Canta la voce antica (Scritta A Calenzano)
Canta la voce antica
del cortile dagli archi,
vola sul cielo chiaro
una scritta di falchi.
La luna si posa sul pozzo
della sera, canta la donna
la sua muta preghiera.
Voce senza risposta,
canto senza canzone
porta nella notte
la sua oscura visione.
La chiesa è qui vicina,
ma il cortile è già chiuso.
La porta ha sprangato
il signore iroso.
Suonan le campane,
il richiamo è più forte,
la preghiera si alza,
una voce, una morte.
Ma sempre si ripete
nel cortile dagli archi
l’eterno presagio
della vita e dei falchi.