Brutte notizie sulla sala per i funerali civili
Abbiamo avuto notizia che il data 21/12/05 il consiglio d'amministrazione dell'Agec ha approvato l'affidamento e la conservazione delle ceneri ai familiari dei defunti presso la propria abitazione. Stupisce che l'Agec richieda la somma di 75 euro “a copertura dei costi relativi al disbrigo delle pratiche amministrative e di verifica e controllo e all'emissione della relativa autorizzazione.” A nostro avviso, invece, l'Agec avrebbe dei risparmi nella costruzione e gestione del cimitero. Qualche malizioso aggiunge che ci sarebbe anche un mancato guadagno per la ridotta vendita di loculi. La consegna delle ceneri non comporta la possibilità della dispersione in natura, a causa di inconcepibili influenze religiose nella normativa civile. Chi vuole disperdere le ceneri deve dichiarare che le trasporterà in un cimitero all'estero.
Da anni il circolo UAAR di Verona è impegnato perché la città si doti di una dignitosa sala del commiato per i funerali non religiosi.
Circa 3 anni e mezzo fa, abbiamo presentato al sindaco una petizione popolare con alcune centinaia di firme, poi abbiamo avuto un incontro con presidente e direttore dell'Agec, l'azienda comunale che ha la gestione dei cimiteri. L'Agec sta passando alla fase operativa ed ha dato l'incarico del progetto all'architetto Maria Grazia Eccli. Siamo stati
invitati ad una riunione della commissione tecnica dell'Agec, dove potremo formulare le nostre osservazioni e le nostre proposte.
Abbiamo invitato soci e simpatizzanti a partecipare ad una apposita riunione di circolo
del lunedì, per parlare della sala del commiato.
La settimana scorsa siamo stati alla riunione all'Agec. Ci è stato presentato il progetto della “Cappella del commiato”. Siamo subito insorti sul nome. In tutta Italia lo spazio destinato ai funerali non religiosi è chiamato “Sala del commiato”. Ci è stato risposto che “cappella” non ha necessariamente un significato religioso e che al nord (non meglio definito) si usa il termine cappella. Sul Grande Dizionario del Battaglia, un’assoluta autorità in materia, cappella è sempre e solo edificio religioso. In una precedente riunione (alcuni anni fa) con la presidente dell'Agec avevamo capito che si sarebbe spostato il cimitero evangelico per far posto alla sala del commiato. Il cimitero evangelico è stato spostato, ma il suo spazio sarà destinato ad un giardino di accesso alla sala del commiato. Questa sarà ricavata dalla ristrutturazione dell'edificio attuale ed avrà una dimensione di dieci metri per lato. Piccola, troppo piccola, per chi è abituato a partecipare ai funerali civili. Molti partecipanti dovranno rimanere fuori. Un'ultima osservazione. La progettista vorrebbe arredare la sala con panche di pietra. Non si tiene presente che il funerale non religioso è una riunione di persone vive, che ricordano chi non c'è più. Le panche di pietra andranno bene ai giardini pubblici per una breve sosta ma non in una sala di riunioni.
Comune, Provincia e Regione sono abituati a sborsare grandi somme per chiese, campanili ed oratori, ma non vogliono dare neppure un euro per la sala del commiato.
Ecco alcuni esempi.
A Verona esiste una parrocchia, non sappiamo dove, denominata S. Giuseppe sposo Beata Vergine. Questa parrocchia ha fatto, o progettato, lavori di “ristrutturazione del fabbricato con nuova distribuzione interna, nuovi impianti tecnologici ed inserimento vano ascensori per disabili” il tutto per una spesa di euro 570.065,93 + IVA. La parrocchia, invece di rivolgersi alla ricca diocesi, alla panciuta Cei (otto per mille), ai parrocchiani desiderosi di salvarsi l'anima, ha battuto cassa al Comune di Verona. La giunta comunale ha deciso di erogare alla parrocchia un contributo di euro 64.053.
