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La visita a Ground Zero è stata caratterizzata da
un'atmosfera strana. E triste. Mentre con il naso schiacciato contro la rete
metallica che delimita la zona osservavo la voragine ed i lavori che vi si
svolgevano all'interno, dietro di me sfilavano veloci coloro che rincasavano
dopo una giornata trascorsa a Wall Street.
Non è stato tanto il cratere ad impressionarmi, ma piuttosto
il sapere come si è formato e la consapevolezza di quante persone vi sono morte.
Su di un lato dell'area svetta una croce di metallo
arrugginito, formatasi casualmente da due travi che non si sono spezzate.
![](newyork37.jpg)
L'interno della voragine lasciata dal crollo delle Twin Towers. La ricostruzione
procede.
![](newyork38.jpg)
Il cartello chiede che non vengano lasciati messaggi sulla recinzione che
delimita il cantiere.
![](newyork39.jpg)
Attorno al cantiere vi sono alcuni grattacieli in fase di ristrutturazione.
![](newyork40.jpg)
![](newyork41.jpg)
![](newyork42.jpg)
Continua...