Asterischi seriatesi

Io resterò con voi - Un libro, una storia e una cronaca. La storia religiosa e un po’ anche civile della comunità di Seriate scritta mese per mese, per 16 anni, dal 1989, dall’arciprete di Seriate monsignor Ferdinando Cortinovis, sulla rivista della parrocchia “Voce di Seriate”.

Un libro in regalo ai seriatesi alla vigilia della sua sostituzione alla guida della parrocchia più popolosa della diocesi, per raggiunti limiti di età.

Il bel volume di 391 pagine, patinate, con fotografie in bianconero e a colori, è stato regalato ai parrocchiani di Seriate. È arrivato nelle case degli abbonati alla Voce, è disponibile in chiesa e negli Uffici Parrocchiali.

In 16 anni monsignor Cortinovis non ha mai mancato all’appuntamento mensile con i “Miei carissimi parrocchiani”, raccontando di Dio e degli uomini.

È stata una corrispondenza fitta e dotta, sempre affrancata al Magistero della Chiesa, ribadito in una sequenza di citazioni dalla Bibbia, dal Vangelo, dalle Lettere e dagli Atti degli Apostoli.

Amorevole il primo messaggio del febbraio 1989: “miei carissimi parrocchiani di Seriate, voi siete diventati la mia nuova famiglia, figli e fratelli da amare in reciproco scambio di sentimenti”. Velato di tristezza l’ultimo, giugno 2005: “al compimento dei 75 anni è giusto che prenda il mio posto un altro sacerdote più giovane, più aggiornato, più fresco di energia. Andrò ad abitare in un appartamento della parrocchia vicino al campanile. Così io resterò con voi”.

Le dimissioni di monsignor Cortinovis erano state impaginate sul quotidiano L’Eco di Bergamo per una lunga riflessione del concittadino e consigliere comunale Luigi Cortesi sulla norma che prevede le dimissioni di vescovi e parroci al compimento dei 75 anni di età. Cortesi rispolvera la più recente sequenza dei parroci di Seriate ricordando che mons. Cortinovis è succeduto a monsignor Paravisi nominato vescovo; Paravisi era succeduto a mons. Serughetti che aveva lasciato per ‘incompatibilità ambientale’; prima c’era stato per 51 anni mons. Carozzi tornato alla Casa del Padre. “Sono dispiaciuto per mons. Cortinovis che ci lascia, è un bravo prete, un buon pastore. Lo ringrazio”. E anche noi ringraziamo di cuore mons. Ferdinando per l’affabilità, la determinazione, e per quella pronunciata, inconfondibile cadenza bergamasca della sua parlata che ce lo faceva sentire uno di casa nostra. Auguriamo di conquistare la stessa stima e lo stesso affetto al nuovo parroco don Luigi Rossoni.

Madre Rosaria - È stato il vescovo di Bergamo, monsignor Roberto Amadei, a chiudere il 19° Capitolo Generale delle Suore della Sacra Famiglia fondate da Santa Paola Elisabetta Cerioli, diffuse in tutta la Bergamasca, ma anche in Italia e nel mondo. La casa generalizia si trova a Comonte. Il Capitolo si è svolto all’inizio di luglio nella casa di preghiera di Santa Brigida, in Valbrembana. Nel corso dei lavori le 24 religiose Capitolari hanno approfondito e rivitalizzato, alla luce del Magistero della Chiesa e degli scritti della Santa Fondatrice, il carisma e la fisionomia della famiglia di Nazareth, la missionarietà, la sfida della nuova evangelizzazione, la pastorale vocazionale, la collaborazione dei laici. E dopo riflessioni e meditazioni, le Capitolari hanno eletto il nuovo Consiglio Generale dell’Istituto della Sacra Famiglia. Madre Rosaria Zamboni è stata riconfermata per la terza volta superiora generale; madre Gianfranca Beretta eletta vicaria generale; consigliere: madre Mariagiulia Tosti, madre Felicita Randelli, madre Ubaldina Aliprandi. Il Consiglio ha già emesso delibere e documenti che saranno metodo di studio e di attuazione nel corso dei prossimi sei anni.  

Museo Carozzi - Domenica 18 settembre, innestato anche nel palinsesto delle iniziative delle feste patronali, riapre il Museo Monsignor Carozzi, di fronte alla chiesa parrocchiale. L’ingresso è libero, orario 10-12. Sono le ultime possibilità per una visita nel 2005, riaprirà poi nel maggio 2006.