A Verona esiste una parrocchia denominata S. Maria Addolorata (forse per distinguerla da quella Contenta), che ha deciso di spendere euro 115.359,94 + IVA per “rifacimento vetrate, telai e controtelai esterni della chiesa”. Ha chiesto un contributo al Comune di Verona e la Giunta comunale ha deliberato di assegnarlo nella misura di euro 9.009,00.
Il Comune di Verona è proprietario di un complesso immobiliare, denominato Corte Molon, situato in prossimità dell'Adige a monte della città in direzione di Parona. Su Corte Molon mise gli occhi la Comunità dei Giovani del salesiano don Pighi, che la chiese al Comune. Nel 1988 la Giunta comunale deliberava di istituire il Centro Comunale Giovanile "Corte Molon" per lo svolgimento d'attività culturali, lavorative e di tempo libero a favore d'adolescenti e giovani della città e di
affidarne la conduzione e la gestione operativa all'Associazione Comunità dei Giovani, poi diventata Comunità dei Giovani Cooperativa Sociale a.
r. l. Onlus. Tre anni fa la Comunità dei Giovani chiedeva al Comune il rinnovo della convenzione di Corte Molon. Lo Staff tecnico patrimonio con nota in data 8.7.2002 quantificava in euro 79.800 il canone annuo del compendio immobiliare Corte Molon. La Giunta comunale decideva l'abbattimento del canone determinato dallo Staff tecnico nella misura dell'80% e l'applicazione, pertanto, di un canone di euro 15.960. Il Comune regala ogni anno alla Comunità dei Giovani 63.840 euro (79.800-17.960). Siamo andati nel sito della Comunità ed abbiamo trovato quanto si paga di affitto per una giornata (tra parentesi mezza giornata): sala convegni 130 euro (90); sala Portici 100 (70); sala Pittorica 85 (60); cortile interno 200; cortile eventi di
beneficenza 120; cortile eventi a pagamento 300; laurea e compleanno150; feste bambini 90, ecc.
In Borgo Milano c'è la parrocchia Domenico Savio, affidata ai salesiani. Questi hanno deciso lavori per ”adeguamento impianti meccanici elettrici, di riscaldamento, raffrescamento, idricosanitari, gas metano, riedizione di rampe, installazione di piattaforme elevabili, lavori di mantenimento della struttura” per un
totale di euro 812.503,74 + IVA . I ricchi salesiani hanno chiesto un contributo al Comune di Verona. La Giunta comunale ha deciso di assegnare euro 63.452,00.
Nella motivazione di una delibera della Giunta comunale di Verona si legge: “Atteso che la Polisportiva CSI Fantasisolo è un Ente di ispirazione cristiana che non persegue scopi di lucro, riconosciuto dalla Santa Sede come Organizzazione Internazionale Cattolica”. Con questa premessa la Giunta ha affidato al Fantasisolo il servizio di laboratori ludici post-scuola per l'anno scolastico in corso presso le scuole dell'infanzia comunali Villa Cozza, Aporti, Carso, Dall'Oca, stanziando la somma di euro 26.480. “Dopo questo anno di sperimentazione, se questa sarà positiva, si procederà a partire dal prossimo anno con avviso pubblico o gara.” Intanto, in un servizio pubblico comunale si dà lavoro soltanto a giovani di ispirazione cristiana.
Anche noi, come molti nostri lettori, non sappiamo dove si trovi nel comune di Verona la parrocchia di S. Rocco di Castiglione. Questa parrocchia ha presentato al Comune una richiesta di contributo, avendo sostenuto una spesa di euro 180.106,87 + IVA per “esecuzione impianto di riscaldamento e nuova caldaia, nuova pavimentazione, rifacimento intonaci esterni, restauro dei manufatti lapidei e dei serramenti, sistemazione del sagrato.” La Giunta comunale ha deciso di assegnare un contributo di euro 14.065,00.
In via S. Alessio si trova una chiesa che è sempre chiusa. E' dedicata a S. Pietro Martire, un fanatico persecutore degli eretici, tanto che fu dichiarato protettore della Santa Inquisizione. L'edificio deve appartenere alla parrocchia di S. Stefano, perché questa ha presentato domanda di contributo al Comune di Verona avendo sostenuto una spesa di 285,021,96 euro più Iva per il risanamento conservativo. La Giunta comunale ha deliberato di contribuire con 32.025 euro.
