RELIGIONE E POLITICA

È stato presentato in Parlamento uno schema di decreto del presidente del Consiglio riguardante la ripartizione della quota statale dell’otto per mille dell’Irpef. Il decreto provvederà «a stanziare risorse per la realizzazione di iniziative volte alla promozione dello sviluppo economico e sociale del territorio». Si tratta di 27 milioni 305 milioni di euro che saranno distribuiti come una pioggia su enti, associazioni e Comuni. Al Veneto toccheranno quasi due milioni di euro pari al 7.2% delle risorse erogate. Il boccone più grosso è per il francescano vescovo di Verona. Il decreto, infatti, regala 800 mila euro per gli interventi “di restauro del Seminario Maggiore della Curia Diocesana di Verona.” Siamo ancora più chiari: si tratta dei soldi che, firmando per lo Stato nella dichiarazione dei redditi, noi decidiamo di non dare alla chiesa cattolica. La famelica lupa cattolica prende a destra prende a manca, di mangiar mai non si stanca. Per lo stesso motivo, con la finanziaria 06, lo Stato ha appena regalato altri 3.580.000 euro alla diocesi di Verona. Lo Stato clericalizzato molto fa per incrementare i valori (economici) cattolici.

Come ogni anno sotto le feste, la Curia ha convocato i politici. C'erano il sindaco Zanotto, il presidente della provincia Mosele, e poi: Ferro, Fratta Pasini, Uboldi, Pernigo, la Sartori, la Sironi, Viviani, Fogliardi, Castelletti, Orazi e via cantando. Assente il vescovo (vedremo poi perché), il suo vice Franco Fiorio non ha ringraziato i politici per il recente regalo statale di 3.580.000 euro procurato dai politici stessi per il seminario di Veronetta, ultimo di una lunghissima fila di regali durante tutto l'anno da parte degli enti pubblici. I valori economici si perseguono nella prassi quotidiana, in questi incontri si parla di valori fondamentali della persona. Prassi e teoria completamente divaricate. Fiorio, dopo aver raccontato la leggenda della natività secondo Matteo, ha invitato i politici ad accogliere “i poveri cristi che oggi bussano alla nostra porta.” Sarebbe stato credibile se avesse aggiunto “invece di regalare milioni di euro alla già ricca chiesa cattolica.”

Dopo l'incontro dell'anno precedente sappiamo che politici veronesi si sono attivati perché al vescovo fossero dati soldi di noi tutti. Nel gennaio 05 infatti, la Giunta regionale deliberava un contributo di un milione di euro tondo sempre per il seminario di Veronetta.

In Borgo Roma ci sono due comitati, per la viabilità, per il verde, per la qualità della vita. Si battono per la soluzione di due problemi: il collegamento della Transpolesana e l'area verde di via San Giacomo. Dalla manovra finanziaria si aspettavano quasi 3 milioni di euro per la soluzione del primo problema e 500 mila euro per impedire che la Provincia lottizzi l'area verde con la conseguente costruzione di 11 palazzi. I due finanziamenti sono stati tagliati. I comitati hanno fatto un po' di conti: la somma c'è nella finanziaria, ma ha cambiato direzione. Va al vescovo per il seminario di Veronetta. I comitati hanno distribuito un volantino con il quale chiedono al vescovo, ingenuamente, di rinunciare al finanziamento statale. “La diocesi non ha bisogno di quei soldi in quanto è già ricca. Grazie alla tradizionale generosità di noi veronesi essa oggi è ricca di seminari semivuoti. Quei politici sono stati generosi coi nostri soldi forse per interessi elettorali” (Arena 9/12/05).

La notizia grande per la diocesi di Verona era il regalo statale di 3.580.000 euro a favore della Curia per il restauro del vecchio seminario di Veronetta. Bruno Fasani non vi ha dedicato il suo editoriale su Verona Fedele. Anzi, in tutto il settimanale la notizia non appare. Perché il settimanale cattolico della diocesi non fornisce questa notizia ai fedeli? Ha paura che s'incazzino anche loro? Ha paura che ritengano il proprio obolo superfluo e non lo diano più? È per un senso di pudore, mentre si tagliano le spese per i servizi pubblici? Eppure la diocesi quei soldi li ha cercati con una frenetica attività. Poi arriva il collasso. La stampa cittadina di giovedì 8/12/05  informava che il vescovo era stato colto da malore e che per la prima volta, dopo dieci anni, era costretto a saltare i suoi impegni per un certo periodo.
Verona fedele non ha neppure informato i propri lettori dei numerosi sbattezzi che in questo periodo avvengono presso la curia.