Il museo compie quest’anno 30 anni precisi, essendo stato inaugurato il 28 settembre 1975. È una finestra aperta sulla storia degli ultimi 150 anni di Seriate. È ricco di oggetti, stampe, abiti d’epoca, proclami di guerra. Gelosamente custodita una lettera di Gabriele D’Annunzio, autentica, di suo pugno, di suo pennino e suo calamaio, e suo autografo.

In tutto sono circa settecento pezzi. Il museo è accudito da alcuni volontari che fanno capo alle famiglie Mariangela e Giovanna Capelli di Seriate. L’ha fondato infatti il cavalier Dino Capelli ottenendo gratuitamente l’uso di alcuni locali in un’ala di Villa Piccinelli. Ma la struttura muraria antica adesso mostra gli acciacchi. “C’è bisogno di un intervento di restauro” avvertono i volontari. Bisogna consolidare le pareti perché l’umidità infiltrata nei muri si propaga e mette in pericolo l’integrità dei preziosi reperti storici.

È un piccolo museo in sette stanze.

La visita può durare anche più di due ore se ci lascia sedurre dalla storia illustrata, se si vogliono leggere didascalie e proclami. I Capelli e il collezionista Beppe Peruta sono disponibili a spiegare ogni cosa. E sono storicamente documentati.

Fiaccolata 2005 - I giovani e gli adolescenti di Seriate partecipanti alla fiaccolata 2005, annuale fatica di don Cesare, hanno lasciato dietro di sé una striscia di entusiasmo per quello che di buono covano dentro. Li hanno ammirati in molti, soprattutto per le riflessioni espresse a Orzinuovi dopo nove giorni passati fra ogni genere di novità e di emozioni che si accavallavano con intensità tanto da lacerare la corteccia delle abitudini in cui ognuno si rifugia e che non vorrebbe mai fosse scalfita da intrusioni da gestire con nuove energie e nuove fantasie. Animi aperti. Alcuni brani. “Abbiamo capito fino a dove l’uomo possa perdersi nel labirinto della vita senza l’essenziale guida di Dio, indispensabile come le stelle per i marinai”. Auschwitz è un grido: “di quanto odio è capace l’uomo! Occorre ricordare per non dimenticare, nella speranza che errori così gravi non si ripetano mai più”. “È stata una fede vissuta, non parlata. Abbiamo capito quanto è importante la figura di Maria, la madre di Gesù. Attraverso la fatica e lo sforzo del gruppo, l’unione e la solidarietà, ci siamo resi conto che noi, piccoli pezzi di un puzzle, senza Qualcuno non possiamo diventare uomini veri e responsabili”. Ancora: “Il denaro e il lavoro assorbono il nostro tempo, ma con la fiaccolata abbiamo imparato che le cose che danno sapore alla vita sono le più semplici”. Questo i giovani e gli ado hanno detto, e se ne è compiaciuto anche il sindaco Silvana Santisi Saita.

La fiaccolata è arrivata a piedi dalla Polonia, dal santuario di Czestochowa, da Cracovia, dalle miniere di sale, da Auschwitz; quindi le tappe di Povaska Bystrika, Nove Mesto, Senec, Kitsee, Graz (in Austria), Gleisdorf, Kogleereck, Ferlach, Tarvisio, Degnano, Conegliano, Bassano del Grappa, Roncà, Vigasio, Campitello, Orzinuovi, Seriate.

E giù a ringraziamenti a don Cesare, il nocchiero, la guida sicura e affabile, il direttore, l’amico.

I portali delle chiese bergamasche, realizzati dal 1930 al 2005, fotografati da Giuseppe Vezzoli, commentati da Attilio Pizzigoni, sono stati raccolti in un opuscolo intitolato “La porta del cielo”. È un libretto prezioso realizzato dall’Asav (associazione seriatese arti visive) e dal Comune di Seriate.

