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PERIODO: episodio "I will remember you" I serie ATS
COMMENTO: questa è una storia breve che descrive solo i pensieri di Buffy e Angel dopo il famoso giorno, mai esistito. Non l’ho proseguita perché, come tutte le storie di questa serie, deve inserirsi nella vicenda creata da JW. Il lieto fine quindi….è solo nella speranza. JW per ora non ci ha concesso altro.
APPENDICE: IWRY: tragedia e speranza
 

 

Ricordi
Buffy guidava per le strade di Los Angeles immersa in cupi pensieri.
Era uscita dalla sua vita, questa volta per sempre. Aveva disperatamente sperato in una parola, un gesto da parte sua, che le fornisse una scusa per restare, parlare, trovare una soluzione diversa ai loro problemi, che non fosse la sofferenza di un’intera esistenza senza di lui.Angel invece era stato freddo e distante, fra le pareti della sua nuova casa. Avevano ancora una volta sconfitto il male, insieme. La lotta contro le forze degli inferi era però ormai l’unica cosa che li univa.Un amore come il loro avrebbe dovuto finire con lacrime, abbracci e addii. Angel non aveva permesso che ci fosse nulla di tutto questo. Era sparito nella nebbia, senza una parola, e ora…l’aveva guardata come un’estranea. Aveva una sua vita, a Los Angeles, di cui lei non faceva parte.Era finita fra loro. Non aveva più dubbi. Doveva dimenticare e ricominciare a vivere.
Un sorriso triste le comparve sul volto. Vivere…senza di lui. In quel momento era già un miracolo se riusciva a sopravvivere, a continuare a guidare. Avrebbe voluto fermarsi, per piangere disperatamente per il futuro che non avrebbe mai vissuto, per i suoi sogni infranti, per la speranza che, quel giorno, era morta dentro di lei. 
Angel sedeva nel suo ufficio, fissando la parete di fronte a sé.
Pensava agli Oracoli, al destino che gli aveva restituito Buffy…la vita…per poche brevi ore.Era stato di nuovo un uomo. Aveva mangiato, camminato sotto il sole, amato come un uomo. L’aveva stretta a sé, sicuro di avere un futuro da offrirle. L’aveva vista felice fra le sue braccia, senza preoccupazioni, dubbi e angoscie per la prima volta, da quando l’aveva conosciuta.Avrebbe voluto fare con lei ogni cosa, di tutte quelle che non avevano mai potuto fare insieme: camminare sotto il sole, mangiare, ma soprattutto non smettere mai di amarla. Poteva ascoltarla fare progetti per il loro futuro, sapendo che avrebbe realizzato per lei ogni suo sogno. Mille anni non gli sarebbero bastati, vicino a lei, ma Buffy era giovane e avrebbero avuto tempo per ogni cosa.
Poi….il tempo loro concesso era sparito, dissolto…insieme alla speranza.Il destino era mutato. Lui aveva dovuto scegliere e…aveva scelto, senza rimpianti. 
La vita di Buffy in cambio della sua umanità. In realtà non aveva avuto nessuna scelta. Il prezzo che avrebbe dovuto pagare per essere un uomo, non era troppo alto, era assurdo.
Se avesse accettato quello scambio il suo cuore avrebbe continuato a battere e il sole non gli avrebbe bruciato la pelle. Avrebbe potuto mangiare e camminare liberamente nel mondo, fra gli altri uomini, ma…avrebbe in realtà perso quello che di veramente umano c’era in lui. La sua anima sarebbe morta con lei. 
L’immagine di Buffy, piangente, fra le sue braccia, gli comparve davanti agli occhi e fu felice per il dono che le aveva fatto. Buffy in quel momento non ricordava altro, se non la lotta con il demone. Le sue carezze, le parole sussurrate nell’abbandono dell’amore, il piacere che aveva provato fra le sue braccia, i loro programmi per il futuro, le risate, il battito del suo cuore: niente di tutto questo turbava ora la sua mente. 
Probabilmente soffriva ancora per lui. Glielo aveva letto negli occhi quando lo aveva salutato. Avrebbe voluto con tutto se stesso alleviare quella sofferenza, ma se avesse cercato di farlo sarebbe servito solo a peggiorare la loro situazione senza futuro.
Lo consolava il sapere che quello che ora Buffy provava era un dolore da cui, con il tempo, sarebbe guarita. Amarlo, con tutta se stessa, essere la sua compagna, per la vita, sarebbe rimasto per lei il sogno di un’adolescente, vago e indefinito, fatto di ipotesi e speranze. Un altro uomo, con il tempo, avrebbe usurpato il suo posto in quel sogno, e Buffy avrebbe finalmente potuto essere felice al suo fianco. 
Se avesse ricordato, anche per un solo istante, il sogno si sarebbe trasformato in realtà, una realtà concreta, tangibile che l’avrebbe segnata per sempre. Avrebbe saputo veramente che cosa aveva perso e il suo rimpianto forse non avrebbe avuto mai fine. Il suo sguardo si sarebbe sempre volto in dietro, a quelle ore trascorse con lui. Buffy era giovane e doveva guardare avanti.Una parte di lui però soffriva, al pensiero che lei non serbasse nessun ricordo, nessun rimpianto per i momenti felici che avevano condiviso.
 
