Parti mobili e comandi

 

 

 

 

Piano di coda dell'Apache (dynamic soarr)

Il sistema a compasso prevede un tubo di alluminio posizionato al centro della semicirconferenza che costituisce il bordo d'entrata della parte mobile.Le cerniere incastrano nei tagli appositi praticati nella parte mobile e un filo d'acciaio di 1.5 mm costituisce l'asse di movimento

 

 

 

Cerniere e parte fissa

 

 

Cerniere varie

 

 

Squadretta interna di comando in vetronite con trasmissione a barra in carbonio e forcelle da 3 mm

per il movimento dello stabilizzatore.

alettone dell'Apache con fessura a"V" rovesciata con cerniere in vetronite e filo d'acciaio.

In alto a destra il taglio per l'incastro di una cerniera.

L'alettone con le cerniere pronte per essere incollate nelle sedi della parte fissa dell'ala.

 

 

 

Ala dell'Apache (da verniciare) con le cerniere di vetronite in posizione alta per il movimento a "V".

 

squadretta per piani mobili dell'L-213 su gabbie a rulli,l'asse portante e' un punzone da stampi di 8mm

doppiaquadretta su due cuscinetti per comando stab tuttomobile

la squadretta montata nel trave di coda

lo spinotto per il movimento e' un punzone da stampi di 4 mm.

PARTI MOBILI SENZA FESSURA

La chiusura delle fessure relative a parti mobili, come alettoni e piani di coda, è realizzabile in maniere diverse.La soluzione piu' semplice e' certamente quella di attaccare con sottile biadesivo, una striscia di materiale tipo acetato in maniera da tappare il "V". Un'altra, e' sagomare la parte inferiore del bordo dell'alettone in modo che vada a chiudere, entrando dentro l'ala svuotata del polistirolo per circa un cm.

La piu' raffinata e' invece quella del movimento a compasso. In commercio si trovano cerniere di nylon a spillo o piatte che facilitano la realizzazione di questa soluzione, ma per modelli di grande apertura o che tocchino velocità elevate la soluzione presentata ad inizio pagina e' certamente la più affidabile e precisa.

I materiali necessari, sono due tubetti di alluminio, interno 1,5 mm, e relativo filo d'acciaio di 1,5mm, un pezzo di vetronite da circuiti stampati (spessore2mm) con o senza faccie ramate. Preferibili ai tubi di alluminio, sono i tubi di ottone, interno 1,1mm, e filo d'acciaio da 1mm. Quest'ultimi sono difficili da trovare e soprattutto vanno ricercati con pazienza considerando che sia i tubi che i fili d'acciaio hanno sempre delle bave dovute al taglio. per questo è necessario fornirsi di una lima dimantata a punta fine, conica e ripulire il tutto prima della prova di infilaggio.

I tubi d'ottone sono migliori perchè consentono la saldatura, a bandiera, di lamierini (sempre in ottone) lungo l'apertura. Al momento dell'incollaggio del tubo, i lamierini si inseriscono nelle apposite fessure praticate nel polistirolo dell'alettone, garantendo una miglior resistenza in caso d'urto. Dopo aver tagliato la parte mobile, questa va accorciata nel senso della corda (lungo tutta l'apertura), di 2 mm, altrimenti a lavoro finito la ritroveremo sporgente di pari misura, oltre il bordo d'uscita. Il tubo deve essere piazzato al centro dello spessore della parte mobile e appuntato con "5 minuti". Se la parte ha uno spessore che ce lo consente e' possibile realizzare il naso rotondo dell'alettone incollando di testa un listello scavato per contenere il tubo. Il listello deve essere sagomato perfettamente rotondo ( vedi fig.1).Se invece la parte e' molto sottile, resina addensata con fibre costituisce il naso. Una volta sagomato il naso e' anche possibile uno strato di tessuto di contenimento,

A questo punto si procede con lo svuotare la corrispondente parte alare dove abbiamo appena tagliato la parte mobile. Oltre a svuotarla del polistirolo e' necessario anche rendere taglienti i due rivestimenti (vedi fig.2).La cosa e' fattibile avvolgendo un pezzo di carta vetrata ad una tavoletta di adeguato spessore oppure incollandola alla tavoletta dal bordo arrotondato. Lo spessore deve essere sufficiente a farla entrare fra i due rivestimenti.Una volta svuotata la parte alare fissa, si isola la parte mobile precedentemente preparata, con nylon sottile (teso con pezzetti di scotch) oppure anche con qualche passaggio di nastro adesivo scotch trasparente, il tutto trattato con cera distaccante.La parte scavata va invece riempita (non completamente) di resina addensata con fibre tagliate + uno strato esterno di tessuto da 80/160g e il tutto va pressato inserendoci la parte mobile, mantenuta in loco con nastri adesivi.Ad essiccazione avvenuta, la parte mobile viene via facilmente e la parte fissa presenta una scanalatura tonda, tanto migliore, quanto il lavoro e' preciso.

CERNIERE

Per tagliare le cerniere Le cerniere e' sufficiente un seghetto da traforo con lama per metallo, oppure con dremel e disco diamantato. Ifori devono essere precisi e il filo d'acciaio che dovra' passarci in mezzo dovra' avere la punta arrotondata.Generalmente pongo le cerniere ad una distanza regolare di circa 15 cm. Pratico i tagli con un disco dremel che poi rifinisco con limetta piatta rettangolare. Il taglio provoca qualche bava all'interno del tubo per cui inserisco il filo d'acciaio piu' volte facendolo scorrere ripetutramente nella zona del taglio fino a quando gli attriti scompaiono. Inserisco tutte le cerniere a posto (in fig 6) e dopo aver segnato sulla parte fissa le distanze corrispondenti pratico dei fori profondi circa 2 cm. Prima di incollare con "5 min" faccio una prova di montaggio per controllare che l'alettone si iserisca a fondo, quindi metto 2/3 strati di nastro adesivo schotch alle estremita' e al centro alettone (sul bordo), in modo che ad incollaggio avvenuto rimanga un o spazio di circa 1decimo, per il movimento.L'incollaggio va eseguito con molta attenzione: i fori non devono essere colmi di resina, ma piuttosto vuoti per evitare che tracimazioni di collante incollino l'alettone. Solo successivamente potremo colare qualche goccia di resina nei fori (con la punta di una asta da comandi) fino a trovare il livello giusto. Naturalemente, a parte mobile smontata.Nel caso la parte mobile non si muovesse come desideriamo basta tamponarla leggermente, considerando anche lo spessore della vernice futura.