Sono sedici portali disegnati, lavorati, scolpiti in alto e basso rilievo, nel ferro, nel bronzo, in leghe metalliche, nella creta, per una duratura esistenza. Portali come opere d’arte con illustrazione di simboli cristiani, icone e brani biblici. Vezzoli ha puntato l’obiettivo della sua macchina fotografica sui portali più recenti “anche perché – dice – non sono molti i portali scolpiti con figure, la maggior parte infatti hanno disegnature geometriche”. Un tema stimolante il portale, rilevato anche dal sindaco Silvana Santisi Saita e dall’assessore alla cultura Ferdinando Cotti: “l’accesso al luogo sacro è sempre stato nei secoli uno dei punti cardine della riflessione teologica oltre che stimolare la rappresentazione architettonica e scultorea”.

Fra Mario Botta, Pietro Brolis e Costante Coter, anche due artisti seriatesi in catalogo: Gianni Grimaldi con moderne linee fra pietre antiche a S. Brigida; Flavio Pozzi e la porta della chiesa di S. Martino in Borgo Canale a Bergamo. “La mostra ha riscosso un notevole interesse – riferisce Vezzoli – sono arrivati visitatori da tutta la provincia, molti i sacerdoti”. L’opuscolo è disponibile presso l’Asav Seriate.

Anziani di Comonte - Tavolini nell’ombra sono sparsi nel prato del centro anziani, l’aria è fresca, l’atmosfera cordiale; una cinquantina giocano a carte, altri a bocce; sotto un frondoso albero una tavolata sta concludendo il rito di una scorpacciata di trote pescate, pulite, grigliate, mangiate. In quest’atmosfera e qualche azzeccata iniziativa scorrono le giornate al centro anziani Comonte.

Il 4 ottobre nella palestra attigua al centro, iniziano i corsi di ginnastica per anziani e anziane, da ottobre a maggio, alle ore 17-18, al martedì e giovedì. Contributo all’iniziativa 55 euro. Il presidente del Centro Anziani, Albino Sassi, avverte che dopo la pausa d’agosto è ripreso il servizio paramedico diretto dal dottor Berardo De Beni per il controllo della glicemia, del colesterolo e della pressione. Per tutti e tre gli esami, 3,15 euro per il costo del materiale utilizzato. Anche due infermiere in pensione si prestano per gli anziani.

Il 17 settembre giornata turistica e culturale in Veneto: visita guidata al castello e al museo delle prigioni a Castelbrando; pranzo a Valdobbiadene nota per pregiati vini; visita al ponte di Bassano del Grappa. Tutto compreso 50 euro.

Nel cortile del centro anziani si è svolta la serata di fine estate con lo spettacolo di burattini del maestro Roncelli, per nonni e nipoti. Tutti i presenti hanno gigioneggiato al lauto rinfresco, tenendo conto che la gastronomia di Comonte è nostrana e genuina.

Il Centro Anziani e la popolazione di Comonte attendono con filiale affetto l’arrivo di padre Maria Joji Rai, sacerdote indiano, adottato da una famiglia comontese e poi dalla stessa popolazione, per mostragli ancora una volta fiducia e affetto e per consegnarli alcuni contributi per la sua opera con tanti bambini ad Allipalli, in India, e per continuare l’adozione a distanza del bambino, ora giovanotto, Makanar Kuria Kose, che ormai frequenta l’università mentre fa anche il parrucchiere. Gli anziani contribuiscono con 250 euro all’anno.

Casa Carrara - È scomparsa. Al suo posto adesso c’è una spianata che attende di essere valorizzata. L’ex Casa Carrara è stata finalmente abbattuta il 30 agosto. Era dal 1985 che il suo destino era segnato. Vent’anni fa era stata dichiarata inutile ed ingombrante in quel posto lì, in mezzo alla trafficata via Nazionale. Emesso il verdetto di distruzione, Casa Carrara ha resistito tuttavia in barba ad ogni cassandra. È stata alloggio per famiglie indigenti; è stata sede di associazioni di volontariato; sul lato ovest c’era un negozio di alimentari al quale si abbeveravano e sfamavano gli autisti della leggendaria linea 5 dell’Atb, Seriate-Ponte S. Pietro, che qui sostavano alquanto essendo arrivati a capolinea. Adesso è rasa al suolo. È una delle poche volte che un edificio residenziale di Seriate sparisce e al suo posto si fanno strade e aiuole. E non case e condomini. Senza più quell’ingombro in mezzo alla strada “sarà un nuovo e gradevole biglietto di ingresso alla città di Seriate, con ampie strade e rotatorie affrescate di fiori” annota l’assessore all’Urbanistica Marco Sisana.

Emanuele Casali