CROCIFISSI NEI SEGGI ELETTORALI

Il 26 maggio, con ballottaggio il 9 giugno, si sono tenute le elezioni amministrative. Apprendiamo dai giornali che tre nostri soci sono stati eletti (erano candidati in differenti formazioni politiche), un consigliere comunale in un comune della provincia e due consiglieri di circoscrizione a Verona. Ci congratuliamo con loro ed speriamo che portino avanti le battaglie per la laicità delle pubbliche istituzioni anche dalle posizioni che vanno ad occupare.
Ci congratuliamo anche con un nostro socio che, nella sua veste di elettore, ha rivendicato la laicità dello Stato, facendo porre a verbale della sezione elettorale del comune di Verona in cui votava il reclamo che riportiamo qui sotto. L'episodio ha avuto un'eco anche nel quotidiano l'Arena.

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Il sottoscritto [omissis],  nato [omissis], residente a [omissis], iscritto nella lista elettorale della sezione n. 50, recatosi a votare presso la sopraddetta sezione e constatatavi la presenza, ben visibile, di un crocifisso, simbolo della religione denominata "cattolica apostolica romana", alle ore 12.15 circa si è rivolto al presidente di seggio, signor Vittorio Messori, chiedendo se il crocifisso potesse essere rimosso.
In conseguenza del rifiuto (non argomentato) del Presidente del seggio elettorale, il sottoscritto ha ugualmente proceduto alla votazione, ancorché nella considerazione:

1. che la presenza del crocifisso nel seggio elettorale è contraria al supremo principio costituzionale della laicità dello Stato;

2. che, in particolare, è contraria alla sentenza della Corte di Cassazione IV sez. penale n° 439 dell'1 marzo 2000 (che ha confermato "l'esigenza che venga rispettato il supremo principio costituzionale della laicità dello Stato nelle sezioni elettorali"), nonché alle precedenti sentenze della Corte Costituzionale: n° 203 del 1989 (che ravvisa nel principio della laicità dello Stato la garanzia di un "regime di pluralismo confessionale e culturale"), n° 149 e n° 440 del 1995, tese a garantire che la laicità dello Stato è uno dei princìpi supremi della nostra Costituzione;

3. che la religione cattolica non è più religione di Stato dal 1984;

4. che nelle Istruzioni per le operazioni degli uffici elettorali di sezione, cap. X, par. 32, p. 31 si fa riferimento all'"accertamento dell'arredamento della sala della votazione da parte del presidente", il quale "fa accertare ai componenti dell'ufficio ... l'arredamento della sala di votazione ... per eliminare eventuali deficienze";

5. [omissis]

6. che il sottoscritto aveva poco prima parlato telefonicamente con la dottoressa Leoni, responsabile dell'Ufficio elettorale della Prefettura di Verona, la quale aveva giudicato legittima la richiesta di rimozione del crocifisso dalle pareti del seggio.

(firma)         

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