Qualcuno, piuttosto schifato, ci aveva detto di andare a vedere come viene finanziata l'editoria cattolica.
Noi siamo andati a vedere nel sito internet del governo. Abbiamo trovato un lungo elenco di testate cattoliche finanziate dallo Stato per il 2003 in base all'art.3, c.3, legge 250 del 1990. Si tratta di periodici editi da cooperative, fondazioni o enti morali ovvero da società il cui capitale sociale sia detenuto da cooperative, fondazioni o enti morali. In quell'anno la società Verona Fedele s.r.l. ha ricevuto per l'omonima testata la consistente somma di 74.365,92 euro.

Gli incontri pubblici tra religiosi e politici, come quello sopra descritto, talvolta possono ingenerare delle confusioni su chi abbia il ruolo di chi.
Verona ha un nuovo prefetto. È la prima volta di una donna. È la dottoressa Italia Fortunati. Il 17 gennaio le abbiamo recapitato la seguente lettera di benvenuto da parte del circolo UAAR.

Gentile Signora,
abbiamo letto nel quotidiano l'Arena che nel Suo saluto alla città Lei si è rivolta “alle autorità religiose, militari e civili, alle associazioni tutte...”.
La nostra associazione, che rappresenta una voce fuori dall'apparente coro di questa città, ricambia il Suo saluto, Le dà il benvenuto, Le augura di svolgere il Suo lavoro nelle migliori condizioni possibili.
Siamo abituati ad esprimere le nostre posizioni con sincerità. Non Le nascondiamo che siamo rimasti piuttosto sorpresi dal fatto che il Suo saluto abbia visto al primo posto le autorità religiose e non quelle civili, che dovrebbero rappresentare tutti i cittadini qualsiasi sia la loro concezione della vita e del mondo.
Abbiamo usato il condizionale perché a Verona c'è il vezzo da parte di parecchie istituzioni pubbliche di considerare la religione cattolica ancora come la religione ufficiale dello Stato anche se tale situazione non c'è più, sostanzialmente dall'entrata in vigore della Costituzione repubblicana e formalmente dalla revisione del Concordato del 1984.
I privilegi per la chiesa cattolica veronese continuano sia a livello statale sia a livello locale. Sono particolarmente odiosi i privilegi di carattere economico, che i beneficiari appaiono prediligere. Con la legge fiscale allegata alla finanziaria 2006 vengono regalati alla Diocesi di Verona ben 3.580.000 euro per il restauro del Seminario maggiore. Abbiamo appreso dalla stampa che il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che ripartisce la quota dell'otto per mille di spettanza dello Stato regala altri 800.000 euro alla Diocesi di Verona sempre per il restauro del Seminario maggiore. Abbiamo a Verona monumenti civili, di ben maggiore portata artistica e storica, come ad esempio l'anfiteatro romano, che abbisognano di costosi lavori di restauro. Per essi, eventualmente, lo Stato dovrebbe erogare i soldi che incassa per volontà di quei cittadini che non intendono firmare la destinazione per la chiesa cattolica.
La chiesa cattolica veronese ha un patrimonio immobiliare vastissimo. Se lo riconvertisse in parte, avrebbe tutte le risorse necessarie per far fronte a restauri e ristrutturazioni. Patrimonio immobiliare che un recente e scandaloso provvedimento legislativo ha reso completamente esente dall'Ici.
Ci auguriamo che la Sua venuta a Verona serva a ristabilire nella nostra provincia il principio di laicità dello Stato. Auspichiamo che tutte le concezioni della vita e del mondo, comprese quelle che hanno un fondamento scientifico, abbiano pari dignità per la Prefettura di Verona e che le loro organizzazioni abbiano un pari trattamento, senza privilegi per una soltanto, come è avvenuto finora.


E ANCORA SOLDI PUBBLICI ALLA CHIESA CATTOLICA

Sempre più spesso capita, al momento di dover collocare un anziano, o all'iscrizione dei propri bambini all'asilo nido, di sentirsi rispondere che non c'è posto. Una sempre maggiore quantità di risorse pubbliche, destinata a queste esigenze, viene invece dirottata ad istituti privati, ecco alcuni esempi.

Tra gli strumenti di potere, molto temporali, della chiesa cattolica veronese c'è la Pia Opera Ciccarelli. La Ciccarelli si occupa di assistenza agli anziani, con rette molto salate e lauti aiuti pubblici. È un'impresa con una decina di strutture nella nostra provincia e ben 750 dipendenti tra operatori sanitari e addetti all'assistenza.

La giunta provinciale, con delibera 275 del 15/12/05, ha stanziato 1.500 euro a favore della cattolica fondazione Toniolo per aver organizzato nelle scuole superiori un concorso sui leggendari santi Fermo e Rustico ed il loro culto.

