municipale. Il futuro di Vigasio si annuncia felice. Il donatore, infatti, nella lettera inviata al sindaco scrive: “Una Madre che veglia, benedice ed effonde grazie indistintamente su tutti noi, sarà un contributo prezioso per il benessere di questo territorio.”

30/8/05
1 - Certe scelte culturali del comune di Verona lasciano alquanto perplessi. Forse, abbiamo il dente avvelenato perché il sindaco Zanotto sta ancora approfondendo se concederci il patrocinio per il ciclo (terminato da mesi) di conferenze su “Concezioni non religiose della vita e del mondo nel pensiero europeo” e l'assessore alla cultura non ha ancora risposto (dopo dieci mesi) alla nostra lettera di richiesta di patrocinio. Credevamo e speravamo che con il Nobel Dario Fo il comune sarebbe stato più tempestivo, più sensibile, più intelligente. Nell'ultima settimana la stampa cittadina si è occupata di questo scandalo culturale. Ecco come possiamo ricostruire i fatti. In data 17 maggio 05 la società Eventi presenta la richiesta per la rappresentazione in arena di Mistero Buffo di e con Dario Fo per il 25/9. In una intervista al Corriere di Verona (29/7) il premio Nobel esprime il disagio e lo sdegno per la mancanza di una comunicazione ufficiale dell'amministrazione. È venuto a conoscere dalla stampa che gli è stato preferito tale Gigi D'Alessio, che ci dicono essere un cantante napoletano. Il Comune afferma di non avere fatto una questione di qualità (ed è scandaloso) né di priorità di richiesta (ed è incredibile). Il nome di Gigi D'Alessio salta fuori ai primi di luglio, un mese e mezzo dopo quello di Fo. Il Comune dice di aver distribuito tra gli organizzatori il numero di serate disponibili. Se queste sono le scelte culturali del comune di Verona, non sappiamo che cosa ci stia a fare Pedrazza Gorlero all'assessorato alla cultura. Certo, Mistero Buffo dà fastidio alla Curia. Alla Curia fa comodo che ogni anno, per settimane, l'arena sia a disposizione dei presepi, riguardanti le fantasiose leggende cristiane.

2 - “Si vocifera di un incontro avvenuto già nel dicembre scorso tra il vescovo e il presidente del Verona Giambattista Pastorello, incontro nel corso del quale il patron del club scaligero avrebbe spiegato l'idea a padre Carraro” (Corriere di Verona 28/7). Quale idea? Di costruire un nuovo stadio (da 32.000 posti) sul terreno del seminario di San Massimo. Negli ultimi anni la Curia ha tentato varie strade per trasformare il terreno agricolo in area fabbricabile (ospedale, facoltà di ingegneria, uffici e depositi di AMT-APT, ecc.), forzando l'indirizzo urbanistico della città. Pochi mesi fa la Curia aveva proposto una variante al piano regolatore, assieme all'Ater, per la costruzione della “cittadella dell'anziano”. Non di solo stadio si nutrirebbe il seminario. Con lo stadio si costruirebbe “un cinema, quattro ristoranti, un albergo, un asilo nido, un centro per anziani, una piscina e una vasca 800 metri per 50 per il canottaggio, una zona residenziale con 400 appartamenti popolari, un centro commerciale” e via speculando. La Curia sta valutando la bontà dell'idea, cioè soldi e disponibilità del Comune. Anche questa volta, Verona Fedele non dà alcuna notizia ai fedeli.

10/8/05
Bruno Fasani dedica l'ultimo editoriale di Verona Fedele al “Buffo mistero di Dario Fo.” Fo sarebbe “un buffone, un menestrello medievale, dalla straordinaria vis teatrale. Letterato, sicuramente no.” C'è il dente avvelenato per il Nobel a Fo, mentre a Giovanni Paolo II non è stato dato quello per la pace. Il reverendo direttore trova sì buffo “che un'opera del '77, vista e rivista nei teatri di tutta Italia, compresi quelli parrocchiali, venga riproposta con le pretesa di un classico di genio.” Teatri parrocchiali? Forse, Fasani scambia misteri buffi della sua fede per quello di Dario Fo. Verso la fine dell'editoriale Fasani, probabilmente, rivela il motivo per il diniego dell'arena a Dario Fo. “Un'opera che ha creato disagio nel mondo cattolico, da altre sponde, come lo slalom apripista di una irridente vittoria sull'intoccabilità dei principi cattolici.”

17/8/05
1 - La giunta comunale di Boscochiesanuova ha deciso di cambiare il nome della piazza davanti alla Chiesa in piazza dell'Immacolata, cioè di un dogma cattolico. In quella piazza c'è un primato di Boscochiesanuova: l'erezione di una statua alla Vergine Immacolata appena sei mesi dopo la proclamazione del dogma. Nel 150° anniversario dell'evento è stata celebrata una pubblica cerimonia, presenti il vescovo e il presidente della provincia Mosele. Per l'occasione il sindaco Claudio Melotti ha detto di ritenere “che si debba a questo affidamento alla Madonna la particolare protezione che il paese ha goduto negli ultimi due secoli.” Tutti coloro che hanno avuto disgrazie in famiglia sanno chi ringraziare.

