Gli errori da evitare


Io spero che tu non abbia bisogno di leggere fino in fondo questa pagina. In genere uno studente che va bene a scuola sa già come evitare errori nell'apprendimento. Tuttavia, se sei interessato alla lettura, perché molto probabilmente  ti servono dei suggerimenti, ti propongo delle riflessioni in ordine ad alcuni consigli pratici che ritengo utili per evitarti ulteriori difficoltà nell'apprendimento della fisica. Purtroppo, non sono molti i suggerimenti che si possono dare agli studenti cosiddetti "in difficoltà" affinché si possano ridurre considerevolmente gli errori che in genere vengono commessi durante un anno scolastico eufemisticamente detto infelice. Qui mi limiterò a proporne alcuni, nella prospettiva che sia chiaro un assunto basilare che riguarda tutto il discorso che sto facendo, e cioè che non sono in possesso di alcuna bacchetta magica in grado di risolvere il "tuo" problema o il problema di chiunque altro. L'assunto di cui parlo riguarda il fatto che un "profitto adeguato" si può ottenere solo con la consapevolezza dell'importanza che lo studio riveste nella formazione della tua personalità e con la conseguente sintonizzazione dei tuoi sforzi per evitare situazioni imbarazzanti e perniciose quali quelle di perdere interesse e motivazione nello studio.

In primo luogo, sembra banale dirlo, se sei uno studente che non ti senti fortemente attratto dalla fisica come disciplina scientifica ti dico subito che non dovresti studiarla molto. L'affermazione ti può sembrare provocatoria: in effetti non lo è. Ricordati queste poche parole: «è preferibile studiare spesso per poco tempo, piuttosto che raramente per molte ore di seguito». Lo studio di molte nozioni o di numerose pagine del libro di testo effettuate tutte in una volta, magari lette in modo acritico e veloce, senza interesse e in mancanza del necessario e adeguato sforzo di riflessione non sembra essere per te la migliore medicina, soprattutto se sei uno studente immotivato e lontano dagli interessi di studio della fisica. Se per una serie di ragioni, qui non analizzabili nell'economia della riflessione che sto facendo, non hai molto "entusiasmo" per lo studio di una lezione o, peggio, per un intero capitolo è preferibile per te affrontare lo studio degli argomenti in esame privilegiando la qualità a scapito della quantità. Dovresti a tale scopo studiare soltanto i temi di maggiore rilevanza concettuale del capitolo di studio, tralasciando volutamente i dettagli o gli aspetti che ritieni marginali. Il concentrarti su pochi fatti culturali ha lo scopo di utilizzare la tua poca concentrazione e voglia di apprendimento sulle questioni più importanti, in maniera tale da non perdere il contatto con lo svolgimento del programma.

In secondo luogo, non dovresti mai dimenticare che lo studio di un certo tema culturale (una unità didattica, un capitolo, un argomento, una ricerca, una relazione) ha l'obiettivo di farti apprendere determinate idee attraverso le quali conseguire una serie di scopi ben precisi e verificabili. Con questo voglio dire che non ha senso per te studiare un tema se non hai chiaro in mente il perché dello studio di quella tematica. Conoscere le ragioni dello studio di un certo argomento è più importante dello studio dell'argomento medesimo: credimi. Solo dopo aver compreso il motivo per cui quella tematica è importante puoi effettuare una lettura mirata, volta a imparare le principali idee presenti nel testo. Ti sei mai chiesto perché è necessario studiare un tema o una nozione? Chieditelo, e vedrai che se troverai la risposta l'argomento ti sembrerà più facile da ricordare.

Ma l'errore più grave che puoi commettere riguarda la discontinuità nello studio. Non comprenderai mai abbastanza che l'errore maggiore che tu possa commettere sta nel fatto che studiare raramente, con discontinuità e senza metodo rappresenta uno degli aspetti più negativi dell'impegno che tu possa mettere in atto nel tuo ruolo di studente. Scusami se sono franco: ma cosa ti costa dedicare ogni pomeriggio mezz'ora di studio per prendere abitudine con la disciplina? Non dare nulla per scontato, leggi le pagine del libro, consulta gli appunti e abituati alla riflessione e alla comprensione dei concetti. In fondo in fondo, non devi fare alcun miracolo: basta un po' di continuità e di impegno. Non dimenticare mai il suggerimento più prezioso che ti posso dare: acquisisci il metodo di studio, recupera le idee forti della fisica e renditi conto della necessità di matematizzare i concetti fisici. Tutto qui. Non seguire la tendenza a considerare la fisica una disciplina "difficile", del tutto estranea alla vita quotidiana, perché questa concezione mortifica la tua curiosità e ti riduce la possibilità di sviluppare interesse allo studio e, quindi, all'apprendimento.

Infine, ricordati che studiare la fisica cercando di imparare a memoria e in forma appiccicaticcia un certo numero di formule o di equazioni tra simboli costituisce un altro dei più colossali errori che puoi commettere. Devi sapere che lo studio della fisica ha a che vedere con due elementi importantissimi: in primo luogo "la comprensione del fenomeno" in esame e,  in secondo luogo, "la conoscenza della legge" che regola il fenomeno. Naturalmente questi due importanti aspetti della problematica fisica si correlano tra di loro  con gli oggetti culturali più importanti, che sono le "grandezze fisiche" che definiscono le proprietà fisiche in esame nel fenomeno. Delle grandezze fisiche è necessario sapere, poi, se esse sono grandezze scalari o vettoriali, quali sono le unità di misura adoperate nel Sistema Internazionale e come esse si correlano tra di loro per descrivere e spiegare il fenomeno. Non mi sembra inutile ricordarti che un grafico cartesiano ti può aiutare molto nella comprensione del significato della legge studiata. Insomma, in breve, è fondamentale conoscere il fenomeno, le grandezze fisiche e la legge, o le leggi, in gioco. Solo così conoscerai quel minimo di aspetti e di fatti culturali che ti possono permettere di non perdere il "contatto" con la disciplina.

Ultimo suggerimento che intendo darti è quello che riguarda la mancanza di partecipazione alle lezioni. Nulla sembra essere così deleterio dal punto di vista metodologico quando tu, in classe, ti distrai facilmente, chiacchieri sistematicamente e, soprattutto, non partecipi quasi mai al processo didattico-educativo finalizzato al "tuo" apprendimento. Intervenire con frequenza attraverso domande, seguire il filo dei discorsi specifici sviluppati da me come insegnante, prendere appunti e soprattutto elaborarli a casa, partecipare con costanza e con attenzione durante le lezioni, sono ingredienti che spesso "pagano" e ti possono motivare adeguatamente per un più efficace e convincente ruolo che tu non dovresti mai perdere di vista.

Se ti trovi in difficoltà ricordati questi pochi suggerimenti e mettiti al lavoro. Basta un po' più di fiducia nei tuoi mezzi: vedrai che le difficoltà si potranno superare. Se incontri qualche problema nello studio fammelo sapere: cercherò di aiutarti. Buon lavoro!


Torna alla Home Page