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COMUNICATO STAMPA

12 Settembre, 2002
L'Unione Europea procede contro la Repubblica Italiana per gli impianti sciistici di Scanno.

Scanno (AQ) Il WWF ha ricevuto oggi dalla Commissione Europea la comunicazione ufficiale dell'apertura di una procedura d'infrazione e della messa in mora della Repubblica Italiana per aver permesso la realizzazione di impianti sciistici e impianti di innevamento artificiale a Monte Rotondo - Scanno. Il WWF Abruzzo nel 2000 aveva contestato duramente l'avvio dei lavori per la realizzazione di nuovi impianti di risalita e piste da discesa nel Vallone del Carapale a Scanno. Oltre ad un esposto alla Procura della Repubblica di Sulmona aveva presentato una dettagliata denuncia alla Commissione Europea. Nella denuncia si ricordava come i lavori interessassero ben due siti SIC (Siti di Importanza Comunitaria) individuati dalla stessa Regione Abruzzo come meritevoli di tutela per la presenza di aree di riproduzione di specie ed habitat prioritari a livello europeo. Tra questi il Lupo, l'Orso ed il Camoscio. Ora la Commissione Europea, dopo una lunga istruttoria, ha dato pienamente ragione al WWF. Nella comunicazione dell'Unione Europea si può leggere che "In relazione a tale reclamo la Commissione ha aperto una procedura d'infrazione contro la Repubblica Italiana ed ha inviato una lettera di messa in mora ex Art.226 del Trattato CE contestando alla Repubblica Italiana di aver adottato misure suscettibili di compromettere seriamente il mantenimento e l'integrità dei siti IT7110052 "faggete del Versante N-E della Montagna Grande" e IT7110051 "Monte Marsicano e Terratta" contenenti habitat e specie prioritarie, in uno stato favorevole di conservazione e di non aver adottato le misure necessarie ad istituire un regime di rigorosa tutela delle specie Lupo, Orso e Camoscio nella loro area di riproduzione e riposo di Monte Rotondo-Scanno". Scanno (AQ)Dichiara Augusto De Sanctis, che aveva seguito per il WWF questa vicenda "Questa ennesima bocciatura da parte dell'Unione Europea sottolinea nuovamente come gli Amministratori locali non abbiano capito che la tutela dell'ambiente non può essere fatta a parole chiamando "ecocompatibili" anche le peggiori devastazioni ambientali. A Scanno le ruspe avevano aperto fronti di scavo di 50-100 metri di larghezza arrivando addirittura a modificare la morfologia dei luoghi pur di rendere possibile le discese con gli sci. Interi valloni erano stati sconvolti da piloni e sbancamenti. Questa estate abbiamo rilanciato il problema della realizzazione di impianti da sci e del loro devastante impatto sulle preziose alte quote abruzzesi attraverso una campagna dal titolo "S.O.S. Alte Terre in pericolo". Il nostro camper ha girato per i comuni abruzzesi, compreso Scanno, con una mostra e distribuendo materiale informativo. Chi intende ampliare o addirittura realizzare nuovi bacini sciistici, come a Barrea e Campo Imperatore, dovrebbe trarre i giusti insegnamenti da questa vicenda e da quella simile di Pescasseroli, dove l'Unione Europea ha aperto una procedura d'infrazione per il taglio di 2000 faggi a Costa delle Vitelle. Se in questa tornata di finanziamenti europei (Fondi Strutturali) verranno presentati altri progetti devastanti per siti importantissimi, come Monte Greco o Campo Imperatore, sicuramente interverremo altrettanto duramente per evitare questi scempi. Sarebbe quindi meglio presentare progetti veramente sostenibili da un punto di vista ambientale ed economico, considerata anche la crisi finanzaria di molte società che gestiscono impianti, e portatori di uno sviluppo durevole. Questo per evitare che l'Unione Europea debba poi intervenire per togliere i propri fondi ai progetti che cozzano contro le politiche comunitarie di tutela ambientale."





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