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PERIODO: episodio "New Moon Rising"
RINGRAZIAMENTI: a Simona, che si è assunta l'onere di collaborare con me nella stesura delle mie storie e a tutti coloro che credono che non occorra essere perfetti per essere amati!
 

 

Un Amore Difficile
" Riley, c'è qualcosa che devo dirti, a proposito di persone particolari, come Oz."
Buffy sentiva il freddo dell'asfalto, sotto le sue ginocchia, e per un attimo gli occhi azzurri del ragazzo, che sedeva a terra di fronte a lei, le sembrarono altrettanto freddi e estranei.
"Dimmi Buffy, ti ascolto." Rispose Riley nel tono pacato di sempre.
"Ecco, io…ti devo parlare del mio ragazzo, cioè di colui che è stato il mio ragazzo prima di te." La voce di Buffy si era fatta esitante e sommessa, come se dovesse recitare una preghiera di cui non ricordava più esattamente le parole.

"Lui si chiamava Angel, ed è questo che è stato, il mio Angelo Custode. Dal giorno in cui ci siamo conosciuti, quando io non conoscevo neppure il suo nome, in ogni momento della mia vita io l'ho sentito vicino a me: mentre lottavo, soffrivo, piangevo, ridevo, esultavo lui era con me. Non avevo bisogno di parlargli, per comunicare con lui, e neppure di vederlo, per sapere che era là, nell'ombra, a vegliare su di me e sui miei cari. Lui era Angel ed era mio, così come io ero sua, e di nessun altro.
Al mattino, quando aprivo gli occhi il mio primo pensiero era lui e la sera neppure il sonno riusciva a separarmi da lui, perché mi accompagnava anche nei miei sogni.

Non è stata una storia facile la nostra. Per poterlo amare ho dovuto combattere contro gli amici, mia madre, il Consiglio e soprattutto ho dovuto combattere contro di lui.
Angel non voleva amarmi e ha provato con tutte le sue forze a non farlo! Maledizione a lui quanto ci ha provato! Alla fine però, non so dirti esattamente come, ho vinto!
Sono stata fra le sue braccia, finalmente certa, sicura, del suo amore. Sapevo già da tempo che mi amava, perché me l'aveva dimostrato in infiniti modi, ma il sentirglielo dire, sentirlo ammettere anche con se stesso, che mi amava è stato…il raggiungimento di un sogno. Un sogno reale, concreto, fatto di tenere carezze e timori che spariscono, soffocati dal bisogno di appartenere completamente all'altro, anima e corpo. Quella notte ho sentito in me dissolversi timidezza e pudore: volevo tutto di lui, ogni più piccola parte del suo corpo come della sua anima e volevo che lui conoscesse ogni parte di me, anche i più intimi anfratti del mio essere, perché io ero sua ed era giusto così!

E' stata una vittoria breve la mia, come breve è stata la nostra felicità, ma non rimpiango un sola notte insonne, una sola lacrima, un solo attimo di sofferenza che ho patito a causa di quei momenti di passione. L'essere stata amata da lui mi ha ripagato di tutto!
Il suo amore….un amore fatto di silenzi, di timori, di insicurezze, di tormento, ma anche un amore fatto di comprensione, pazienza e passione.

Lui aveva paura, paura del mondo, delle persone, di me e soprattutto dei suoi sentimenti e questo lo rendeva insicuro, taciturno, a volte scontroso, altre volte fin troppo sottomesso, quasi indifferente a tutto quello che c'era intorno a lui, me compresa!
In alcuni momenti ho pensato che di me non gli importasse nulla, come quando spariva senza spiegazioni, o rispondeva a monosillabi a domande che avrebbero richiesto un discorso di ore come risposta! In altri momenti invece sentivo, senza che lui me lo dicesse, che io ero il centro del suo universo e in quei momenti avrei fatto per lui qualsiasi cosa.
In realtà ho fatto per lui quasi qualsiasi cosa: ho violato ogni regola umana e divina per lui, e lo rifarei oggi come allora!

