La Tesi, dal titolo: "Analisi delle strategie nella gestione dei Rifiuti solidi Urbani: il caso del Piano della Provincia di Venezia", è stata elaborata assieme al collega Ceporina Nicola e ha come relatore il prof. Giovanni Campeol dello I.U.A.V.
INDICE DI TESI BREVE ABSTRACT PRESENTAZIONE
La Tesi ha per oggetto il “piano per la gestione dei rifiuti urbani” della provincia di Venezia. Il compito prefissato è quello di analizzare il Piano e di valutarlo attraverso un modello atto ad evidenziarne gli errori, proponendo eventuali miglioramenti.
Il modello di valutazione si basa su degli indicatori riconducibili a quelli universalmente accettati del sistema pressione-stato-risposta proposto dalla OCSE.
Per riuscire ad ottenere dei risultati concreti si è passata in rassegna tutta la legislazione normativa nazionale, dalla legge 366/1941 - istituiva il servizio centrale nazionale di R.S.U., forniva indicazioni sulle modalità di stoccaggio temporaneo sulla raccolta dei rifiuti urbani, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi - alla più recente normativa Regionale 3/2000, soffermandoci con più attenzione sul decreto legislativo 22/1997, il cosiddetto “Ronchi”, che recepisce le normative europee 91/689 e 94/62, in base alle cui indicazioni, obiettivi, scadenze e prescrizioni si è iniziato ad analizzare il Piano per la gestione dei rifiuti solidi.
Questo è stato redatto nel corso del 1998 - su di una base dati rilevata nel triennio 1994-1997 – ed è stato adottato nel gennaio 1999: attualmente è in attesa dell’approvazione da parte della Regione, conseguenza di quella del Piano regionale per la gestione dei rifiuti urbani (P.R.S.U.).
Dall’analisi e valutazione del Piano ne emerge che il periodo storico, lo studio di casi analoghi, l’esperienze pilota attivate, risultano inattendibili ai fini delle proiezioni nel decennio 1998-2008; infatti già dal primo anno di proiezione (1998) si evidenzia uno scarto con i dati reali registrati: questi risultano insufficienti e non permettono un confronto con le altre realtà venete perché i sistemi di rilevazione non hanno prodotto dati omogenei.
Le tecniche di V.I.A. si riconducono alle sole analisi dei costi e benefici e scenari alternativi per i sistemi di raccolta dei rifiuti; nemmeno menzionata la sensibilizzazione della popolazione, importante per la diminuzione dei rifiuti prodotti e per l’incremento della raccolta differenziata (obiettivi primari del Ronchi); per quanto riguarda l’impiantistica l’individuazione di scenari minimi cautelativi con un’analisi dei rischi non viene effettuata, ci si limita esclusivamente a raggiungere l’autosufficienza dell’Ambito Territoriale Ottimale (provinciale) come previsto dal decreto 22/1997. La definizione dei Centri Ottimali di Gestione è puramente nominalistica e non tecnica come indicato dalla normativa vigente; non viene attivato nessun sistema esperto o analizzati casi studio presenti in letteratura.
Nessuna informazione viene data sulla fattibilità e le modalità di raccolta in Venezia centro storico e nelle altre isole della laguna.
L’obiettivo finale della tesi è quello di evidenziare tutti questi errori e proporre delle soluzioni anche alla luce dei dati registrati nei due anni successivi alla redazione del Piano, 1998-1999.
