L’iniquità e il potere

(16/4/99)

 

L’iniquità e il potere

si fanno giustizia nella morte

e il dragone volteggia

nelle sue orrende ali

lì dove il denaro

ha chiuso i cuori

e la concupiscenza

si è mascherata

di affettuosa complicità,

così le menti sconvolte

hanno pagato il loro contributo

al signore del mondo

che ha ora due regni,

uno la Serbia

e i Balcani,

l’altro siam noi

mostro dalle dieci teste

che in apocalittico modo

conduciamo la Storia,

per dove in precognitiva

ascesa era già scritta.

Se avessimo coraggio

nel dire: ”Signor nostro,

crocifiggi noi pei nostri fratelli”

allor forse potresti

in olocausto accettare l’offerta

come sacrificio gradito d’agnello,

come Isacco da Abramo,

come il Cristo da Dio,

ma noi figli d’Adamo

sedotti dal serpente

stiamo tremanti

e non osiamo

dare i nostri cuori e i nostri corpi

per la causa del bene

ed attendiamo nascosti

come animal impaurito e schivo

che il tuo Vindice sguardo

venga a scovarci

come folgore fece

col tuo fedele figlio Agostino.