Chiedi all'Esperto

     

 

Chiedi all'Esperto è una pagina web che intende porre all'attenzione degli studenti che frequentano il sito, i problemi e i dubbi che riguardano l'apprendimento della fisica. Si va da domande che riguardano gli esperimenti di fisica in laboratorio a richieste di chiarimenti sulla matrice teorica della disciplina, da questioni di storia della fisica a implicazioni di tipo epistemologico. Da dubbi circa la risoluzione di problemi di fisica a richieste di approfondimenti tematici. Dalla segnalazione di bibliografia specifica ai suggerimenti di URL e di altre risorse presenti in Rete. Insomma, Chiedi all'Esperto è una pagina tutta da inventare. Sta a te approfittarne. Attenzione, le domande devono essere poste obbligatoriamente via e-mail. Non è consentito inviare allegati ma semplici messaggi di posta elettronica.

Chi scrive un e-mail deve inserire nel messaggio i seguenti campi:

To: v.calabro@iol.it 
From: il vostro nome
Subject: oggetto del messaggio

Nel corpo del messaggio seguite le indicazioni seguenti:

Oggetto: ...................
Da:  Nome e Cognome
Qualifica:  Studente
Classe e Sez.:  5 B
Data: .......................
Domanda: ................ 

Fatevi sentire.


 

1° Messaggio

Oggetto: richiesta informazioni
Da:  Luca Conticelli
Qualifica:  Studente
Classe e Sez.:  5 B
Data: Tue, 10 Apr 2001 17:01:42 +0200
Domanda:
Egregio professore,
volevo chiederLe se poteva darmi maggiori spiegazioni sul concetto di conservatività dei campi elettrici e gravitazionali. Grazie

Risposta: Caro Conticelli, ti ringrazio di avermi posto la domanda inerente a una delle proprietà fisiche più importanti di tutto l'elettromagnetismo classico. Personalmente considero il "campo" come una delle categorie scientifiche più importanti di tutto il corso e la "teoria del campo" può essere considerata, a tutti gli effetti, un paradigma rivoluzionario in grado non solo di invalidare la precedente visione della interazione gravitazionale interpretata, come ti è noto, sotto forma di "azione a distanza" ma in grado di spiegare una classe di fenomeni più ampia e completa della precedente.
Premesso che la definizione di campo elettrico è analoga a quella che permette di individuare un campo gravitazionale e che tra i due campi esiste una similitudine che va oltre il mero simbolismo rispondo alla tua domanda proponendoti una serie di dieci modalità diverse di definire la conservatività dei due campi stazionari (elettrico e gravitazionale), mentre per quanto riguarda il campo magnetico te ne propongo solo cinque. Il link che precede ti permetterà di vedere come la penso. Spero di esserti stato d'aiuto.
Saluti.
prof. V. Calabrò

2° Messaggio

Oggetto: richiesta informazioni
Da:  Marco Di Vizia
Qualifica:  Studente
Classe e Sez.:  5 B
Data: Fri, 11 Apr 2001 10:01:42 +0200
Domanda:
Desideravo chiederLe se poteva
spiegare meglio la differenza tra inserzione dell'amperometro e del voltmetro "a monte" e "a valle". Grazie

Risposta: Caro Di Vizia, eccoti accontentato. Il link a seguire ti porterà a una pagina web che ho scritto esplicitamente per tutti coloro i quali non hanno chiaro il tema dell'inserzione di uno strumento di misura elettrico, quale l'amperometro e il voltmetro, in un semplice circuito. Clicca su inserzione e leggerai la mia risposta.

Saluti.

prof. V. Calabrò

3° Messaggio

Oggetto: Il senso fisico dei segni negativi nelle equazioni che riguardano il campo
Da: Adriano Festa
Qualifica: Studente
Classe e Sez.: 5 B
Data: Tue, 19 Mag 2001 18:01:22 +0200
Domanda: Desideravo chiederLe maggiori spiegazioni sul significato dei segni negativi nelle formule delle equazioni del campo. Grazie

Risposta: Colgo il tuo invito per proporti una riflessione, spero, più adeguata di quella presentata in classe e nello stesso tempo ti propongo una integrazione al concetto di campo dal punto di vista energetico. Clicca sulla parola integrazione e leggerai la mia risposta. 

Saluti. 

prof. V. Calabrò

4° Messaggio

Oggetto: richiesta chiarimenti
Da:  Luca Conticelli
Qualifica:  Studente
Classe e Sez.:  5 B
Data: Tue, 20 Mag 2001 16:05:42 +0200
Domanda:
Egregio professore,
volevo chiederLe se poteva darmi ulteriori spiegazioni sulle 4 equazioni di Maxwell. Grazie

Risposta: Caro Conticelli, la tua domanda mi permette di aggiungere qualche notizia, spero interessante, alle cose dette in classe a proposito delle 4 equazioni di Maxwell. Clicca sul link e spero di esserti stato d'aiuto.. 
Saluti.
prof. V. Calabrò

5° Messaggio

Oggetto: differenze tra elettrostatica e magnetostatica
Da:  Marco Moschettoni
Qualifica:  Studente
Classe e Sez.:  5 B
Data: Mon, 23 Mag 2001 19:15:33 +0200

Domanda: Se agli esami di stato mi si chiede che differenza c'è tra elettrostatica e magnetostatica, che tipo di argomentazione devo proporre per essere sicuro di aver dato una risposta adeguata? Grazie.

Risposta: Caro Moschettoni, in realtà fra elettrologia, elettrostatica, elettrodinamica, elettromagnetismo, magnetismo e magnetostatica è molto facile perdere di vista la bussola. Diciamo che nell'elettromagnetismo (è opportuno aggiungere l'aggettivo qualificativo "classico") è preferibile adoperare il concetto di campo. Da questo punto di vista esistono pertanto campi elettrici statici (elettrostatici) e campi magnetici statici (magnetostatici). Esistono poi i campi elettromagnetici (dinamici) che non sono la semplice sovrapposizione dei due precedenti, ma sono campi generalmente variabili nel tempo. I campi elettrostatici studiano i comportamenti dei campi prodotti da cariche elettriche statiche, cioè ferme, spesso questi campi si chiamano stazionari, cioè che non cambiano nel tempo.
I campi magnetostatici studiano quei campi prodotti da magneti (calamite), anche qui fermi. Poi esistono i campi magnetici prodotti da elettromagneti (bobine costituite da avvolgimenti di filo metallico attraversate da corrente elettrica). Dopo l'intervento di Maxwell sappiamo che elettricità e magnetismo hanno la stessa natura e la causa è sempre la carica elettrica. Se la carica elettrica è ferma essa produce solo campi elettrici. Se è in moto essa produce campi elettrici e magnetici che, se variabili, si chiamano campi elettromagnetici variabili. Spero di non essere stato troppo vago. Saluti.


 

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