Benvenuti - Welcome - Bienvenue

Il perché di questo sito web

 Bienvenido - Willcommen - Вместе


This is the «why page» of this website. If you have any comments please send me a mail, thanks.  v.calabro@iol.it


Abstract

Quello che state vedendo è un sito web rivolto a chi è interessato all'insegnamento o all'apprendimento della fisica a livello di una classe finale di 5° anno di maturità scientifica. Il sito è dotato di una "libreria" di risorse didattiche (lezioni, tesine, relazioni di esperimenti, link, ecc...) e copre un limitato scenario di soluzioni e di esempi in grado di stimolare nuove idee e aiutare chi studia la fisica a prepararsi adeguatamente agli esami di stato di un liceo scientifico. Il sito contiene, altresì, alcune esercitazioni che si possono scaricare gratuitamente e utilizzarle a piacimento. Non esiste Copyright e i materiali sono disponibili a tutti coloro che sono interessati a studiare la fisica.

 

«Idee ed esperienze per la divulgazione di attività didattiche in rete»

Questo sito web è stato prodotto perché rappresenta la concreta realizzazione di un Progetto scolastico che si è proposto l'obiettivo di migliorare la "qualità" della didattica disciplinare mediante la cosiddetta "didattica in rete" per gli studenti. Esso vuole offrire agli studenti, ma anche ai docenti di fisica, una riflessione e una serie di suggerimenti volti ad un utilizzo consapevole e mirato delle risorse di rete dal punto di vista didattico, nella prospettiva di fornire un utile strumento relativo a un'esperienza concreta e verificabile nel campo dell'insegnamento della fisica in una classe terminale di ciclo triennale a carattere scientifico.

1. Lavorare per progetti.

Che cos'è un Progetto scolastico? Partendo dal significato del termine "Progettazione didattica" possiamo dire che un Progetto scolastico è «la elaborazione concettuale di un'idea inerente alla didattica di una disciplina, proiettata in avanti, e la capacità di concentrarsi sul risultato finale». Dunque, il sito web che qui viene presentato rappresenta la concreta realizzazione di un prodotto, confrontabile e valutabile anche all'esterno della scuola, in cui l'idea centrale è rappresentata dal fatto che gli studenti sono contemporaneamente gli emittenti e i destinatari motivati e consapevoli, coinvolti in prima persona, delle diverse attività di realizzazione del prodotto multimediale in esame allo scopo di conseguire un apprendimento più efficace e significativo. Premesso, poi, che lavorare per progetti significa anche attivare negli studenti una serie di capacità, come quelle di «conoscere le proprie attitudini», «risolvere problemi e reperire informazioni», ecc..., ricordiamo qui che tutte le considerazioni precedenti hanno senso nella logica dell'Esame di Stato conclusivo che la classe ha dovuto affrontare a fine anno scolastico. Ebbene, la capacità di lavorare su un progetto contribuisce a costruire le abilità di cui sopra sviluppando il senso di un approccio sostanzialmente problematico, in grado cioè di aiutare i giovani a migliorare le proprie competenze in vista dell'esame finale.

2. Definizione del tema.

L'ambito tematico che riguarda il progetto è quello legato alle «potenzialità» della rete per produrre e condividere risorse conoscitive e strumenti metodologici volti ad aiutare i giovani maturandi ad affrontare, nel migliore dei modi, gli Esami di stato. Pertanto, la motivazione più forte a sostegno di questa scelta è quella che può permettere agli studenti di acquisire migliori strumenti culturali in grado di rendere più efficace la loro preparazione in vista dell'esame finale.

3. Individuazione dei bisogni.

Nel momento in cui si spalancano le porte della rete, in una società in rapida evoluzione, dove tutto diventa obsoleto nel giro di pochi anni o addirittura di mesi, in un mondo globalizzato e interdipendente in cui non esistono confini e orizzonti nazionali, la scuola perde la condizione privilegiata di oasi educativa e la didattica delle discipline non può rimanere la stessa ancorata alla manualistica.

Ha poco senso discutere se le cosiddette Nuove Tecnologie fanno bene o male al processo formativo ed educativo che si persegue a scuola. Sia che si pensi bene, sia che si pensi male di queste nuove tecnologie esse esistono, sono importanti e, a mio parere, indispensabili, ma soprattutto ineludibili, ameno che non si voglia agire "come uno struzzo". Dunque, accettiamole e, semmai, utilizziamole in maniera critica e consapevole.