Il suo orgoglio maschile avrebbe voluto che lei, fra le braccia dell’altro, potesse pensare, almeno per un istante, a quello che lui le aveva fatto provare. Non temeva il confronto. Sapeva che nessuno avrebbe mai potuto rendere felice Buffy, come aveva fatto lui quel giorno. Proprio questo era il problema. Se avesse ricordato, Buffy non sarebbe mai più stata altrettanto felice. Avrebbe trascorso la vita cercando di afferrare di nuovo quello che aveva perso per sempre.Non era la presunzione a parlare, in lui, ma la consapevolezza che il loro amore era qualcosa di speciale, raro, che non a tutti nella vita capita di incontrare. Difficilmente Buffy l’avrebbe provato di nuovo. Invece, ora, si sarebbe potuta dare ad altri uomini liberamente, senza essere perseguitata dalla nostalgia.C’era stata solo la notte del suo compleanno, fra loro, e di quella, Angel sapeva, Buffy conservava un ricordo confuso, sfocato, alterato da tutti gli eventi tragici che ne erano derivati. Quel ricordo non avrebbe offuscato la sua felicità. 
I dubbi tornarono ad assalirlo. Forse per Buffy il loro amore non era stato poi così importante. In ogni caso, probabilmente, avrebbe dimenticato. A quel pensiero Angel provò una fitta di dolore. Non lo avrebbe mai saputo, perciò poteva continuare ad illudersi di avere avuto un posto nella sua giovane vita. Lui certo, avrebbe ricordato per sempre.
Sentiva sulle spalle il peso di tutte le esperienze che aveva vissuto. Aveva tanti ricordi, ma gli unici a cui non avrebbe mai voluto rinunciare erano quelli legati a lei. Ora ne possedeva di nuovi, incredibili e….dolorosi. Era però un dolce dolore quello che provava rivedendo il suo viso illuminato dal sole, un dolore che dava significato alla sua esistenza. 
Anche lui avrebbe guardato avanti. Non poteva farne a meno. La vita continuava a scorrere. Se avesse potuto fermare il tempo….ora lei sarebbe stata ancora felice, il corpo stretto al suo, unita a lui per sempre. Il tempo però non si può fermare e il destino aveva infranto le sue speranze.Domani sarebbe sorto di nuovo il sole. Un sole che lui non avrebbe visto. Poi sarebbe tornata la notte e con lei i ricordi, quei ricordi grazie ai quali lui avrebbe trovato la forza di continuare ad esistere, in quel suo mondo fatto di solitudine, ai confini fra il bene e il male.
Se anche lui, come Buffy, non avesse ricordato….lui doveva ricordare! Se continuava a lottare contro il male. Se riusciva a sperare di potersi redimere un giorno, di poter cancellare ogni rimorso che lo tormentava, era solo perché aveva una meta da raggiungere: far diventare quel giorno del suo passato, trascorso con lei, il suo futuro. 
**********
 
