Breve Storia di Corticella
Per molti secoli Corticella costituì una delle tante "comunità" del contado
bolognese, dove gli uomini si riunivano in "arengo" chiamati dal suono di una
campana. Anche se il toponimo Corticella ci riporta a insediamenti medievali,
esso è il diminutivo di "curtis", termine con cui si indicava un'entità
comprendente terre colte e incolte, abitazioni padronali e coloniche, magazzini,
stalle e diversi laboratori artigiani.
Quíndi Corticella ha un'origine medievale assai antica, probabilmente anteriore
al Mille.
Il nuovo borgo acquistò importanza con la costruzione del canale di Reno intorno
l'anno 1180, che dalla chiusa di Casalecchio conduceva l'acqua a Bologna. Nel
1220 circa, per governare queste acque, si pensò di scavare un altro canale,
questo navigabile, che dall'interno della città arrivasse a Corticella per la
via più breve e proseguisse poi fino al fiume Reno permettendo alle imbarcazioni
di raggiungere Ferrara, il Po e l'Adriatico.
La costruzione del grande ponte sul Navile permise l'attraversamento del canale
alla strada di Galliera, collegandolo alla città per la via più breve
contribuendo ulteriormente allo sviluppo del piccolo borgo.
Circa nell'anno 1829 il farmacista Giovanni Minelli rilevò non lontano dal ponte
una fonte di acqua solforosa e pensò di valorizzarla traendo vantaggio per sé e
per Corticella.
La via delle Fonti, ex via di Galliera, era la strada principale del borgo. Ai
lati, oltre ad abitazioni comuni, vi sorsero parecchie villette eleganti e di
buona fattura che diedero lustro alla via e prestigio agli abitanti. A distanza
di oltre un secolo non sono particolarmente modificate, solo un po' dimenticate,
al minimo sguardo, però, pronte a raccontare fatti e misfatti dei tempi passati.