

La storia
E' il 13 ottobre dell' 875 che si parla per la
prima volta di Città Sant'Angelo in un documento ufficiale. L'imperatore
Ludovico II concesse un privilegio al Monastero di Casauria sul luogo
detto Civitate S. Angeli dove si trovavano un castello ed un porto.
Notizie più antiche fanno risalire le origini di Città Sant'Angelo al
tempo dei romani, ad una antica città di Angulum nominata da
Plinio nella sua descrizione delle terre vestine famosa per le sue saline
e l'ottimo vino. Da questa, che oggi è più una leggenda che una realtà
storica verificata, deriva il nome degli abitanti del borgo: Angolani.
Nella storia si torna a parlare di Città Sant'Angelo nel 1239 quando fu
distrutta per ordine dell'imperatore Federico II di Hohenstaufen,
nipote di Federico Barbarossa, dalle milizie di Boamondo Pissono, detto
"il Giustiziere degli Abruzzi". La colpa degli abitanti fu
quella di essersi schierati con il Papa Gregorio IX.
La storia però vide rinascere il paese e affrontò nei secoli seguenti
altri assedi ad opera di Angioni e Spagnoli fino ad arrivare al 1748
quando, per effetto del Trattato di Aquisgrana, passò sotto il Regno di
Napoli e vi restò fino all'unità d'Italia.
Va ricordato che Città Sant'Angelo, insieme ai paesi di Penne,
Castiglione Messer Raimondo e Penna Sant'Andrea, furono i protagonisti
della prima sollevazione carbonara del Risorgimento italiano. Nel 1814
insorsero contro le truppe di Gioacchino Murat. La rivolta fu repressa nel
sangue ed i capi angolani della rivolta, Filippo La Noce e Domenico
Marulli furono giustiziati. Michelangelo Castagna, un altro capo della
rivolta, riuscì invece a fuggire.
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Molte sono le testimonianze
architettoniche che ci fanno capire come nei secoli scorsi Città Sant'Angelo
sia stato un grande centro politico e culturale della zona.
E' del 1326 la grande Cattedrale
dedicata a San Michele Arcangelo, che appare maestosa all'ingresso del
paese, come adagiata su di un fianco. Si presenta all'esterno con un
meraviglioso porticato, un portale, recentemente restaurato, attribuibile alle
maestranze di Raimondo di Poggio, ed un grande campanile di 47 metri (la stessa
lunghezza del porticato), costruito nel 1425 da maestranze napoletane e
riedificato nel 1709 dopo il terremoto del 1702.
La cattedrale è dedicata al
patrono della città San Michele Arcangelo la cui origine del culto è da
ricercare nella conversione dei Longobardi al cristianesimo.
A Città Sant'Angelo mancava un vero e proprio feudatario e questo favorì
l'insediamento dei Frati Minori Conventuali che costruirono attorno al primo
nucleo urbano, l'odierno Casale, espandendosi poi sugli altri colli e
collegando i vari complessi con quello che poi sarebbe diventato il corso
principale della città.
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Ecco quindi spiegato il motivo
per cui con tempo le grandi chiese di San Michele Arcangelo e San Francesco si
ritrovarono su di un lato del centro urbano e fu necessario un adeguamento della
struttura con la realizzazione di grandi porte laterali sulle navate.
Come detto il Casale è stato il primo nucleo abitato dei colli. Su di
esso è ancora oggi riconoscibile la presenza di un castello ed è
caratterizzato da un particolare sistema di strade a raggiera.
La struttura della città si modifica nei secoli espandendosi dall'originario Casale
verso est dotandosi di una originale tipo di fortificazione basata sulle stesse
case che ancora oggi mostrano verso l'esterno delle piccole finestrelle dalle
quali i cittadini controllavano il contado. Restano, ancora come testimoni di un
tempo passato, le grandi porte di accesso al paese che, ad ore stabilite,
chiudevano il borgo per proteggerlo nelle ore notturne. Quattro ancora
esistenti: Porta Sant'Antonio e Porta Sant'Egidio (edificate alla fine del '700)
sul lato sud; Porta Casale e Porta Licinia (detta anche Porta Borea),
probabilmente fanno parte dell'originaria cinta muraria del paese eretta nel XIV
secolo.
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Porta Casale, secondo la tradizione veniva attraversata dal vescovo
quando doveva prendere possesso della città. Altre due porte erano collocate in
quello che oggi è l'ingresso del paese, Porta Sant'Angelo e al suo opposto nel
luogo detto Martella. Ciò che oggi caratterizza la città sono i palazzi gentilizi sorti dal 1600 in
poi. Alcuni sono vecchi conventi riadattati a palazzi a seguito della
soppressione degli ordini conventuali, altri invece occuparono gli spazi ancora
libero o aggregarono edifici esistenti. Nel 1878 a Città Sant'Angelo
venne istituita la prima Scuola Normale del Regno d'Italia, la scuola che preparò
i maestri della scuola di base del nuovo regno, trasformata poi in Istituto
Magistrale, istituzione che è rimasta fino ai giorni nostri. Oggi è in un
moderno Liceo frequentato dagli adolescenti della regione e non.
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