Anch'io avevo i miei timori e le mie insicurezze: quale ragazza della mia età non le ha? Non sono abbastanza attraente ed esperta per lui, …e lui mi guardava facendomi sentire l'unica creatura nell'universo degna di attenzione… ho sicuramente detto la cosa sbagliata nel momento sbagliato, …e lui mi sorrideva, e rispondeva con dolce ironia alle mie parole… non mi parla perché chissà come l'ho fatto arrabbiare, …e la sua mano rassicurante toccava la mia come per farsi perdonare la sua incapacità ad esprimere una sofferenza troppo grande per essere tramutata in parole…. non è venuto perché si è dimenticato di me…., e nella strada buia sentivo la sua presenza alle mie spalle, per proteggermi da ogni cosa, anche da lui stesso!

C'è stata anche gelosia fra noi. La mia gelosia irruente e crudele, fatta di accuse e sferzate, e la sua gelosia fatta di sguardi e di una sofferenza profonda, capace di ferirti più di mille parole.
Io lo colpivo con le parole, lui mi colpiva semplicemente chiudendosi in se stesso e privandomi di quello di cui avevo bisogno: la sua presenza, il suo tocco gentile, il suo amore!

Ci siamo detti cose terribili, ma anche stupende, abbiamo scambiato baci capaci di farti dimenticare ogni cosa, e colpi che attraverso il corpo hanno ferito le nostre anime. Ci siamo amati con ogni parte del nostro essere e l'amore a volte fa male!
Sì, l'amore fa male, soprattutto quando ascolti la persona che ami annunciare che se ne va, come se cambiando città si potessero cambiare anche i sentimenti che si provano!
Si dice lontano dagli occhi, lontano dal cuore. Forse è vero, solo che il mio cuore lui l'ha portato con sé!

Dopo la sua partenza, quando ho esaurito le lacrime e anche l'ira si era dissolta sono incominciati i dubbi.
Forse sarebbe rimasto con me se fossi stata più paziente, se l'avessi trattato più gentilmente, se l'avessi compreso di più!
Ho preteso troppo da lui, non l'ho amato abbastanza. Sono stata tante volte ingiusta a prendermela con lui, senza averne una valida ragione, come con Faith ….e poi c'è stato anche Scott e…..per gli dei: l'ho perfino mandato all'Inferno!

Quando ripensavo a quei momenti in cui avrei potuto essere una compagna migliore per lui, avrei voluto morire, ma poi, come se lui fosse ancora vicino a me per sollevarmi anche da quella sofferenza, risentivo la sua voce mormorarmi "Io ti amo, ho provato a non amarti, ma non ci riesco!" e allora tornavano le lacrime. Erano però lacrime non di dolore, ma di sollievo e gratitudine per aver avuto il privilegio di essere stata amata da un essere così….. Non ho parole per definirlo: posso solo dirti che lui mi amava sempre, anche quando ero irritante, sarcastica, presuntuosa e ingiusta. Lui amava anche queste cose di me. Lui mi amava per quello che ero e che sono.
Anch'io lo amavo per quello che era e che è: un vampiro con l'anima, e lo amerò sempre!"

"Avanti Buffy, parla! Volevi dirmi del tuo ultimo ex se non sbaglio?"
Buffy all'udire la voce di Riley si riscosse dai suoi pensieri e ritornò alla realtà: una realtà di solitudine, vuoto e desolazione. Una realtà di risvegli senza speranza su un cuscino umido di lacrime che solo il sonno ti ha concesso di piangere, una realtà di un telefono che suona, ma che quando rispondi resta muto.
"Sì, infatti, Riley, lui era un vampiro, ma aveva la sua anima, e mi ha amato. Per questo mi ha lasciato, e io….ho incontrato te."

Questa NON è la FINE, non può esserlo, perché l'amore di Buffy e Angel è "forever, this is the whole point", chiunque possano incontrare nella loro vita.