Per quale ragione, dunque, questo sito web? Prendo a prestito le parole di F. Ciotti e G. Roncaglia, i quali nel loro interessante libro Il mondo digitale. Introduzione ai nuovi media, chiariscono bene le ragioni di una siffatta scelta.

In primo luogo, perché siamo convinti che la crescita di una cultura capace di utilizzare i nuovi media in maniera attiva e consapevole dipenda in gran parte dalla capacità di trasformare il mondo scolastico e universitario anche in un centro di educazione permanente alla multimedialità e ai suoi linguaggi. Viviamo in un ambiente che è già multimediale. In un certo senso, lo è sempre stato. Ma la rivoluzione digitale permette di integrare e coordinare linguaggi, strumenti e progetti comunicativi in maniera per molti versi nuova, spesso più efficace. Una eventuale chiusura del mondo scolastico a questa realtà avrebbe l’effetto di allontanare la scuola da prassi comunicative (e conoscitive) che fanno ormai parte dell’ambiente sociale e culturale di ogni cittadino, e in particolare dei giovani. In ultima analisi, avrebbe l’effetto di allontanare la scuola dalla vita.

C’è però un altro aspetto che, se possibile, è ancora più importante. Il mondo dei nuovi media costituisce l’ambiente comunicativo e conoscitivo del domani, e per certi versi già dell’oggi. Ma abbiamo già visto che questo ambiente, le sue priorità, i suoi strumenti, i suoi meccanismi di funzionamento, non costituiscono un dato, una realtà univocamente determinata dall’evoluzione tecnologica. Come ogni ambiente culturale e sociale, costituiscono invece una realtà viva, in continua evoluzione, all’interno della quale le nostre scelte hanno un peso. Sappiamo bene che l’educazione alla consapevolezza critica è fra i compiti fondamentali della scuola, anzi è forse il compito scolastico per eccellenza. Se la scuola venisse meno a questo compito proprio rispetto al mondo dei nuovi media, alle sue caratteristiche, alle sue implicazioni, rischierebbe di produrre una generazione che, pur vivendo in un ambiente ricco dal punto di vista comunicativo e multimediale, non sarebbe in grado di percepire questo ambiente come risultato anche delle nostre scelte e delle nostre opzioni, come una realtà culturale e sociale da analizzare criticamente e all’interno della quale esercitare a propria volta valutazioni e scelte.

A volte, i critici del mondo dei nuovi media tendono a rappresentarlo come una sorta di mostruosa cospirazione aziendale, mirante ad annullare – attraverso il controllo di fatto sugli strumenti di comunicazione - le capacità di scelta e di valutazione del singolo. Questa immagine è (per fortuna) largamente fuorviante. Di più: è un’immagine che nasconde spesso paure e incapacità nell’affrontare le sfide rappresentate dai nuovi linguaggi e dai nuovi strumenti messi a disposizione dalla rivoluzione digitale.

Ma se non siamo capaci di abituare i giovani a un uso criticamente consapevole di questi strumenti, se lasciamo che essi vengano percepiti come un mero dato tecnologico, rischiamo di produrre una situazione che, seppure per motivi assai diversi da quelli che vorrebbero i nuovi paladini della guerra alla tecnologia, può finire per avverare alcune fra le loro funeste profezie. Occorre essere chiari: è prima di tutto la scuola che deve rispondere al compito di educare su larga scala le nuove generazioni a divenire cittadini di quel nuovo ambiente culturale e sociale nel quale i media digitali hanno un ruolo così centrale, e a divenirne cittadini consapevoli, capaci di operare razionalmente scelte e valutazioni. Se la scuola non riuscisse a rispondere a questo compito, sarebbe la società nel suo complesso a correre un grosso rischio.