COMMENTO ALLE MAGGIORI DISPOSIZIONI NORMATIVE IN MATERIA DI RIFIUTI
Legislazione “Pre-Ronchi” p. 2
Significativi scenari europei p.10
Decreto Legislativo 22/1997 p. 14
Legge Regionale del Veneto 3/2000 p. 19
PRINCIPALI NORMATIVE IN MATERIA DI RIFIUTI
Legge n° 366 del 20 marzo 1941 p. 21
D.P.R. 915/1982 p. 23
Legge n°441 del 29 ottobre 1987 p. 25
Legge n° 475 del 9 novembre 1988 p. 27
Decreto del Ministero dell’Ambiente del 29 maggio 1991 p. 29
Direttiva 91/156/CEE p. 30
Direttiva 94/62/CE p. 32
Legge Regionale del Veneto n° 33 del 16 aprile 1985 p. 34
Piano Regionale di smaltimento dei rifiuti solidi urbani p. 36
Legge Regionale del Veneto n° 3 del 21 gennaio 2000 p. 39
Piano Provincia di Venezia dell’Organizzazionedella Gestione dei Rifiuti p. 41
Ambiti Territoriali Ottimali e Centri Ottimali di Gestione p. 42
Il Piano p. 45
Il Sistema dei Rifiuti p. 46
Obiettivi del Piano p. 47
La Raccolta Differenziata p. 48
La localizzazione degli impianti di smaltimento
e di recupero dei R.U. p. 51
IL DECRETO LEGISLATIVO N° 22/1997
Struttura del Decreto p. 53
Principi generali p. 55
I rifiuti p. 56
La Gestione dei rifiuti p. 58
Il Catasto dei rifiuti p. 61
Gli Imballaggi p. 62
I Piani di Gestione dei Rifiuti p. 63
Il Sistema di Tariffazione p. 64
Le Scadenze e i Divieti p. 66
La Raccolta Differenziata p. 67
Disposizioni transitorie e finali p. 68
Modifiche e aggiornamenti apportate al Decreto p. 69
I VANTAGGI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
Lo Sviluppo Sostenibile p. 70
Le materie prime seconde p. 71
La collaborazione e cooperazione del cittadino p. 76
Come effettuare la raccolta differenziata p. 79
I vantaggi economici della raccolta differenziata p. 81
IL MODELLO DI VALUTAZIONE
Perché un modello di valutazione? p. 83
Introduzione al modello p. 85
Che cos’è un indicatore? p. 86
Criteri di selezione degli indicatori p. 90
Il modello Pressione – Stato – Risposta p. 92
Il modello DPSIR p. 95
Indicatori: strumenti neutrali o di parte? p. 96
Selezione degli indicatori p. 97
STATO ATTUALE DELLA PROVINCIA DI VENEZIA
Precisazioni normative p. 100
Obiettivi previsti dal Piano p. 103
Dati sulla produzione di rifiuti p. 105
I dati della raccolta differenziata p. 116
I Centri Ottimali di Gestione p. 132
Impianti di smaltimento e di recupero p. 137
Gli scenari previsti e i casi studio p. 146
Sistemi di raccolta p. 157
LA GESTIONE DEI RIFIUTI: FALLIMENTO DI UN SISTEMA
Cosa si intende per rifiuto p. 164
Produzione di rifiuti urbani p. 168
Smaltimento di rifiuti urbani p. 177
R.S.U. p. 178
R.S.A. p. 178
Raccolta differenziata p. 179
Materiale organico recuperato p. 181
Materiale secco recuperato p. 184
Disponibilità di impianti p. 189
Inceneritori p. 191
Compostatori p. 194
Altri p. 196
Capacità volumetrica del sistema di discariche p. 197
Tecniche di V.I.A. p. 199
IL MODELLO DI VALUTAZIONE APPLICATO AL PIANO
Commento introduttivo al modello p. 202
Spiegazione del modello p. 204
Produzione di rifiuti urbani p. 206
Smaltimento dei rifiuti urbani p. 207
Raccolta differenziata p. 209
Disponibilità di impianti p. 213
Capacità volumetrica del sistema di discariche p. 216
Tecniche di V.I.A. p. 217
RIFLESSIONI E PROPOSTE
Rilevazione e elaborazione dati p. 222
Cause dell’aumento della produzione di rifiuti p. 226
Prevenzione p. 229
Sensibilizzazione della popolazione p. 234
Sistemi di raccolta dei rifiuti e TARSU p. 237
L’uso di sistemi esperti p. 241
Definizione dei C.O.G. p. 241
Disponibilità di impianti p. 246
Struttura ed efficienza del Piano p. 247
ALLEGATI:
Quadro sinottico della normativa di riferimento
Matrice modello di valutazione
Esemplificazione della matrice modello di valutazione
Matrice di sintesi