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Volo RC estremo

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Sottovento, attraversando pericolosamente la zona di turbolenza, il DS è il nuovo modo emozionante di volare in pendio.

Fino ad oggi si pensava che volare in pendio, dietro il crinale, fosse impossibile, ma su un monte caratterizzato da una forma a "V" rovesciata è possibile non solo volare sottovento, ma anche guadagnare velocità fino a toccare i 300kmh.

 

Come funziona

Possiamo pensare che la zona di aria dietro il crinale, sia divisa in due parti, separate da una linea immaginaria, variabile da pendio a pendio. Questa zona è formata dalla presenza di due diversi stati d'aria: Quello superiore è più o meno turbolento e non costituisce un grande ostacolo durante il suo attraversamento dal momento che il modello è in fase di picchiata quindi in piena velocità; lo strato inferiore include una zona di aria calma, dove non è esclusa la presenza di una corrente inversa che può deviare sensibilmente la traiettoria del modello durante la virata a coltello.

La zona di aria calma ha uno spessore che varia a seconda delle caratteristiche di inclinazione del pendio ma una volta presa confidenza con il DS si possono fare passaggi fra 3 e i 6 m di altezza. Osservando l' erba e i cespugli, nella parte sottostante il crinale,non si devono notare movimenti. Il modello che si trova a passare in questa fascia d'aria subisce una leggera accelerazione proprio per le caratteristiche di questo strato che possiamo definire laminare, mentre la perforazione, durante la risalita, dello stretto strato turbolento, non costa eccessiva perdita di velocità e viene ampiamente compensato dalla forte accelerazione che acquisisce durante la virata, con vento a 90° ,e in coda. Questo guadagno di velocità viene mantenuto quanto più la virata successiva è bassa ( da 0 a 6 m ) e aumenta quanto più il pilota riesce a rimanere in traiettoria, fino a toccare quei limiti estremi che possono mettere in crisi l'integrità del modello.Il DS è una specialità affascinante che giro dopo giro ti ammalia e ti attira in un vortice di adrenalina.

Il rischio di errore e rottura è molto elevato ma il pilota DS una volta provata questa nuova emozione non riesce più a sottrarsi a quella che i piloti americani hanno definito: la droga del pendio.

 

si comincia con una picchiata

 

e via, radenti al pendio (Libelle 3.75)

monte secchieta (Firenze)

DEMON in azione

Il disegno mostra un diverso modo di interpretare il DS su un pendio caratterizzato da un lungo crinale alternando il volo in pendio tradizionale a veloci passaggi sottovento.

In mancanza di un pendio a "V" rovesciata si può fare qualche passaggio di DS, sfruttando la zona di aria calma dietro una fila di alberi, disposti sull'orlo di un pendio.

 

Il modello DS non è un semplice modello di scatola di montaggio , ma deve includere spiccate doti di resistenza meccanica: doppie baionette,doppio longherone e soprattutto servi di elevata potenza, molto più sicuri se con ingranaggi metallici.

L' ala tuttavia deve essere in grado di flettere leggermente per ammortizzare le turbolenze riscontrabili nella fase di perforazione in entrata e in uscita dello strato turbolento, e nel caso la traiettoria sia troppo alta, in pieno rotore.

La flessione alare non deve essere eccessiva: in alcuni casi, durante le virate a coltello nelle vicinanze e oltre il crinale, una flessione esagerata inibisce momentaneamente il comando degli alettoni, che non riescono a passare dalla posizione positiva o quella negativa, e viceversa.

 

Il carico alare del modello influisce soprattutto sul diametro dei looping mentre la velocità dipende quasi esclusivamente dalla intensità del vento e ovviamente dalle caratteristiche aerodinamiche del modello.

Si può fare DS sia con modelli di tre m che con modelli di 4/5 m, ma una apertura di 3 m offre maggior maneggevolezza e assorbimento delle forti turbolenze che alle altissime velocità possono creare grossi problemi di guidabilità, nonchè di resistenza strutturale.

 

 

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Gruppo compagni di merende

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