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COMUNICATO STAMPA

23 Agosto, 2002
L'Unione Europea si appresta a condannare il reato ambientale di Pescasseroli:per il WWF è un fatto rilevante che da lo stop ai progetti per Monte Greco.

La notizia che L’Unione Europea ha aperto una procedura d’infrazione contro lo Stato italiano per i lavori realizzati nel 2001 nella faggeta del bacino sciistico di Coste delle Vitelle conferma quanto da tempo sostiene l’Associazione contro la realizzazione o l’ampliamento di stazioni e bacini sciistici nelle aree naturali protette cosidette pSIC. Il WWF ricorda che, per il Parco d’Abruzzo, aveva segnalato all’UE anche gli sbancamenti realizzati nel 2000 nella vicina stazione sciistica di Scanno, che avevano devastato ben due Siti di Interesse Comunitario dove si riproducono Orso, Lupo e Camoscio, di cui anche la Direttiva "Habitat" (recepita dallo Stato) tutela le aree di riproduzione e riposo. Su questi lavori l’UE ha attivato una istruttoria identica a quella che ha portato all’apertura della procedura per i lavori di Pescasseroli. Inoltre per Monte Greco di Barrea (dove ricadono gli stessi strumenti di tutela internazionale), destinato ad essere devastato da un progetto di ampliamento del bacino sciistico di Rivisondoli-Roccaraso, oltre ad alcune denunce, il WWF ha avviato una forte campagna di salvaguardia. Quindi il WWF giudica positivamente l’iniziativa dell’Unione Europea che però, a causa delle scelte delle pubbliche amministrazioni coinvolte, rischia di farla pagare economicamente a tutti i cittadini italiani. Dichiara il Presidente del WWF Abruzzo Dante Caserta :<< Il WWF in questo mese di agosto è fortemente impegnato in una campagna di sensibilizzazione pubblica su questo problema con un campo di volontariato proprio nel Parco d’Abruzzo a difesa di Monte Greco ed un tour del suo camper lungo la costa e nei comuni abruzzesi, laziali e molisani del Parco. Stiamo raccogliendo migliaia di firme a sostegno di un appello per salvare quella montagna ed è incoraggiante sapere quanto diffusi siano il giudizio negativo e la contrarietà alla devastazione delle ultime aree incontaminate delle nostre montagne potette e della loro natura. Peraltro è ormai cosa nota che certi progetti non sortiscono quei benefici socio-economici che qualcuno vuole ancora far sperare: ne è prova lo stato di permanente crisi finanziaria in cui versano le società di gestione, avide di continue iniezioni di fondi pubblici per far quadrare i bilanci in rosso >>.

Per ulteriori informazioni contatti:

Dante Caserta, Presidente WWF Abruzzo, Tel.085/4510236, email:dantecaserta@inwind.it






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