Natale ’71 (Dopo una gita alla Certosa)
La nebbia di cortili antichi
avvolge i miei pensieri
senza ch’io possa scordare,
facendo perdonare le offese
e cancellare le ferite lontane.
Cortili dagli archi che si susseguono
in un ritmo incalzante di silenziose presenze,
di ritmi di vita sconosciuti,
di realtà nascoste.
La nebbia rende infinito
quello che era il canto racchiuso
in un perimetro chiuso,
in un pensiero di vita e morte insieme,
di realtà vissute, di speranze trovate.