EVENTI

20 Aprile 2001  

SETTIMANA SANTA A VILLA SAN MICHELE

UNA PASQUA NATALIZIA  

Questo è uno dei periodi in cui al paese rientra la gran parte della gente trasferitasi altrove per motivi di lavoro. La vita si svolge prevalentemente nelle strade ed è caratterizzata da saluti e scambi di informazioni su come va la vita.

In questa settimana si sono svolte le classiche funzioni religiose cui partecipa tutta la popolazione di Villa San Michele. Anche il circolo culturale "La Rinascita" ha risentito dell'afflusso della gente al paese riempiendosi di vita con i soliti tressette, le allegre bevute e cantate.

  La Santa PASQUA del 2001 è stata caratterizzata da una abbondante nevicata avvenuta per tutta la giornata di Sabato.Per le strade, la domenica, gli auguri più frequenti al posto del "BUONA PASQUA" sono stati “BUON NATALE”.

        IL GIOVEDI SANTO si è svolta la funzione religiosa con il rito del lavaggio dei piedi, da parte del parroco Don Felice, ad un gruppo di uomini rappresentanti gli “APOSTOLI”.

IL VENERDÌ  si è svolta la via CRUCIS in chiesa e successivamente la processione notturna dalla chiesa al Calvario (Curva Bastimento).

    La pioggia incessante prima e durante la funzione religiosa ha fatto temere per la processione, invece, fortunatamente, il tempo si è rimesso al bello ed un lungo corteo, oltre 130 persone, portando il Cristo Morto e l’Addolorata, si è recato al Calvario.

    Da segnalare la scenografia lungo il percorso. Delle torce a petrolio, infatti, sono state sistemate dalla cava al calvario, ogni dieci metri, in modo da illuminare la strada priva di lampioni e per creare un'atmosfera più suggestiva. L'idea è stata molto gradita dai partecipanti alla celebrazione religiosa. Le torce erano state collocate già nel pomeriggio da Pasqualino - Salvatore di Peppa - Eugenio Genovese - Fernando e Salvatore Belsito con l’approvazione di Don Felice.

SABATO SANTO la bufera di neve ha costretto alcuni cambiamenti al programma festivo.

    La funzione religiosa si è svolta regolarmente, ma senza la classica benedizione all’aperto del fuoco, ormai divenuta un appuntamento da non perdere per la popolazione del paese. Il cattivo tempo non ha, infatti, permesso di accendere il fuoco nel piazzale della chiesa, per cui il lavoro fatto precedentemente da Pasqualino ed Eugenio, cioè il recupero del legname dal qutin la terra bianca, non è stato coronato.

 La DOMENICA DI PASQUA l'arrivo del sole ha accompagnato l'addio alla neve. La mattinata è trascorsa a farsi gli auguri, a visitare i parenti e a partecipare alla Santa Messa.

Il pomeriggio , al Circolo, chi ha potuto ha giocato al tressette, oppure alla passatella. Non sono mancati le cantate, e la classica MORRA giovani contro vecchi..

   

Ferdinando Lombardi

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