2 - La giunta comunale di Torri del Benaco ha deliberato di intitolare la piazza davanti alla chiesa a Giovanni Paolo II. Il consigliere di minoranza Stefano Nicotra, per non essere da meno, ha proposto di collocare in un angolo anche una statua del Papa Turista.

24/8/05
Due settimane dopo la morte di papa Wojtyla la giunta comunale di Peschiera deliberò di intitolare la scuola primaria di Porto Vecchio al papa defunto. Un tempismo da primi della classe. Il Csa (ex provveditorato) ha rispedito la pratica al mittente perché venga integrata “con una relazione che contenga, oltre alle motivazioni di tale proposta, anche con un breve profilo culturale e biografico.” Ma la scuola elementare di Peschiera un nome ce l'ha già: Dante Alighieri. Secondo il dirigente scolastico, il nome è l'unica cosa di cui non è carente.

7/9/05
1 - Le pagine di cronaca della settimana scorsa sono state occupate largamente dall'occupazione della chiesa di San Tomaso da parte di 52 nomadi. I 52, già da anni a Verona, non sarebbero potuti entrare nel nuovo campo di Boscomantico perché privi del permesso di soggiorno o dei requisiti per ottenerlo. Il rilascio del permesso di soggiorno è competenza della Questura. L'occupazione della chiesa è avvenuta la sera di lunedì 29 agosto. La mattina seguente leggevamo sui giornali dichiarazioni strabilianti del vescovo e del suo vice. Il vescovo: “Avevamo dato delle indicazioni che non sono state ascoltate” (Corriere di Verona 31/8). Probabilmente, o al suo dio come invocazione o ai suoi preti come ordine. Né l'uno né gli altri lo hanno ascoltato. È difficile pensare che il vescovo dia indicazioni alla Questura o al Comune in uno Stato laico, come ricordava il suo vice, mons. Fiorio: “Non si può predicare la laicità dello Stato e poi demandare questioni del genere a un ente privato come la Chiesa” (Arena 31/8). A predicare sono preti e frati e che si siano messi a predicare la laicità dello Stato sembra strano. La vaghezza del pensiero pretesco non ci fa capire chi sia stato a demandare questioni del genere alla chiesa cattolica. È importante che Fiorio consideri la chiesa cattolica un ente privato. Ne consegue che la chiesa cattolica dovrebbe essere considerata alla stregua di tutti gli altri enti privati sia dal punto di vista fiscale sia da quello delle altre agevolazioni. Sempre mons. Fiorio dichiarava all'altro quotidiano: “Tali problematiche non vanno presentate a istituzioni religiose.” Dimenticava il reverendo (per i fedeli) che due organizzazioni cattoliche, il Don Calabria e la Comunità dei giovani, avevano chiesto ed ottenuto dal comune la gestione del progetto nomadi, che finora è costato circa due milioni di euro. Anzi, il Don Calabria aveva incominciato ad occuparsene prima, dietro richiesta del vescovo. I nomadi hanno lasciato libera la chiesa di San Tomaso nella mattinata di giovedì 1° settembre dopo che la Questura ha riconosciuto che ben 45 di loro su 52 erano in possesso dei requisiti per ottenere il permesso di soggiorno.

2 - Ogni anno il circolo UAAR di Verona protesta (solitario ma cocciuto) perché con l'invito alla cerimonia dell'inaugurazione dell'anno accademico c'è anche un cartoncino che ricorda la celebrazione della messa da parte del vescovo. Per due anni abbiamo distribuito volantini ai partecipanti all'inaugurazione, un anno abbiamo mandato preventivamente una lettera a tutti i docenti, altre volte abbiamo scritto al rettore. Abbiamo notizia che la nostra insistenza avrebbe prodotto il giusto effetto. In rettorato si sarebbe deciso di non inviare più il cartoncino per la messa. Ci sarebbe un problema aperto: Chi dovrebbe inviare il cartoncino? È un problema del vescovo, non del rettorato.

3 - Nel marzo 04 una delegazione del circolo di Verona si era incontrata con la prof. Patrizia Bravo, presidente dell'AGEC (l'azienda comunale che si occupa dei cimiteri), e con il dott. Governo, dirigente dei servizi cimiteriali. L'incontro era avvenuto a richiesta del nostro circolo per fare il punto sulla sala del commiato, ad un anno e mezzo dalla nostra petizione consegnata al sindaco ed ai nostri molteplici interventi. Ci venne comunicato che nell'ambito della ristrutturazione del cimitero monumentale, già avviata, era stata progettata una sala del commiato, la cui costruzione dovrebbe essere terminata tra la fine dello 06 e l'inizio dello 07. Siamo agli ultimi mesi dello 05 ed i lavori non sono ancora iniziati. Vigiliamo perché i termini siano rispettati.


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