ITALIA

Su Gladio: mafia,massoneria,USA

Luigi Cipriani, Intervento in aula dell'11 gennaio 1991, in Stenografici sedute parlamentari X Legislatura

Questa storia nasce con lo sbarco degli americani in Sicilia. Da quel momento alcuni personaggi, che facevano contemporaneamente capo a Cosa nostra (la mafia siculo-americana), all'Oss (che era il corrispondente della Cia di quegli anni) e alla massoneria, hanno operato nel nostro paese costituendo fin da allora una struttura armata. Vorrei inoltre ricordare che il primo intervento che ha utilizzato la strage come azione per condizionare le vicende politiche del nostro paese e per impedire un'avanzata della sinistra è rappresentato dalla strage di Portella delle ginestre. I personaggi dell'Oss che operavano in quegli anni -mi limito a citarne i nomi perché ricostruire tutta la storia sarebbe molto lungo- sono i seguenti: Frank Gigliotti, Max Corvo, Max Scamporino, Charles Poletti -tutti membri della massoneria e della Cia legati a Cosa nostra- e Carmel Offie, incaricato delle operazioni speciali della Cia nel nostro paese.

Quindi, la vicenda inizia da lì e dalla costituzione di apparati armati clandestini reclutati dalla Cia. A tale riguardo vorrei ricordare che alla "stazione" Cia di Roma fu rinvenuto un elenco di duemila nomi di personaggi di destra che venivano identificati o come soggetti in grado di utilizzare armi ed esplosivi o disponibili per qualunque uso ed intervento al fine di impedire che in Italia si realizzasse un'avanzata del partito comunista e, in ogni caso, delle sinistre. La vicenda parte quindi dalla costituzione nel nostro paese di una struttura clandestina armata che reclutava civili di orientamento anticomunista. […..]negli anni intorno al 1968 vennero reclutati migliaia di ex militari, poliziotti, carabinieri e civili di orientamento anticomunista. Inoltre in Sardegna venne organizzato un campo di addestramento. (Capo Marrargiu). Cercherò di indicare una serie di altri documenti che possono essere utili, in particolare quelli che potremmo ottenere compiendo un viaggio negli Stati uniti presso il Dipartimento di stato. Infatti è vero che gli accordi di cui stiamo parlando hanno come protagonisti i servizi segreti dei due stati, ma mi sembra che emerga un ruolo fondamentale da parte del Dipartimento di stato americano, e quindi della Presidenza statunitense, visto che in più occasioni compare l'attività dell'ambasciata americana a Roma. Cito dei brani di documenti ufficiali che a mio avviso consentono di fare luce su un periodo finora non sufficientemente affrontato, quello che va dalla fine della guerra fino alla costituzione della Nato. In quel periodo risulta che l'Oss cercò di insediare nel nostro paese delle strutture che si opponessero all'andata al potere del partito comunista. Questa è stata fin dall'inizio la preoccupazione che le truppe di liberazione e di occupazione statunitense hanno nutrito arrivando nel nostro paese. Si parla di un gruppo diretto da Earl Brennan, incaricato delle operazioni speciali da parte dell'Oss in Italia, che durante la guerra tenne i contatti col Grande oriente d'Italia. A tale proposito vorrei dire che in questa vicenda mi sembra sia stato trascurato il ruolo svolto dalla massoneria statunitense anche nel processo di unificazione della massoneria italiana. Non penso sia un caso che spesso i canali della massoneria e di strutture dei servizi segreti si sovrappongano, in particolare negli Stati uniti, dove sono quasi sempre la stessa cosa. Qui c'è un rapporto di tale Walter Dowling del 1947. Walter Dowling, della divisione affari europei del Dipartimento esteri degli Stati uniti, faceva riferimento a Brennan e diceva: "In questi termini temo che Gigliotti, anch'esso membro dell'Oss, stia cercando di attivare la vecchia banda dell'Oss in Italia come mezzo per combattere il comunismo". Com'è noto, l'attività di quel gruppo è messa in piedi per la maggior parte da italoamericani quali Scamporino, Max Corvo e altri. Sono i personaggi che poi procurarono le armi alla banda Giuliano per la strage di Portella delle ginestre, quelle armi che vengono recuperate dalla divisione Anders formata da polacchi e sbarcata in Italia. Qui si vede la presenza dei servizi statunitensi che si preoccupano da subito di costituirsi delle basi armate in gruppi anticomunisti da poter utilizzare in caso di necessità.

 

Frank Gigliotti si fa patrocinatore -utilizzando i rapporti con il principe Alliata di Monreale, che successivamente troveremo nella P2- dell'unificazione della massoneria italiana e come prezzo deve pagare il fatto che vengano riconosciute le logge massoniche nelle basi Nato e nelle basi americane nel nostro paese. In occasione delle elezioni del 1948, in Italia era stata costituita una struttura armata clandestina che, in caso di presa del potere da parte del partito comunista -quindi in termini legali, a seguito di elezioni- sarebbe dovuta intervenire. Fatto confermato anche da Edgardo Sogno che con il suo movimento Pace e libertà più volte ha ribadito: "Noi eravamo pronti a intervenire con le armi nel caso che il partito comunista avesse conquistato il potere anche con le vie legali". A questo punto è il caso di approfondire il ruolo di De Gasperi, presidente del Consiglio e i fatti successi in quel periodo. De Gasperi negò sempre che vi fosse stata, prima delle elezioni del 1948, una fornitura di armi da parte degli Stati uniti: una fornitura clandestina, non ufficiale. Invece è documentato che questa fornitura ci fu e potrei anche dare l'elenco dei tipi di armi.

