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BASIC FLIGHT

CENNI:

Licenza di pilota privato di velivolo:
Autorizza il titolare, secondo le abilitazioni possedute, a:

  1. svolgere le funzioni di pilota responsabile, o di copilota, in voli non remunerati, condotti in VFR;
  2. trasportare passeggeri in voli non remunerati;
  3. svolgere ogni altra attività di volo non remunerata, che sia consentita, previo specifico addestramento, dai programmi ministeriali.

Per essere ammessi agli accertamenti di idoneità per il conseguimento della licenza, occorre l'attestato di allievo pilota, e aver svolto l'attività di volo ed effettuato l'addestramento teorico-pratico stabiliti dai programmi ministeriali nelle schede:

  • 2/V - Consolidamento,
  • 3/V - Volo lento, 
  • 4/V - Navigazione VFR osservata, 
  • 5/V Navigazione VFR radioguidata, 
  • 19/G Radiotelefonia per aeromobili,
  • 20/G Tecniche per lo sviluppo della capacità critica.

La licenza di pilota privato prevede 45 ore di volo, di cui almeno 10 di solo pilota; esame scritto a quiz e prova in volo sostenuti davanti alla stessa commissione presso la sede della scuola.

 

CENNI SUGLI AEROPORTI

Ciò che il pilota deve sempre fare prima di decollare e atterrare è determinare lo spazio che gli è necessario per eseguire la manovra nelle condizioni di efficienza e peso dell'aereo e nelle condizioni ambientali esistenti, e quindi verificare che tale spazio sia almeno uguale, ma preferibilmente minore, di quello reso disponibile dalle caratteristiche fisiche della pista.

  • Corsa di decollo disponibile, o TORA (TakeOff Run Available), equivalente alla lunghezza della pista.

  • Distanza di decollo disponibile, o TODA (TakeOff Distance Available), è uguale alla TORA più i eventuale clearway.

  • Distanza di atterraggio disponibile, o LDA (Landing Distance Available), è la lunghezza della pista misurata dal pettine della soglia di avvicinamento all'estremità opposta. Quando la soglia di avvicinamento non è spostata (vedi più avanti), la LDA è uguale alla TORA.

  • Distanza di accelerazione arresto disponibile, o ASDA (Accelerate Stop Distance Available), è la distanza necessaria per un aereo plurimotore ad accelerare fino alla velocità di decollo e fermarsi in caso di avaria a un motore.

Anche le varie righe e scritte sulla pavimentazione sono utli:

 

E Anche seguire il circuito di traffico è importane:

 

 

 

Gli Assi:

Gli assi e i movimenti dei velivolo come mostra la figura, il velivolo ha tre assi, intorno ai quali può compiere i seguenti movimenti:

  • movimento di rollio intorno all'asse longitudinale;
  • movimento di beccheggio intorno all'asse trasversale;
  • movimento di imbardata intorno all'asse verticale.

I tre assi si incontrano sempre nel baricentro dell'aereo. Le varie combinazioni fra i tre movimenti fondamentali sopra citati permettono all'aereo di evoluire nelle tre dimensioni dello spazio.

Gli angoli caratteristici

Durante il volo, l'ala si muove nell'aria con una certa direzione una certa velocità, e viene quindi di rivestita da un flusso d'aria di senso contrario e di velocità uguale al moto, chiamato vento relativo.
la sua "relatività" è dovuta al fatto che esso genera sull'ala gli stessi effetti sia che l'ala si muova in una massa d'aria ferma, sia che l'ala sia ferma e venga investita da una massa d'aria in movimento. Come illustra la figura, l'angolo con il quale il vento relativo incontra la corda alare si chiama angolo di incidenza (i). L'angolo di incidenza è un parametro importante per il volo, di cui si parla diffusamente nel corso di tutta questa sezione. Per ora è essenziale comprendere che l'angolo di incidenza, o semplicemente incidenza, può variare continuamente in funzione della posizione reciproca assunta dall'ala rispetto al vento relativo.

L'INCIDENZA:

portanza1.jpg (28884 byte) La depressione dorsale:

Per comprendere come si può riuscire, dando all'ala la forma opportuna, a generare la portanza Sufficiente per il volo senza peraltro far aumentare la resistenza in modo rilevante, dobbiamo
prima accennare il principio di Bernoulli. Esso dice che in un flusso d'aria dotato di una certa velocità e una certa pressione, e quindi di una certa energia, man mano che la velocità aumenta
in  una certa direzione, la pressione che il fluido esercita nella direzione perpendicolare al moto diminuisce in modo da mantenere costante. l'energia, e viceversa.

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