L'istituto cattolico Guarino Veronese ha celebrato il 50° anniversario della sua fondazione. Il dirigente scolastico dell'istituto ha chiesto alla provincia un contributo di 1.500 euro a sostegno delle spese da sostenere sulla base di un disavanzo preventivato di 6.700 euro. Poi, è risultato che le spese effettivamente sostenute per la cerimonia di anniversario ammontavano ad 3.463,68 euro e che erano stati realizzati introiti da altri enti per un totale di 1.900 euro. Alla fine la Giunta presieduta da Mosele ha concesso un contributo di 350,11 euro.

L’Istituto salesiano San Zeno ha realizzato un corso di aggiornamento su Adobe Photoshop Cs avanzato per i docenti dei centri di formazione professionale provinciali. Ha presentato la fattura alla Provincia (fattura n. V3/0000183 del 24 novembre 2005). La Provincia, con determinazione n. 17 del 03/01/2006, ha deciso di pagarla interamente “per un importo di euro 300,00, oltre marca da bollo di euro 1,81 per un totale di euro 301,81.”

La giunta comunale di Verona il 19 ottobre 05 ha deliberato di approvare una accordo con la cattolica Federazione Italiana Scuole Materne (F.I.S.M.). L'accordo entra in vigore nell'anno scolastico 05/06 ed ha validità fino al termine dell'anno scolastico 09/10. L'accordo prevede che ogni anno siano destinate risorse comunali alle scuole dell'infanzia e asili nido cattolici nell'ambito del Piano esecutivo di gestione sulla base delle disponibilità finanziarie annualmente accertate, che per l'anno 05 ammontano a € 2.050.000.

L'Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero è proprietario, al 2° piano di Piazzetta Scala (Galleria "Fusodoro"), di 280 metri quadrati. A chi affittarli bene, senza pericolo di morosità? Al Comune di Verona. La Giunta comunale ha approvato il contratto di locazione al canone di euro 2.500,00/mese per un totale di euro 30.000,00 annui per un periodo di anni 6 rinnovabile per altri sei, con aggiornamento ISTAT annuale nella misura del 75% del costo nazionale della vita verificatosi nell'anno precedente, a decorrere dal secondo anno di locazione. Le spese di manutenzione ordinaria, riscaldamento, condizionamento, energia elettrica e quota parte acqua, ecc., con riferimento alla superficie occupata, a carico del Comune di Verona. I valori (economici) cattolici, anche questa volta, sono stati ben tutelati dall'ente pubblico.

La giunta comunale di Verona ha deliberato di accordare alla parrocchia San Domenico Savio (Borgo Milano), nella persona del suo legale rappresentante pro-tempore parroco don Gianantonio Trenti, il rilascio della concessione, per nove anni, di un terreno comunale sito in via Meneghetti di mq. 880 ca. verso la realizzazione di un teatro all'aperto e sistemazione dell'area circostante. La concessione, naturalmente, è gratuita.

La parrocchia San Paolo in Campo Marzio (San Pol) di Verona ha fatto pervenire al Comune di Verona una richiesta di terreni euro per il restauro della cappella Marogna, per la ridistribuzione funzionale degli accessi e per il rifacimento dell'impianto di riscaldamento. Il tutto per una spesa, già fatta o preventivata, di 478.934,57 euro più iva. La giunta comunale di Verona ha deciso di contribuire al finanziamento dei lavori per la somma di 37.402,00 euro.

Il parroco di Affi, Carlo Castagnedi, ha deciso interventi strutturali e di restauro su campanile, chiesa, sacrestia e canonica. Spesa preventivata 543.000 euro. I soldi non li ha. Invece di batter cassa alla Cei, che riscuote la lauta tassa di religione (8 per mille), si è rivolto altrove. Un contributo l'ha già avuto dalla Banca popolare di Verona ed altri li ha richiesti alla provincia ed alla Regione. Scommettiamo che presto o tardi...

I cattolici di Castagnaro sono solidali con i soldi del Comune. La Giunta comunale ha chiuso l'anno decidendo di erogare 2.300 euro alla Commissione solidarietà parrocchiale per le manifestazioni a favore degli anziani e 800 euro al gruppo missionario di Menà.

A Isola Rizza il Comune ha stanziato un contributo straordinario a favore della scuola materna cattolica “G. Bonanome”: 20.000 euro. A febbraio ed a maggio dello scorso anno il Comune aveva già dato altri contributi straordinari per complessivi 32.000 euro. La scuola materna cattolica è in attesa anche di un finanziamento regionale.

La scuola materna cattolica “Cherubina Manzani” di Minerbe ha ricevuto dalla Regione come strenna natalizia un contributo straordinario di 66.000 euro, dopo averne avuto uno di 70.000 euro dalla Fondazione Cariverona.



Ritorna alla pagina precedente.