Il titolo del progetto che qui presento è "Un sito web al servizio degli studenti" e parte dal convincimento che nella scuola odierna vi è un bisogno molto concreto che riguarda l'uso delle Nuove Tecnologie. L'esperienza maturata negli anni precedenti e la tendenza odierna della società a interessarsi sempre di più di Internet ha portato alla conclusione che è ormai giunto il tempo di passare dalle parole ai fatti in modo tale da valorizzare e sviluppare seriamente e produttivamente i nuovi strumenti della comunicazione in ambito telematico. Partendo dal presupposto dell'importanza di queste Nuove Tecnologie sia nella prassi didattica quotidiana, sia per conseguire il miglioramento dell'apprendimento dei giovani, risulta comprensibile l'esigenza di intervenire con progettualità per aumentare l'interesse e le motivazioni degli allievi nello studio. Dall'analisi di questo bisogno primario nel campo dell'educazione prende spunto il progetto in esame che mira a colmare una lacuna dei curricoli tradizionali e che rappresenta, viceversa, un punto qualificante della scuola dell'Autonomia.

4. Definizione degli obiettivi.

Gli obiettivi didattici che si intendono conseguire con questa iniziativa sono sintetizzabili in quattro parole: metodo, rigore, curiosità e capacità di orientarsi. Sono quattro parole che racchiudono tutti gli obiettivi prefigurabili. Il "metodo" perchè senza un disegno orientato ed efficace qualunque impegno diventa inutile. Il "rigore" perchè la scienza fisica persegue finalità in cui si deve avere chiarezza nel significato dei singoli passi che costituiscono le fondamenta dell'edificio scientifico. La "curiosità" perchè senza di essa la scienza diventa noiosa e il suo studio allontana i giovani da questo affascinante campo del sapere. La "capacità di orientarsi" rappresenta il tassello delle competenze che devono essere acquisite dagli studenti. Ecco in dettaglio gli obiettivi specifici del corso:

5. Destinatari del progetto.

I destinatari sono studenti di una classe conclusiva di scuola media superiore che si accingono a sostenere gli esami di sta e le attività programmate sono:

6. Reperimento delle fonti e dei materiali.

Dopo aver stabilito l'ambito tematico e gli obiettivi del progetto è necessario chiedersi come attivare le conoscenze legate al programma del corso di fisica. Le fonti sono diverse e variegate:

7. Tempi.

I tempi previsti di realizzazione sono 1 anno per la classe in oggetto e 3 anni per due altre classi iniziali di nuovo ciclo.  

8. Le risorse e gli strumenti.

Le risorse e gli strumenti adoperati prevedono l'uso:

9. Ricaduta didattica.

Il progetto comporterà vantaggi didattici per gli studenti? Tutta la logica del progetto è racchiusa nell'idea della produzione e condivisione di materiali prodotti dagli studenti. E' evidente che la logica del progetto, consistente nella valorizzazione delle competenze e delle abilità trasversali degli studenti, nel loro impegno a produrre documenti, a costruire prodotti ricchi di contenuto, a sviluppare strategie di "problem solving", nel controllo della qualità del lavoro didattico a causa della pubblicazione dei risultati, porta inevitabilmente a credere all'acquisizione da parte loro di nuove competenze metodologiche. Ma il fattore educativo più efficace sembrerebbe essere la motivazione e l'interesse per l'argomento, che potrebbero ridurre i tempi dell'apprendimento. Si è pertanto dell'idea che il progetto è portatore di un ritorno didattico oltrechè di un rinnovamento della metodologia di lavoro senz'altro positivi. In sintesi:

10. Valutazione.

Valutare il progetto significa verificarne l'efficacia e l'efficienza sia durante lo svolgimento del progetto stesso, sia al termine del progetto. È prevista una verifica finale e un costante monitoraggio della validità e dell'adeguatezza del progetto attraverso la somministrazione di un questionario per la verifica della utilità e dell'efficacia del progetto.

11. Conclusioni.

Ovviamente il presente sito web, con i suoi documenti e le sue pagine html, non sostituisce in alcun modo il corso di fisica ufficiale, nè consente una deroga alla frequenza alle lezioni. Esso va considerato solo come una integrazione o uno strumento di aiuto dal quale partire per la realizzazione vera e propria del corso. 

Confido che questo modesto sito web, che trae alimento dall'esperienza didattica dell'Autore, sia di stimolo per tutti coloro i quali aspirano a realizzare un apprendimento e un insegnamento della fisica moderno e consapevole, nella prospettiva di aiutare i giovani studenti non solo a conoscere meglio la fisica, ma soprattutto a  provare curiosità e piacere nello studio.

Grazie dell'attenzione.

Roma, 12 Settembre 2000    Il docente responsabile del sito
Prof. Vincenzo Calabrò

Torna alla Home Page