Erano passati mesi da quando era stata a Los Angeles.
Ora c’era Riley nella sua vita. Stava tornando a casa, dopo aver passato la notte con lui. Era stato piacevole e le era piaciuto svegliarsi al suo fianco.Si stava affezionando sempre di più a quel bravo ragazzo, che sembrava ricambiare con sincerità il suo affetto.
Sua madre e i suoi amici erano contenti e sollevati sapendo che lui era il suo ragazzo. Dava a tutti una piacevole sensazione di tranquillità e sicurezza.
Sapeva dei vampiri e la storia della Cacciatrice. Non doveva quindi nascondergli nulla. Sarebbe stato facile essere la sua ragazza se solo …. 
Non osava confidarlo a nessuno, neppure a Willow, sicura che tutti le avrebbero dato lo stesso consiglio, di cui non aveva nessun bisogno. Sapeva bene anche lei che non era giusto, che non aveva senso, ma non riusciva ad evitarlo. Improvvisamente, nei momenti più inopportuni, proprio quando avrebbe dovuto essere lontana anni luce con la mente da lui, Angel tornava da lei.
Come sarebbe stato se a baciarla fosse stato Angel e non Riley? Che cosa avrebbe provato se a tenerle la mano sulla spiaggia fosse stato il vampiro e non il bravo ragazzo, che sua madre adorava? Avrebbe dimenticato un appuntamento con Angel come aveva appena fatto con Riley? Ad Angel avrebbe confidato quello che a Riley taceva? Se Riley fosse stato Angel lei….così all’infinito. 
Una voce sommessa, nella sua coscienza, formulava domande sempre nuove a cui lei non sapeva dare risposta o forse la risposta la conosceva, ma rifiutava di formularla, nel timore di quello che ne sarebbe seguito.
Erano i ricordi, i loro ricordi a tormentarla. Erano troppo pochi, c’erano troppi spazi vuoti, che non serebbero mai stati colmati. In essi non trovava risposte sicure, ma solo domande, promesse per un futuro che non si era mai realizzato.Angel sarebbe sempre rimasto per lei un interrogativo insoluto fino a quando…con un sospiro Buffy tornò alla realtà. Era arrivata a casa, dove sua madre e Down l’aspettavano.Sua madre non avrebbe fatto domande, come sempre. Buffy si chiese se anche lei non avesse paura delle risposte che avrebbe potuto ricevere.
 
 Questa NON è la FINE, non può esserlo, perché il loro amore è "forever, this is the whole point"
 
 
APPENDICE
 
IWRY: tragedia e speranza
 
IWRY è un episodio tragico per vari motivi. I protagonisti realizzano i loro sogni, per poi vederseli portare via dal destino, come spesso accade nella vita. Angel deve affrontare una scelta atroce. Buffy vive l’angoscia della perdita, non solo di quello che desidera più al mondo, ma anche dei propri ricordi. Infine Angel deve convivere con l’idea che lei non ricorda, che gli arreca sollievo, ma acuisce anche la sua sofferenza.JW, per chi vuole trovarlo, da anche però dato più di un motivo per sperare.
Buffy un giorno potrebbe ricordare, e io non riesco ad immaginare un autore che rinuncia per sempre a un simile spunto. Angel, se ha riacquistato una volta la sua umanità, può sperare di riaverla di nuovo, anche se l’idea non mi attira. Angel mi piace così come è!Soprattutto, però, mi chiedo: se JW avesse veramente voluto far finire la loro storia quale migliore occasione di questa? Se Buffy avesse ricordato avrebbe potuto solo restare e trovare con Angel una soluzione alla maledizione, ma le esigenze di produzione erano diverse. Lei doveva andarsene. Se, per quando affranta, fosse ritornata a Sunnydale da Riley (secondo esigenze di copione) e avesse fatto l’amore con lui, ricordando quello che c’era stato fra lei e Angel, il suo amore per Angel sarebbe veramente morto.Angel, sapendo che lei, pur ricordando, aveva preferito Riley…non avrebbe potuto perdonarla.Invece…Buffy ha sempre tempo a mandare tutti all’Inferno, e tornare da Angel, quando ricorderà, perciò….dobbiamo solo portare pazienza e nell’attesa…non dimenticare.