Nel comune di Verona c'è la parrocchia Beata Vergine Maria del perpetuo soccorso. Questa parrocchia ha deciso la messa a norma dell'impianto elettrico e ristrutturazione dell'impianto di riscaldamento per una spesa di euro 109.846,55 più Iva. Invece di sobbarcarsi interamente la spesa, come capita a tutti noi, si è rivolta al Comune per avere un contributo. Il Comune, cioè tutti noi, ha erogato 12.343 euro.
La Giunta comunale di Verona con delibera in data 21/2/06 ha deciso di autorizzare un prelevamento di fondi per 100.000 euro dal capitolo di spesa 22840 (Fondo di Riserva) del bilancio 2006 per i seguenti capitoli di spesa a favore delle scuole cattoliche: contributi scuole dell'infanzia e nidi integrati paritari FISM per euro 70.000; contributi scuole primarie e secondarie di primo grado pubbliche non statali per euro 30.000.
Con determinazione della Provincia n.1315 del 2/3/06 avente per oggetto: “Liquidazione contributo all’Opera Diocesana
S. Pietro Martire per la partecipazione di 1539 giovani veronesi alla XX giornata mondiale della gioventù a Colonia” è stato deciso “di liquidare all’Opera Diocesana S. Pietro Martire di Verona – Piazza Vescovado, 7 – 37121 Verona –, il contributo assegnato di euro 25.000,00 per la partecipazione di 1539 giovani veronesi alla XX giornata mondiale della gioventù a Colonia.”
Con determinazione n.1791 del 23/03/06 la Provincia di Verona ha liquidato alla Fondazione Centro Studi Campostrini, – Via Santa Maria in Organo, 4 – 37129 Verona –, il contributo assegnato di euro 500,00 per la presentazione del libro di Gianni Marilotti dal titolo “La quattordicesima commensale.” Nella provincia vengono presentati annualmente centinaia di libri da librerie, associazioni, enti ed istituzioni varie, senza che la Provincia sganci un euro.
Con determinazione n.1316 del 2/3/06 la Provincia di Verona ha regalato all’Associazione UCSI Veneto - Unione cattolica stampa Veneto - Via Pinelli, 23b – 31100 Treviso –, 2.000 euro per il premio giornalistico “Il genio della donna” abbinato al concorso giornalistico UCSI 2005.
A Verona c'è un'organizzazione cattolica denominata Associazione Luci nel Mondo, Onlus , con sede in via Duomo 18/a, presieduta dal signor Ottavio Todeschini. Tale associazione, affermando d'aver realizzato un DVD della iniziativa denominata “La città delle Differenze”, che prende spunto “dallo scontro/incontro inarrestabile tra diverse culture, etnie e religioni”, ha presentato alla Provincia la domanda di un contributo. L'Associazione ha affermato d'aver sostenuto una spesa di 7.500 euro. La Giunta provinciale ha assegnato un contributo di euro 1.000, quale concorso nelle spese.
La Provincia di Verona dà soldi alle organizzazioni cattoliche anche di altre province.
L'associazione cattolica “Azione per famiglie nuove – Veneto”, con sede a Padova in via Chiaradia, 2, ha organizzato, non si sa dove, il 16 aprile
05, la Familyfest 2005 “per dare visibilità al positivo che la famiglia è ancora oggi in grado di offrire ai singoli e alla collettività”. Il signor Ennio Gaspari, vicepresidente dell’ignota, a noi, associazione ha presentato alla provincia di Verona il rendiconto consuntivo delle spese sostenute per la realizzazione della sopraccitata iniziativa, da cui risulta un disavanzo di euro 19.024. La Giunta provincia ha deciso di assegnare un contributo di euro 3.000.