 

Poi, sempre presso il solito Dipartimento di stato, c'è un appunto del 25 marzo 1948 dell'ambasciatore Dunn che scrive al segretario di stato: "In conformità all'accordo raggiunto in questi giorni con il comandante della difesa, generale Trezzani, si dichiara che l'offerta di cui al documento 72 viene accettata in termini di pagamento di dieci milioni di dollari. Tale somma dovrà essere pagata in dollari Usa prima del 1 luglio 1948, ulteriore accordo col generale Trezzani e il ministro della difesa Facchinetti". C'è poi un appunto -sempre di Frank Gigliotti- che fa riferimento a un gruppo organizzato dal colonnello Ettore Musco, futuro capo del Sifar. Ettore Musco fondò allora la Ali (Armata italiana della libertà), Frank Gigliotti, in una sua nota del luglio 1947 al responsabile per gli affari europei del Dipartimento di stato Walter Dowling, ne segnala gli scopi: "Ci sono in Italia cinquanta generali che si stanno organizzando per un colpo di stato; sono tutti anticomunisti e sono pronti a tutto". Questi sono alcuni scampoli, alcuni elementi antecedenti alla formazione di Gladio. Che poi si chiamasse così o in altro modo non è il nome che importa bensì l'interesse, da parte degli Stati uniti, di insediarsi anche con gruppi armati di orientamento anticomunista per impedire che l'Italia cambiasse le proprie alleanze e che i comunisti andassero al potere. Vi è poi un'altra storia in Lombardia relativa a questi gruppi che nascono e si aggregano intorno all'Opera cardinal Ferrari, raccolgono migliaia di persone sul territorio nazionale e stabiliscono rapporti con il corpo Volontari della libertà e con la divisione Osoppo. Vi sono i vari gruppi armati di cui abbiamo l'elenco di nomi, armi e compiti. Tra questi compiti vi era quello di schedare gli avversari, cioè i comunisti. Questi gruppi lavoravano in contatto con i centri di controspionaggio, con i carabinieri e con la questura e avevano il compito di fornire gli elenchi degli iscritti, dei militanti e dei dirigenti del partito comunista, precisando che si trattava di dipendenti pubblici collocati in posizione strategica nell'apparato statale. Emerge da tutto ciò un'attività militare clandestina organizzata in gruppi, con dotazione di armi, addirittura di manuali per imparare a usare gli esplosivi anche in condizioni di emergenza, a far saltare rotaie, ponti, strade e così via, una sorta di manuale del guastatore. Accanto a queste vi erano attività di schedatura, di informazione. Questi documenti partono dal 1947 per arrivare fino al 1975. Quali personaggi implicano? Adamo Degli Occhi che diventa uno dei capi dell'organizzazione, e sappiamo di che personaggio si tratta: è capo della destra golpista, implicato e inquisito per il golpe Borghese; Bonocore, una sorta di suo vice e il principe Alliata di Monreale, il "principe nero" anello di congiunzione tra mafia, massoneria e servizi americani che troveremo poi nelle vicende successive e nella P2.

Abbiamo saputo che oltre alla struttura ufficiale vi era l'area dei simpatizzanti, reclutabili all'osteria, pertanto il lavoro che possiamo fare sugli elenchi è relativo. Questi gruppi con il loro orientamento anticomunista hanno potuto costituire una sorta di armata personale, comprendente e integrante quei gruppi a cavallo tra la destra e i servizi segreti di cui abbiamo avuto numerosissime dimostrazioni nel nostro paese. Il Nardi è un personaggio probabilmente "suicidato" e l'incidente avvenuto in Spagna è tutto da ricostruire. Abbiamo gli elenchi dei nomi, gli indirizzi dei gruppi di Milano; è evidente la caratterizzazione anticomunista al punto da giustificare l'uso delle armi. Ho qui un documento, che credo sia l'atto costitutivo del gruppo Sogno, secondo il quale i traditori dovranno essere passati per le armi. Inevitabilmente queste strutture hanno precostituito la possibilità di una successiva aggregazione con aree golpiste di gruppi utilizzati anche dai servizi segreti. Tutto ciò fa comprendere la possibilità di uno sconfinamento verso l'area stragista e "bombarola". Ricordo che Vinciguerra parla nel 1984 della struttura Gladio senza sapere come si chiama, dandone però una descrizione perfetta. Fa anche un elenco di nomi, compreso Nardi, e denuncia i militanti della destra che hanno tradito e che sono diventati le pedine dei servizi utilizzati per le operazioni stragiste. Credo dunque che vi siano tutti gli elementi per affermare che la struttura è illegale e che, comunque, non ha nulla a che fare con la difesa della patria e con i rapporti con la Nato. Un gruppo armato clandestino utilizzato da forze che, a livello internazionale e interno, volevano impedire che un partito entrasse in qualche modo nell'area di governo. Sfido chiunque a dire che si sia trattato di una struttura legale.

http://www.fondazionecipriani.it/Scritti/gladio.html