Il nostro viaggio nel
servizio è iniziato lunedì 5, con il primo servizio
in mensa. Abbiamo avuto a che fare con polvere e sporco, pulire
laddove nessuno puliva... Poi diversi servizi si sono succeduti:
smistamento dei vestiti, visita e animazione agli anziani, servizio
in mensa, visita ai barboni della stazione Termini...
Ogni giorno scoprivamo
all'ultimo che servizio ci veniva chiesto: abbiamo vissuto così
nella precarietà e nell'essenzialità (anche alimentare
a dir la verità).
Il tutto sempre sorretti
dalla preghiera, che ogni sera veniva celebrata dalla comunità
di Sant'Egidio nella chiesa di Santa Maria in Trastevere.
La luce soffusa, i mosaici dorati e i salmi cantati ci hanno permesso,
non senza qualche difficoltà, di vivere qualche momento di
"insperata" spiritualità...
E non sono mancate le
testimonianze: suor Elena delle piccole sorelle di Gesù ci
ha raccontato la sua storia di "sorella" delle povere
popolazioni emarginate di un paese emarginato, il Niger...
Non sono mancate anche
le occasioni per scoprire Roma anche per il ruolo che nella storia
della cristianità essa ha assunto, nel bene e nel male.
Una puntata di orgoglio
nazionale però non fa mai male...
Sembra incredibile, ma
dopo ore a camminare e a lavorare trovavamo ancora la forza di divertirci.
L'ultima sera abbiamo ricevuto la visita di alcuni volontari "fissi"
(in tutti i sensi!!!) della Comunità di Sant'Egidio e la
serata si è trasformata in una festona! All'insegna della
condivisione, della semplicità e della "semplice"
gioia del vivere insieme.
Una foto di rito degli
animatori (manca la Laura da Campocroce, peccato!!!)...
... e
quella di quello che alla fine si è trasformato nel canto
del campo:
Shine,
Jesus, shine
all over the world and across the sky
(Splendi, Gesù, splendi in tutto il mondo
e attraverso il cielo)
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