Ci è stato segnalato un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, in data 30 gennaio
06 (GU n. 54 del 6-3-06), riguardante la ripartizione della quota dell'otto per mille spettante allo Stato per l'anno 2005. Con detto decreto vengono regalati alla parrocchia di Santa Maria di Castelnuovo del Garda 60.000 euro per interventi di restauro e risanamento conservativo della copertura della vecchia chiesetta adibita ad oratorio ed altri 40.000 euro alla parrocchia di Bardolino per il restauro e il risanamento conservativo dell'immobile sede della canonica e della parrocchia.
Apprendiamo che nelle ultime settimane il comune di Caldiero ha deciso i seguenti finanziamenti a favore di organizzazioni confessionali: 2.500 euro al circolo parrocchiale Noi; 3.895 euro e 2.500 euro per due progetti del Mlal; 33.000 euro alla scuola materna don Provoli; 19.800 a quella di Maria Bambina (Caldierino); 9.900 a quella di Maria Immacolata (Strà); 500 al Centro aiuto vita.
In ottobre Ratzinger sarà a Verona. L'hotel Due Torri è in restauro ed il papa cattolico dovrà accontentarsi del vescovado. Qualcuno ha pensato di rifare la facciata del vescovado per accogliere l'illustre ospite. Il belletto è costato molto caro: 1.300.000 euro, almeno dicono. Ha finanziato la Fondazione Cariverona.
La Fondazione Cariverona ha regalato ai ricchi frati Servi di Maria del convento di Verona la bella somma di 25.000 euro per la pubblicazione di un volume sulla chiesa di S. Maria della Scala. Abbiamo detto ricchi frati perché, tra l'altro, il convento è proprietario di tutto lo stabile che si trova tra via Scala e via Stella con caffè e negozi affittati, che saranno esenti da Ici per la legge clericale approvata di recente dal parlamento. Quando Unicredito ci chiede 4 euro per un bonifico, stiamo finanziando i frati Servi, oltre alla straricca Diocesi.
La Fondazione Cariverona ha elargito 100.000 euro alla parrocchia di Lugo di Grezzana per il restauro del campanile, della parrocchiale e dell'annesso edificio denominato 'Le Sepolture'.
La parrocchia di S. Stefano protomartire di Verona aveva deciso che era arrivata l'ora per consolidare e restaurare il soffitto ottocentesco delle navate della chiesa. Si è rivolta alla Fondazione Cariverona ed ha ottenuto un contributo di 350.000 euro.
La Fondazione Cariverona, dietro richiesta dei titolari, ha deciso di finanziare il restauro delle facciate di alcune chiesi parrocchiali: S. Antonio abate di Verona 15.000 euro, S. Giovanni Battista di Verona 30.000 euro,
S. Maria della salute di Albaredo d'Adige 20.000 euro, S. Martino vescovo di Legnago 40.000 euro.
S. Zeno vescovo di Illasi 15.000 euro.
La chiesa parrocchiale di Buttapietra è dedicata all'esaltazione della S. Croce. La parrocchia ha pensato al restauro conservativo del campanile. Chiedere i fondi ai fedeli è cosa faticosa, lunga e poco redditizia. La parrocchia si è rivolta alla fondazione Cariverona che ha erogato ben 50.000 euro.
A Verona ci sono istituzioni cattoliche che intervengono i varie parti del mondo (soprattutto Africa e America Latina),
al fine di catechizzare le popolazioni locali. Sia chiaro, però, che gli interventi non sono finanziati con la vendita delle proprietà immobiliari cattoliche qui a Verona o con la riduzione dei consumi dei fedeli. Si batte cassa ai comuni, alla provincia, alla regione, agli istituti finanziari. Ecco alcuni finanziamenti dello scorso anno della Fondazione Cariverona: 20.000 euro alla Casa madre istituto Figlie della carità canossiane di Verona per la Repubblica democratica del Congo; al Collegio delle missioni africane dei missionari comboniani di Verona 15.000 euro per l'Uganda e 10.000 per il Congo; alla Congregazione poveri servi della divina provvidenza casa buoni fanciulli- istituto Don Calabria di Verona 70.000 euro per l'Angola; alla parrocchia
S. Pietro Apostolo di Negrar 150.000 euro per l'Argentina; alla parrocchia del Sacro cuore di Gesù di Verona 40.000 euro per l'India; alla Procura missioni estere degli Stimmatini di Verona 55.000 per il Cile. Non risulta che la Fondazione Cariverona abbia altrettanta generosità per organizzazioni non confessionali quali Emergency o Medici senza frontiere, presenti a Verona e certamente non meno meritorie di quelle finanziate.
