Gli obiettivi didattici del corso


La loro determinazione tiene conto sia del fatto che si tratta dell'ultima classe del triennio di studi di un Liceo Sperimentale, che ha già affrontato da due anni lo studio della Fisica in maniera abbastanza completa, sistematica e ampiamente matematizzata, sia che si è in presenza di una classe a indirizzo scientifico, nel quale il corso di Fisica si propone obiettivi didattici di grande respiro culturale e formativo. Con queste premesse tutti gli obiettivi didattici prefigurabili sono riconducibili alla conferma della acquisizione del «metodo scientifico» (inteso come continuazione e approfondimento dello sforzo iniziato durante gli anni scolastici precedenti e, cioè, sia come metodo di studio, sia come metodo di indagine per l'analisi di questioni scientifiche, sia come metodologia di risoluzione di problemi (problem solving), sia, infine, come metodo sperimentale di laboratorio). 

Mi rendo conto che sintetizzare tutti gli obiettivi didattici in modo trasversale nella generica affermazione della acquisizione del metodo sperimentale è da una parte riduttivo e d'altra parte poco chiaro, per non dire oscuro. Mi rendo conto che a qualcuno potrebbe interessare conoscere le modalità di raggiungimento degli obiettivi formulati in termini di conoscenze, competenze e capacità da far acquisire agli alunni. Così come sarebbe interessante fornire l'elenco degli obiettivi pluridisciplinari, disciplinari specifici e trasversali riferiti ad operazioni cognitive o pratico-strumentali non direttamente connesse a processi disciplinari. Il fatto è che la definizione di tutti gli obiettivi didattici è un lavoro lungo e di difficile esplicitazione che qui non è possibile presentare. D'altronde, dare una lista completa (come un menù) di abilità, competenze e capacità che si intendono conseguire, probabilmente non serve e, comunque, esula dallo scopo di queste pagine. La ragione di queste poche righe è solo quella di informare gli studenti che gli obiettivi didattici di un corso di fisica conclusivo di liceo scientifico hanno a che fare con il tentativo di far cogliere il "senso" di questa disciplina nell'unica maniera concreta che riguarda l'importante questione del dare informazioni circa il lavoro dello/gli  scienziato/i  che ha/hanno  elaborato quella determinata teoria: le ipotesi, i modelli, le osservazioni, gli esperimenti; gli errori, i dubbi, i tentativi, le scoperte, i successi e gli insuccessi, ecc...

Pertanto, informo gli allievi che parleremo molto di questi argomenti riferendoci frequentemente alle figure più rappresentative dell'Ottocento, che sono principalmente Ampère, Faraday, Hertz e, soprattutto, Maxwell. Va da sé poi che le conoscenze richieste sono quelle presenti in un normale libro di testo di ultimo anno di liceo scientifico. Il libro che io preferisco in questi casi è:  D.Halliday-R.Resnick-J.Walker, Fondamenti di fisica. Elettromagnetismo, Bologna, Zanichelli, 1999. La ragione è che questo testo è un classico internazionale dell'apprendimento delle basi della fisica, in quanto fornisce agli studenti una solida base teorica (importantissima) e una buona metodologia di risoluzione dei problemi. Naturalmente la mia preferenza deve essere vista come "non necessariamente vera" ma solo in my opinion.

Inutile ribadire l'importanza della teoria di Maxwell nella prospettiva di uno studio completo della cosiddetta fisica classica. Un solo esempio per tutti riguarda l'ultima ricaduta tecnologica che la teoria comporta circa l'uso del più recente standard universale di comunicazione bidirezionale senza fili, chiamato "bluetooth". Esso utilizza le onde radio a corto raggio (banda di frequenza fra 2,400 e 2,483 GHz, chiamata Ism) per trasferire dati, immagini e suoni fra un computer e gli accessori (compresi i cellulari) con cui si interfaccia,  senza provocare alcun disturbo o interferenza a una velocità che può arrivare a 720 kbit/s. Il tutto realizzato con potenze elettriche comprese tra 1,0 e 2,5 mW a fronte dei normali trasmettitori radio che irradiano onde corte con almeno alcuni watt di potenza. E non è poco. Credetemi. 


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