Parla il vento la tristezza antica,
le mani sporche di terre di calce,
luce che passi e spengi la tua porta
senza un ricordo lascia lanima mia.
Non voglio cantare, nellalba di rosa,
ma voglio il crepuscolo della sera,
una preghiera si alza dal campanile,
batte la vecchia, nera, lampada del cielo.
Sole senza rimpianti scendi nella grotta,
lucide vesti si tramutano in pianti,
il mare chiama la sua sorella notte
mentre la luna canta dagli spalti.
Lą sulle onde cč una barca nera,
lą sul mare, giunge, giunge la sera.
Penso alle trecce che non ho pił
Mentre risento il bacio delladdio.
O anima stanca porta la tua sorella notte
fra il freddo delle montagne scure.
Ma, il bianco fa paura,
lą cč la veritą, lą cč la veritą.
Questa č la ballata
della donna, la donna abbandonata
in quel paese senza pietą
come la storia che aveva gią.
Ma le pietre, le pietre e i sassi
Fanno da ascolto ai suoi tristi lazzi.