La Giunta regionale del Veneto ha deliberato uno stanziamento di 592 mila euro, in accoglimento delle domande di tredici parrocchie veronesi, per la riqualificazione di oratori (o patronati o circoli Noi o centri giovanili parrocchiali). A guidare la classifica è il circolo Noi di Sanguinetto con 145 mila euro. Seguono Bonavigo con 80 mila euro, Castagnaro con 75 mila, Salizzole con 48 mila, Arcole con 40 mila e via succhiando.
La manutenzione straordinaria dell'impianto di riscaldamento della chiesa Santissimi Apostoli Pietro e Paolo di Torri costa (o è costata) 57.750 euro. Le offerte dei fedeli, che usufruiscono del riscaldamento, hanno coperto circa un terzo della spesa. La filiale locale della Banca Popolare ha dato una buona spinta con 8.000 euro. Il colpo grosso è arrivato dalla Regione con 20.000 euro. “Voglio perciò davvero ringraziare la Regione nella persona dell'assessore Massimo Giorgetti”, ha detto il parroco Luciano de
Agostini.
L'assessore regionale alle politiche dei lavori pubblici e sport, Massimo Giorgetti, ha scritto al sindaco di Tregnago per il informarlo che la Regione ha stanziato un contributo di 250 mila euro per il restauro ed il risanamento conservativo dell'ex canonica. Aggiunge il sindaco Marco Pezzotti: “Abbiamo aperto un mutuo con la Cassa depositi e prestiti per 330 mila euro. Altri 250 mila euro arrivano dalla Regione e sono convinto che la parrocchia interverrà per quello che potrà contribuire al risanamento; perché, sebbene l'edificio sia di proprietà comunale, è naturale una sua destinazione futura per le opere parrocchiali” (Arena
13/3/06). Naturale, signor Sindaco?
Massimo Giorgetti è anche orgoglioso per il pacchetto di finanziamenti regionali concessi quest'anno per gli edifici di culto ed altri edifici della chiesa cattolica. Le istituzioni laiche dovrebbero provare vergogna. Sembra che il pacchetto per Verona (Arena
18/3/06) sia di 1.300.000 euro: restauro del complesso Santa Maria del Giglio dell'Istituto della Figlie di Santa Maria Immacolata (250.000 euro); ristrutturazione della Casa madre dell'Istituto Sorelle della Sacra Famiglia (152.000 euro); interventi alla parrocchia di San Francesco all'Arsenale (210.000 euro); parrocchia di San Michele Arcangelo (78.000 euro). Altri contributi (a integrazione di quelli dell'anno scorso o per nuove opere) per lavori nelle chiese parrocchiali di Santa Maria Regina,
San Massimo, San Giovanni Battista, Santa Maria Assunta (sia alle Golosine sia alla Cattedrale), Seminario Maggiore (Veronetta), Madonna della Salute (Dossobuono), San Lorenzo Martire (rettoria).
Deve esserci un bel feeling tra l'assessore Massimo Giorgetti e la direzione e/o la proprietà dell'Arena, oltre che tra il detto e le gerarchie cattoliche veronesi. Gli stanziamenti della Regione, su proposta di Giorgetti, a favore del potere clericale vengono pubblicati, ampliati e ripetuti dal quotidiano cittadino. Sembra che l'ultima seduta della Giunta regionale abbia previsto lo stanziamento di 2.793.189 euro per 151 edifici di culto e aggregati del Veneto. Di essi ben 41 sono parrocchie della provincia di Verona (1.027.000 euro). Tra i beneficiari ci sono anche due istituti religiosi: il monastero (di clausura) delle Clarisse Sacramentine, che dovrebbe trovarsi in quel di Novaglie, ed i Camilliani di Santa Maria del Paradiso (Veronetta) (Arena
28/3/06).