I luoghi più belli della Traversata del Morrone

un tour virtuale per conoscere i luoghi attraversati dai pastori durante la transumanza

Dopo esserci ritrovati a Pratola, nella frazione Bagnaturo, ci si sposta in pullman verso Passo San Leonardo dove è fissata la partenza.
Passo San Leonardo (1282m) è un vasta pianura che congiunge le montagne della Majella con quelle del Morrone. Un  tempo era popolato da migliaia di pecore che vi pascolavano nei mesi estivi.

nella foto il primo tratto del tragitto

La via delle signore.
Dopo essere entrati nel bosco si inizia a salire in un sentiero che attraversa una splendida faggeta.
Questo sentiero denominato "la via delle signore" ci porta al rifugio di Capoposto

Il rifugio di Capoposto.

Dopo circa un ora e un quarto si giunge al Rifugio di Capoposto (1755m). nelle vicinanza si intravede anche la località di "Mandra Castrata" teatro di un increscioso episodio che ha segnato la quiete di queste zone.
Un giovane pastore macedone, Alivebi Hasani, uccise due ragazze e ne ferì un'altra.
Il pensiero va a quelle Povere ragazze, Diana e Tamara, vittime di un folle gesto che ha irrimediabilmente segnato la storia di questo luogo.
Sui muri si leggono ancora le scritta di chi lì vi era stato.
Una scritta è scritta sulla parete di questo rifugio da parte di un giovane che lì era di casa e che faceva il pastore fino a quando una giornata di follia non ne ha distrutto l'esistenza.
E' lui il pastore omicida che ha spezzato la vita di due splendide ragazze.
Sulle stesse pareti altre scritte a ricordare la rabbia e l'indignazione dei pastori Abruzzesi.
Da quel lontano primo agosto le pecore non sono più venute qui. I pastori hanno preferito evitare questo luogo.

 

 

 

Il mucchio di Pacentro
Passato Capoposto si continua a salire per la località denominata "Mucchio di Pacentro".
Il sentiero si inerpica lungo una piccola e suggestiva valle.

 

 

 

 

 

 

 

 

Il sentiero in una foto vista dall'alto.
ancora una foto del sentiero del Mucchio di Pacentro.

il laghetto di Caramanico

arrivati quasi a duemila metri lo scenario è fantastico. Si possono ammirare i pascoli di Pacentro,  Caramanico, Salle, Sulmona e Pratola.
In basso si può ammirare una fossa naturale chiamata "il laghetto di Caramanico" in cui sorge un rifugio molto conosciuto tra i pastori.
Una veduta del Pescarese.

La vista della valle Peligna

arrivati nel punto più alto, improvvisamente, appare la vallata Peligna. La vista di Pratola doveva essere molto toccante per quei pastori che la rivedevano dopo essere stati per lunghi mesi lontani dalle loro case.

 


 

Dall'alto si intravede "la vicenna", luogo di passaggio obbligato per i numerosi greggi che tornavano a valle. Sulla destra si può vedere la vetta di Pratola con la crocetta.

 

Gli eremi di Celestino V 

Arrivati alla "Vicenna" (1373m) è doverosa una piccola deviazione per una visita all'eremo di Celestino V.
Questa zona era luogo di eremitaggio di quest'uomo che, divenuto papa, preferì la vita tra i pastori a quella di sommo pontefice.
La tradizione vuole che vivesse in una grotta dove sorgeva una cappella dedicata alla Madonna, la cripta di Santa Maria (nella foto a destra).
Di cappelle dedicate alla Madonna ve ne erano tantissime e tutte poste nei presi dei passaggi dei pastori che lì vi si fermavano a pregare.

 

 

 

Nella foto lo slargo posto nei pressi del fontanile della "Vicenna" dove sorge la cripta di Santa Maria.
Nei pressi sorge il rifugio della Vicenna (1441m).

L'Occhio Bianco

Lasciati il fontanile della Vicenna si attraversa il bosco e si taglia la Montagna attraversando numerosi canaloni. Si attraversa la valle dell'inferno, l'occhio bianco e la valle della Tupanara.
Nella foto la zona chiamata "Occhio Bianco". Si tratta di una cavità rocciosa che da lontano somiglia ad un occhio bianco.

Un'altra foto realizzata nei pressi del vallone dell'Inferno.

 

L'arrivo al colle del vacche
Mancano ancora pochi minuti e sullo sfondo si intravede il rifugio del colle delle vacche.
Siamo arrivati al rifugio e finalmente si può mangiare.
è anche l'occasione per fare una foto a Meraviglia, uno splendido esemplare di Pastore Abruzzese, che ci ha scortati per tutto il tragitto.

terminato di mangiare, e dopo esserci riposati, si riparte per un comodo sentiero che in poco tempo ci riporta al luogo di partenza.