Sentire, sentire così fortemente come non mai
una valanga di vento che sale.
Nel nulla un incanto senza domani,
certezza di un giorno privo d’angoscia,
ricerco nel cuore una strana fiammella,
volere e potere dissolti nel vento.
Pensieri di un giorno pieno di inviti.
Nessuno può darmi quel che non ho.
Silenzio di un’anima arida e mite.
Tristezza e certezza della cruda realtà.
Perché nella notte sentivo quel canto
che ora si è spento come l’anima stanca?
Ieri la mia voce su quella chitarra
cantava canzoni e risate d’autunno.
Perché l’autentica fiamma non arde,
non brucia più della vita di un sogno svanito?
Quando rivoli rossi di lava ardente
spaccavan la terra con lembi di fuoco
e il cerchio del magico monte s’apriva sul cuore
e il cuore cantava canzoni d’amore e d’orgoglio ferito
la vita fluiva senza incertezze
in un dolore di eterna verità.
Ora la lava indurita col gelo notturno
ha formato una larga pianura di grigio squallore
mentre sopra di lei
già nascon le case bianche di calce
e nessuno ricorda più la tragica notte
che il vulcano gemeva.
La vita continua senza sussulti.
Tutti ricercano le cose di sempre.
Dimenticata è l’angoscia di un giorno di morte.
Rimane nel cuore uno strano tormento.