L’incanto
Una brocca racchiusa nel vetro,
un bicchiere di cristallo scuro,
una stilla di strano profumo,
una fetta di arancia e di mela,
uno specchio alla finestra
dove vedo la vita che passa,
una donna che lava una tazza
vicino ad un vecchio camin.
La terrazza è piena di foglie
Morte già da un bel pezzo dell’anno,
è appeso ad un ferro un panno,
e in un vaso un po’ di giardin.
Là sul tetto un gatto che miagola.
La servetta del piano di sopra
canta una nenia stonata,
forse pensa all’uomo del cuor
e al paese dove nacque l’amor.
Una vecchia in un letto, già stanca
si addormenta pregando una santa,
mentre il velo della città
si posa un po’ qua e un po’ là,
fra i tetti, le case e i camini,
qualche macchina, e i campanili,
una statua di Dante e Petrarca
mentre tutto ad un tratto si incanta.